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ADAMI - Giacomo Puccini • Il romanzo della vita
Regular price €16,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GIUSEPPE ADAMI - Giacomo Puccini • Il romanzo della vita
Partito a ventidue anni dalla Toscana per frequentare il Conservatorio di Milano, arriva, in un quarantennio di inarrestabile ascesa al successo, a conquistare le platee dei più importanti teatri internazionali.
È la storia di Giacomo Puccini, raccontata da Giuseppe Adami, collaboratore, confidente e in questa occasione anche narratore della vita certamente romanzesca di un musicista geniale, precursore delle nuove frontiere espressive che in quegli anni portavano verso la musica del Novecento. In un lungo viaggio da Lucca a Bruxelles, passando per Milano, Chiatri, Torre del Lago e gli altri luoghi che hanno segnato la biografi a del compositore, l’autore tesse storie e aneddoti in un racconto intimo e fervido, ricco di memorie e documenti che riportano alla luce i momenti più signifi cativi della vita privata di Puccini: l’attesa per l’esito dell’esame d’accesso al Con servatorio, la passione per la caccia e lo sport, le frequenti liti con i librettisti, le confidenze ad amici e collaboratori come Giulio Ricordi, Luigi Illica, Giuseppe Giacosa e lo stesso Adami, cui confessava di avere «più cuore che ingegno»… Dalla prima delle Villi al Teatro Dal Verme nel 1884 al trionfo di Madama Butterfly al Metropolitan Opera di New York l’11 febbraio 1907, dall’esordio al Teatro alla Scala con Edgar nel 1889 fino agli ultimi giorni di vita dedicati alla stesura di Turandot, rimasta incompiuta. Sullo sfondo, la memoria di un incontro che ha stravolto la vita del narratore, facendo nascere in lui la voglia di cimentarsi come li brettista, fi no alla collaborazione con il Maestro per tre opere: La rondine, Il tabarro e Turandot. E poi il rammarico per i fiaschi , la gioia per i successi. E la promessa di un ritorno dal Belgio che non sarà mai mantenuta, «non è tornato più». Da ogni storia emergono sfumature e particolari preziosi, a comporre una testimonianza unica e irripetibile, proprio come la vita di Giacomo Puccini.
Copertina flessibile, 192 pagine
ADAMI - Giulio Ricordi • L'amico dei musicisti italiani
Regular price €23,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GIUSEPPE ADAMI - Giulio Ricordi • L'amico dei musicisti italiani
È il 1859 e il giovane Giulio Ricordi, non ancora ventenne, scappa di casa per unirsi all’esercito piemontese e dare il proprio contributo all’unificazione dell’Italia. È il 1870 e Ricordi scrive a Giuseppina Strepponi, moglie di Giuseppe Verdi, nel tentativo di convincere «il Maestro» a riprendere in mano la penna: da quella paziente attesa e cortese insistenza matura il capolavoro di Otello. È il 1888 e Giulio succede al padre Tito I, iniziando a dirigere l’azienda di famiglia e di fatto dando avvio all’età dell’oro di Casa Ricordi. È il 1889 e Giulio minaccia le dimissioni se Casa Ricordi non darà fiducia al giovane Giacomo Puccini, che di lì a poco infatti compone Manon Lescaut e poi La Bohème, Tosca, Madama Butterfly.
Lungimirante editore e artista egli stesso, Giulio Ricordi con la sua Casa ha realizzato un’impresa senza precedenti: riconoscere i migliori talenti musicali, accompagnarli, consigliarli, promuoverli e con metodo quasi socratico aiutarli a mettere al mondo opere che non solo hanno fatto un’epoca, ma tuttora costituiscono alcune tra le vette raggiunte dalla creatività umana di ogni tempo, e che in definitiva non si saprebbe dire se siano più di un Boito e un Giacosa o di Ricordi stesso.
