RATTALINO - Recitar suonando - Bongiovanni Musica

RATTALINO - Recitar suonando. La didattica pianistica del Duemila

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PIERO RATTALINO - Recitar suonando. La didattica pianistica del Duemila

Nel corso dell'Ottocento piovvero sul mercato centinaia di metodi per lo studio del pianoforte. Metodi che venivano  banalmente intitolati Metodo. Charles Hanon, nato nel 1819,  da piccolo genio della psicopubblicistica ebbe invece l'idea di intitolare il suo metodo “Il Pianista virtuoso”. Il messaggio subliminale era che con i metodi si diventava pianisti e che con Hanon si diventava virtuosi. E così i metodi dell'Ottocento, anche i più reputati come quelli di Clementi, di Hummel, di Czerny, di Lebert e Stark fanno oggi parte della storia, mentre il Pianista virtuoso è ancora ben radicato nell'attualità e i suoi esercizi vengono martellati da legioni di principianti e di professionisti. I metodi sono trattati di tecnica pura, cioè della morfologia e della sintassi che in passato precedevano e condizionavano lo studio delle lingue straniere. Oggi l'apprendimento delle lingue non inizia più con la morfologia e la sintassi ma con la conversazione, come avviene del resto nell'apprendimento della lingua materna, e la morfologia e la sintassi sono riservate a un momento successivo dello studio. La tecnica pura continua invece a precedere o per lo meno ad accompagnare cocciutamente l'apprendimento della musica. E questo è un segno della mancata evoluzione della didattica, un segno che non è il solo ma sicuramente uno dei motivi della progressiva rarefazione dei dilettanti che la musica dovrebbero studiarla da dilettanti. In una didattica del pianoforte che volesse scrollarsi di dosso un po' della polvere che la ricopre e che la soffoca il Pianista virtuoso di Hanon non sarebbe in realtà del tutto inutile ma costituirebbe un punto di arrivo, un testo di perfezionamento, non di base.
E lo stesso sarebbe per il legato, per le posizione della mano, per l'andare a tempo, ecc. ecc. ecc. “Recitar suonando” propone un approccio allo strumento basato su questo principio. Non è però un metodo di diverso conio. È una raccolta di materiali che, sgombrato il campo dalle credenze e dalle superstizioni, invita i catecumeni a creare per loro uso, cercando e sperimentando, un metodo personalizzato, un cammino che permetta loro di raggiugere i risultati alla loro portata e di godere della musica senza farsi martirizzare dalla tecnica pura (e dal solfeggio parlato) sul cui altare la didattica tradizionale brucia ancora incensi e profumi.
 

INDICE SOMMARIO
 

Introduzione

L'assioma sbriciolato

Un postulato e due corollari 

Logos, Pathos, Ethos, Techné 

La didattica cancrizzante 

Il quadrivio

Recitar suonando

Post scriptum


Parte I. 
POETICA, TECNICA, COMUNICAZIONE, DIDATTICA

Capitolo 1. Le ragioni del neosimbolismo

Capitolo 2. Mito e realtà negli Studi di Chopin

Capitolo 3. La teoria degli affetti e i suoi nipotini

Capitolo 4. Breve storia della didattica: la classicità 

Capitolo 5. Breve storia della didattica: il romanticismo e la modernità

Capitolo 6. L'asino di Buridano: Concertismo 2000 fra purezza dottrinaria e comunicazione

Capitolo 7. La notazione della musica e i suoi misteri


Parte II. LEZIONI ACCADEMICHE

Lezione n. 1 - Interpretazione e didattica; Cosa si sta rifondando

Lezione n. 2 - Musica a programma?; J.S. Bach; J.S. Bach: Invenzione a due voci n. 1 - Analisi della forma - Le tensioni intervallari - Il cantabile

Lezione n. 3 - La sezione aurea e la retorica; Tecnica pianistica; La didattica; Interpretazione; L'educazione del sentimento

Lezione n. 4 - Tecnica del tocco e meccanica del pianoforte; Dizione delle parole nel fraseggio; Ancora sulla educazione dei sentimenti; La poetica; La sinestesia; Gli esercizi; Analisi: Brahms, Sonata in fa minore - Chopin, Secondo Concerto per pianoforte e orchestra - Chopin, Studio op. 10 n. 1; Come procedere nello studio: L'orecchio interiore - L'educazione dei sentimenti - Heller, Studio op. 45 n. 2 - Heller, Studio op. 45 n. 10 - Heller, Studio op. 47 n. 4 - Heller, Studio op. 47 n. 5; La tecnica

Lezione n. 5 - L'appoggio e l'accento; Studi di Chopin; Progettare il recital; Premessa alla nuova didattica; La nuova didattica; La formazione dell'orecchio interiore; Clementi, Sonatina op. 36 n. 1: I movimento; Le prime melodie; La postura; Orecchio interiore: seguito

Lezione n. 6 
- Ordine logico e ordine cronologico; Tecnica; Raccontare storie; Il concertista; Ancora sugli affetti; Il pubblico di oggi; Agli insegnanti; Come si prova il pianoforte; Conclusioni

Postludio 
- Nota a margine

APPENDICE. 
Due precursori del Duemila
1. Oscar Levant e la minigonna 
2. Il Piccolo Grande Vecchio
Indice dei nomi