PETRUCCI - Leonardo de Lorenzo

PETRUCCI - Leonardo de Lorenzo

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GIAN-LUCA PETRUCCI - Leonardo de Lorenzo

Nel vastissimo ed eterogeneo panorama dei flautisti italiani dell'Ottocento e delle estreme frange del secolo romantico giunte fino alla metà del Novecento, la figura di Leonardo De Lorenzo si pone in una posizione di primaria importanza non solo per la qualità, la quantità e l'indiscusso valore dell'opera svolta, bensì anche per le valenze socio - culturali legate all'emigrazione di fine secolo e alla lenta sprovincializzazione dei musicisti appartenenti alla gloriosa, quanto sfortunata, cultura meridionale. Senza voler sollevare polemiche di natura storica è indubbio che l'assoluto splendore musicale della Napoli borbonica si andò rapidamente offuscando dall'unità d'Italia in avanti finendo in un contenitore, di pur nobilissimi fermenti, in cui non si seppero più riconoscere le matrici originali, le sostanziali differenze, gli autonomi procedimenti di sviluppo. Certamente diverse condizioni politiche , economiche e di sudditanza culturale non avrebbero mai consigliato la ricerca «altrove» di una identità a lungo e faticosamente cercata ed ora negata, ma Leonardo De Lorenzo comprese istintivamente la necessità di ampliare le proprie esperienze e consentire maggior respiro alle esigenze del suo mes saggio e della sua opera.

Gian-Luca Petrucci è titolare della cattedra di flauto presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Allievo del padre e successiva mente di Severino Gazzelloni, è stato primo flauto dell'Orchestra del Teatro Regio di Parma, dell'Angelicum e dei Pomeriggi Musicali di Milano e dell'Orchestra Sinfonica della Rai di Roma. Come solista e come docente ha poi effettuato tournées in Europa, negli Stati Uniti, nell'America del Sud, in Africa e in India. Numerosi compositori gli hanno dedicato proprie composizioni. Tra le sue incisioni discografiche ricordiamo, tra l'altro, i Duetti di Händel con Sir William Bennett, i Duetti di Mercadante con Severino Gazzelloni e l'integrale dell'Opera 22 di Viotti con il Quartetto Kodály. Attivo anche come musicologo, ha scritto un libro su Severino Gazzelloni, collabora stabilmente con riviste specializzate francesi, tedesche, americane e, in Italia, con la rivista "Musicalia", oltre ad aver curato le edizioni critiche di opere per flauto di Bach, Händel, Boccherini, Mercadante, Martini, Paganini, Brahms, Prokof'ev.

Copertina flessibile, 192 pagine