A narrare le gesta del grande editore è una penna illustre: quella di Giuseppe Adami, fidato collaboratore e compagno di strada di Giulio Ricordi, oltre che indimenticabile librettista per Giacomo Puccini; attraverso la sua partecipata narrazione riviviamo gli anni di gloria dell’opera, i tempi più luminosi della grande musica italiana, che rinascono, ci avvolgono, ci rapiscono. Pubblicato in prima edizione nel 1933 e in seconda nel 1945, tra le macerie della guerra, il volume Giulio Ricordi è ora proposto dal Saggiatore con un’accurata prefazione di Gabriele Dotto e un prezioso memoir di Claudio Ricordi: non solo a comporre la biografia di un grande uomo, ma a rievocare un capitolo fondamentale per la storia dell’arte, la storia d’Italia.
Copertina flessibile, 232 pagine
ANDRIESSEN / SCHÖNBERGER - L'orologio apollineo • Su Stravinsky
Regular price €34,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LOUIS ANDRIESSEN / ELMER SCHÖNBERGER - L'orologio apollineo • Su Stravinsky
Critici, musicologi e appassionati di musica hanno sempre guardato alla vita e all’opera di Stravinsky con cipiglio entomologico, mossi da una libido nominandi che voleva ridurre quella vita e quell’opera in categorie, defi nizioni, etichette. Del resto Igor Stravinsky, nel corso della sua carriera lunga quanto il Novecento, ha giocato con la musica, attraversando generi e stilemi, alternando ritmi primitivi, propri della tradizione popolare russa, e sonorità neoclassiche: i suoi più alti esiti artistici vivono di contrasti apparentemente insanabili, di ossimori, di inesausta tensione.
Proprio per questo, suggeriscono Louis Andriessen ed Elmer Schönberger nell’Orologio apollineo, la straordinaria pluralità di linguaggi che caratterizza l’opera di Stravinsky non può essere considerata frutto di una parabola creativa sezionabile in fasi distinte e contraddittorie: si tratta piuttosto di una consapevole espressione della molteplicità del pensiero creativo stesso.
In queste pagine, sospese fra musicologia e romanzo – dove a romanzo si dia il senso di un modo buffonesco di vedere il mondo come arena di un perpetuo contrasto –, rivive il genio di Stravinsky, che fluisce nella sua musica sempre esprimendo una fortissima e consistente unitarietà di pensiero e di prassi compositiva. Per ascoltare Stravinsky bisogna quindi deporre ogni pregiudizio, sospendere le certezze, abiurare il pensiero dogmatico.
Per ascoltare Stravinsky si deve, innanzitutto, ascoltare Stravinsky.
Copertina flessibile, 385 pagine
ARDOIN - L'eredità Callas. Guida completa alle incisioni
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%JOHN ARDOIN - L'eredità Callas. Guida completa alle incisioni
"L'eredità Callas" costituisce la testimonianza più completa e dettagliata dell'indimenticabile apporto di Maria Callas al mondo dell'opera e all'arte del canto, del suo straordinario lascito a tutti coloro che amano la musica. Iniziando dai primi dischi del 1949, John Ardoin ha catalogato e sottoposto a un'analisi sistematica ogni singolo estratto di materiale registrato dal più grande soprano del secolo scorso; oltre alle incisioni ufficiali, il volume raccoglie infatti le numerose registrazioni dal vivo. Prendendo spunto dall'ascolto delle diverse interpretazioni di Maria Callas, il libro di Ardoin si presenta inoltre come uno studio brillante e originale sulla sua arte, un racconto ricco di particolari inediti sui retroscena delle sue performance. Completato dall'elenco delle interviste e da quello delle interpretazioni in video, "L'eredità Callas" è un libro innovativo, unico nel suo genere, e costituisce un'autentica "biografia attraverso il suono", una guida indispensabile per i melomani di lungo corso come per i neofiti: per chiunque, insomma, voglia comprendere la magia e il segreto di una voce senza tempo. Con una nota di Elvio Giudici.
