WALSH - Claude Debussy • Il pittore dei suoni

WALSH - Claude Debussy • Il pittore dei suoni

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STEPHEN WALSH - Claude Debussy • Il pittore dei suoni

A nessun compositore moderno riuscì come a Claude Debussy il miracolo di innovare dalle fondamenta il linguaggio musicale della propria epoca senza alienarsi il favore del pubblico. Pur dedicandosi anche alla critica e alla direzione d'orchestra, e non mancando di coltivare svariate relazioni sentimentali, la fedeltà all'arte musicale di Debussy fu assoluta, e trovò il suo fondamento in due concetti irrinunciabili: la bellezza e l'esattezza di espressione. Uomo dalla spiccata personalità, Debussy si formò al Conservatorio di Parigi per fiutarne con decisione le norme soffocanti; e altrettanto conflittuale fu il suo rapporto con l'altra grande "influenza" dell'epoca: la musica di Richard Wagner. Debussy, come gran parte dei suoi contemporanei, la studiò con profondo interesse e non smise mai di cercarvi innovazioni tecniche e formali che fossero funzionali alla propria personale ricerca; ma ne respinse con forza lo spirito magniloquente, la retorica drammaturgica e il pesante nazionalismo. Più a suo agio con i pittori e i poeti che con i colleghi musicisti, Debussy seppe far maturare la propria rivolta verso i principi accademici in un linguaggio modernista a tratti imparentato con il simbolismo e l'esotismo. Fu proprio questa affinità, insieme ad altre circostanze biografiche, ad alimentare un acceso e oggi in buona parte superato dibattito sulla qualità "impressionistica" della sua musica. In questo libro, Stephen Walsh, uno dei più acuti e rispettati critici e storici della musica della scena inglese, intesse con grande abilità la biografia e l'opera del compositore, per raccontare un'altra storia. Quella di un Debussy "pittore dei suoni" non tanto per le qualità immaginifiche della sua opera o per la vicinanza alle atmosfere degli impressionisti, quanto per il modo in cui lavora ai suoi soggetti, ai loro sviluppi e alle loro cornici, creando la forma musicale dalla sua pura necessità interna, senza curarsi di una sintassi o di una tecnica narrativa preconfezionata, classica o wagneriana che sia. Ne nasce un appassionante e inconsueto ritratto dell'uomo e dell'artista, fatto di documenti, analisi musicali e spunti critici intessuti con abilità in un grande racconto biografico. Perché, nelle parole di Walsh, è difficile immaginare gioia più grande di quella che può procurare occuparsi di Debussy, della sua vita e della sua meravigliosa opera.
"In ultima analisi, a Debussy toccò definire la propria musica praticamente ex novo, dettaglio per dettaglio, mentre la creava, dovendo giudicare coerenza e continuità, saldezza strutturale ed equilibrio per ogni pezzo. Fu la modalità che sarebbe a poco a poco diventata la norma nel Novecento. Ma Debussy fu il primo: dopo di lui nessuno l'ha più fatto con uguale abilità, o con risultati di simile bellezza."
Copertina flessibile, 384 pagine