PILATO - Debusienne • 12 racconti per 12 preludi

PILATO - Debusienne • 12 racconti per 12 preludi

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PILATO - Debusienne • 12 racconti per 12 preludi

Tra la fine del 1909 e i primi mesi del 1910, Claude Debussy compone Le Premier livre des Préludes per pianoforte. ll titolo di ciascuno dei dodici preludi è apposto dal compositore alla fine della partitura — tra parentesi e preceduto dai puntini di sospensione — a sottolineare il fervore di un’ispirazione musicale libera dai vincoli e dalle convenzioni della realtà. L’associazione debussiana tra i titoli e le corrispondenti composizioni ha avuto un esito imprevisto: il soffio leggero del vento, i passi sulla neve ghiacciata, le vele in un ampio orizzonte, o i suoni e i profumi che esalano nell’armonia della sera sono entrati con forza nell’immaginazione dell’autrice e le hanno suggerito con gentile ma inesorabile insistenza altrettante ‘storie’. Le variegate modalità di esecuzione indicate poi dal musicista, “capriccioso e leggero”, “molto calmo e dolcemente espressivo” o, all’opposto, “animato e tumultuoso”, e altre ancora, sono stati altrettanti stimoli per accostare i racconti ai preludi in sintonia, per quanto è possibile, con il timbro, con l’intima voce che li percorre. La natura del preludio come specifica forma compositiva comporta ancora altre suggestioni: in primo luogo la brevitas. I 12 preludi del Primo libro si distendono in un’esecuzione complessiva di circa 40 minuti, dal più breve (Le vent dans la plaine, poco più di due minuti) al più esteso (La Cathédrale engloutie, quasi sette minuti). In secondo luogo l’assumere anche nella narrazione il senso di sospensione che caratterizza i Preludi debussiani che si dissolvono in una sorta di incantesimo musicale, che ferma il tempo o forse lo espande all’infinito.

Copertina flessibile, 122 pagine