Copertina flessibile, 256 pagine
BAIA CURIONI - Mercanti dell'Opera • Storie di Casa Ricordi
Regular price €22,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%STEFANO BAIA CURIONI - Mercanti dell'Opera • Storie di Casa Ricordi
Sono i primi anni dell’Ottocento, quando il giovane copista di musica del teatro Carcano di Milano, Giovanni Ricordi, cerca di difendere il proprio lavoro acquisendo la proprietà dei libri di musica da lui trascritta. È copista, ma anche musicista, conosce bene la differenza fra spartiti buttati giù a memoria e trascrizioni fedeli. La disparità è palese all’ascolto: le sue edizioni devono diventare il riferimento per qualsiasi esecuzione. Man mano che l’attività cresce, l’interesse di Giovanni si sposta dagli spartiti alle opere e alla loro messa in scena, la sua volontà è quella di farsi garante dell’accuratezza delle loro esecuzioni e della proprietà intellettuale della musica. Sono Bellini e Donizetti i suoi primi compagni di viaggio, con loro, forte di loro, si batte perché venga riconosciuto il diritto di autore. Crea un nuovo ruolo, quello di editore-mediatore, e avvia il processo di metamorfosi della scena musicale e di «istituzione» dell’arte. Tra il 1830 e il 1870 l’opera italiana si trasforma profondamente. Cambiano i suoi protagonisti, le intenzioni compositive, il sistema di produzione e di fruizione, il suo significato sociale e culturale. La musica incontra l’industria editoriale, l’opera conosce una nuova stagione di successo internazionale e cerca nuovi modi per garantire le proprie economie.
È il salto verso la modernità, un passaggio che lascia in eredità il repertorio operistico più rilevante della storia, nucleo riconosciuto di un patrimonio culturale che plasma l’ideologia del Risorgimento. I traghettatori sono Giulio Ricordi e Giuseppe Verdi. La loro è una simbiosi. Ricordi ha bisogno del genio di Verdi, Verdi ha bisogno dell’industria di Giulio, insieme diventano grandi. A loro si affiancheranno Puccini e il figlio di Giulio. Tito Ricordi è l’uomo del Novecento: ingegnere, attratto dalla possibilità di riprodurre tecnologicamente la musica ma insofferente ai doveri che la gestione di una grande azienda richiede, a lui spetta la fase discendente della parabola di Casa Ricordi. È un’avventura artistica, imprenditoriale, filosofica, giuridica quella della musica nell’Ottocento. È un racconto che chiede di essere ascoltato più volte. Al centro di questo racconto ci sono una città, Milano, e un piccolissimo gruppo di musicisti, poeti, editori e avvocati che inventano e realizzano il cambiamento, collaborando e scontrandosi, calcolando e sognando, tra affetti e disprezzo, doni e tribunali, e tracciano una storia esemplare di come un sistema artistico cambia, fiorisce e poi entra in crisi.
Copertina flessibile, 288 pagine
BARBER (CUR.) - Carlos Kleiber • Vita e lettere
Regular price €38,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CHARLES BARBER (CUR.) - Carlos Kleiber • Vita e lettere
Traduzione di Marco Bertoli
Schivo, avverso alla notorietà, amante del silenzio; in cinquant’anni di direzione d’orchestra, Carlos Kleiber è salito sul podio poco meno di settecento volte: niente rispetto ai direttori suoi contemporanei. Eppure gode di una fama leggendaria ed è considerato il migliore dai suoi stessi colleghi. I suoi Otello, Rosenkavalier e Fledermaus sono qualcosa di irripetibile nelle parole di chi ha potuto assistere alle sue messe in scena. Pochi hanno esercitato un’influenza così grande, profonda e durevole come lui.
A rompere la sua riservatezza, uno studente della Stanford University: nel 1989 Charles Barber scrive una lettera a Kleiber e, unico fra i molti che ci hanno provato, riceve una risposta. Nasce così Carlos Kleiber. Vita e lettere, libro che raccoglie un carteggio durato quindici anni e che illumina la figura del direttore, mettendone in risalto gli aspetti della professionalità e della personalità tenuti nascosti dal mito. Ecco allora l’analisi della partitura nei dettagli più riposti; il gesto rivolto all’orchestra, teso a far sbocciare il carattere del testo, a regolare l’equilibrio sonoro, a chiarire il ritmo; l’uso di metafore e apostrofi per chiedere ai cantanti di esprimere quello che ancora non sapevano di poter esprimere. E poi ancora l’umorismo giocoso, caustico ed erudito, il pretendere sempre il meglio da sé e da chi lavora con lui, la voracità di conoscenza. Alla base di tutto c’era in Kleiber la ricerca di uno stato di estasi, raggiungibile soltanto attraverso lo studio e la fantasia.
Carlos Kleiber. Vita e lettere non ha il sapore nostalgico del testamento, ma arde di un’esistenza spesa nell’amore assoluto per la musica, nella consapevolezza di chi vive a pieno il proprio presente senza bisogno di celebrazioni, nella gaiezza delle buone relazioni. Uno strumento che invita chiunque, studioso o appassionato, musicista o ascoltatore, a percorrere senza paure la propria strada in quell’infinito, crudele e meraviglioso universo che è la musica.
Copertina flessibile, 510 pagine
BARENBOIM / SAID - Paralleli e paradossi
Regular price €14,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%DANIEL BARENBOIM / EDWARD W. SAID - Paralleli e paradossi
Pensieri sulla musica, la politica e la società
Con uno scritto di Claudio Abbado
Anche la più ineffabile delle arti si vena di risonanze politiche quando a parlarne sono un intellettuale di origine palestinese e un figlio della diaspora ebraica. In questo libro, Edward Said e Daniel Barenboim usano la metafora della musica per confrontarsi sul significato civile dell’arte, sul valore formativo dell’ascolto dei grandi compositori, sulle difficoltà dell’interpretazione, sui parallelismi tra arte del suono e arte della parola. Dall’intreccio delle riflessioni prende forma una visione complessa dell’universo sonoro.
Luogo irreale ed effimero che si anima per la breve durata delle note, la musica vive sospesa tra due dimensioni: soggetta alle regole della fisica, costruita su precisi rapporti matematici, è al tempo stesso capace di esprimere sentimenti e ideali con un’intensità che l’immagine e la parola raramente raggiungono. Il tentativo di venire a capo di questo paradosso è l’occasione per riflettere sul significato politico dell’opera di Beethoven, sulla lezione di Furtwängler, sul magistero professionale e umano di Toscanini, sulle difficoltà morali di un direttore d’orchestra ebreo innamorato di Wagner. E proprio la scelta di Barenboim di dirigere le opere wagneriane a Bayreuth, che fu tempio della musica ariana, diventa l’esempio concreto di come l’arte ha il potere di superare odi e divisioni, indicando ai popoli un futuro di convivenza possibile.
Copertina flessibile, 159 pagine
BARTÓK (CUR. DEMÉNY ) - Letttere Scelte
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%BÉLA BARTÓK (CUR. JÁNOS DEMÉNY) - Letttere Scelte
BAUER-LECHNER - Mahleriana • Diario di un'amicizia
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%NATALIE BAUER-LECHNER - Mahleriana • Diario di un'amicizia
Nel 1890 Natalie Bauer-Lechner, viola del celebre quartetto femminile Soldat-Röger, conosce Gustav Mahler e fino al 1902 mantiene con lui un sodalizio intenso e costante. Segue da vicino la sua carriera artistica, diviene intima della sua cerchia familiare, lo accompagna d’estate nelle escursioni in montagna. Mahleriana è il racconto di quel sodalizio, ricco di illuminanti testimonianze sul musicista e sulla vita musicale dell’epoca, toccante per gli inattesi – a tratti buffi, a tratti superbi, a tratti gentili – risvolti umani. Sono gli anni dell’affermazione di Mahler come direttore d’orchestra, dalla direzione dell’Opera di Amburgo alle gloriose stagioni al Teatro di Corte di Vienna. Natalie è presente all’allestimento delle opere di Wagner e alle prove delle sinfonie di Beethoven. Registra i pensieri e le riflessioni di Mahler su Bach, Berlioz, Brahms, Liszt, e ancora su Beethoven e Wagner. Lo vede dialogare con loro, comprenderne la grandezza e trasmetterla ai musicisti, ai cantanti, e infine al pubblico, grazie al suo genio interpretativo. Soprattutto, Natalie assiste alla genesi delle prime sinfonie mahleriane, dei Lieder di Des Knaben Wunderhorn e ai tormenti creativi del musicista. Partecipa alle difficoltà di Mahler col pubblico che, se da un lato lo riconosce e lo esalta come direttore d’orchestra, dall’altro stenta ad accogliere le sue composizioni, per poi amarle sempre di più. Accanto all’artista di genio, in Mahleriana si definisce il profilo dell’uomo, con le sue idiosincrasie, i malanni, le fragilità, gli entusiasmi. L’esperienza del testimone di una stagione irripetibile cede il passo a uno struggente tributo all’amicizia, che si spezza con la comparsa di Alma Schindler nella vita del musicista. Significativamente Mahleriana di Natalie termina dove iniziano i Ricordi di Alma.
Copertina flessibile, 312 pagine
BERNARDONI - Puccini
Regular price €39,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%VIRGILIO BERNARDONI - Puccini
«La musica di Puccini ha pietà dell’amore e della morte, e, insieme, ha dell’uno la nostalgia e dell’altra uno stupore accorato e rassegnato»: così scriveva Pietro Mascagni in occasione dell’inaugurazione del Teatro Puccini a Milano nel 1930. I meandri dell’eros, nei quali si mescolano fantasia e realtà, sentimento e perversione, illusione e sfida, eternità e precarietà, vita e morte, hanno caratterizzato in maniera indelebile la musica e il teatro di Giacomo Puccini, dall’astrazione sonora del Capriccio sinfonico al sacrificio umanissimo del personaggio della schiava Liù nella Turandot. Rappresentandoli con una sicurezza musicale e teatrale infallibile e una sensibilità spiccata per le tragedie che esplodono nella sua galassia, Puccini ha traghettato l’opera italiana dalla fase delicata del melodramma di fine Ottocento al teatro moderno, svelando l’uomo nuovo nella sua nuda fragilità.
Virgilio Bernardoni ci invita a ripercorrerne le tappe attraverso la vita e l’opera del musicista, dalla gioventù a Lucca come erede brillante e imprevedibile di un’antica dinastia di musicisti, agli esordi della carriera nazionale a Milano come pupillo della più importante impresa musicale italiana, per arrivare all’apice del successo, raggiunto mentre si divideva tra il rifugio esistenziale di Torre del Lago e la vetrina dei teatri del mondo. Fra le prime composizioni per organo, i capolavori teatrali della maturità (La bohème, Tosca, Madama Butterfly) e le ultime sperimentazioni (Il trittico, Turandot), nel brulichio di relazioni che lo contornano e ne assecondano il genio – famigliari, amici, poeti, artisti, politici, direttori d’orchestra, cantanti, librettisti, editori –, Puccini si erge così a demiurgo schivo della propria esistenza e della propria arte, assumendo la statura di uno dei maggiori compositori di tutti i tempi.
Copertina flessibile, 576 pagine
BERNSTEIN - Scoperte
Regular price €32,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LEONARD BERNSTEIN - Scoperte
Edizione italiana a cura di Giovanni Gavazzeni
Quella di Leonard Bernstein, compositore e direttore d’orchestra statunitense tra i più innovativi e travolgenti, è stata un’opera di scavo nella cultura musicale e sociale durata cinquant’anni, dalle astrazioni delle Piano Variations di Aaron Copland del 1930, alle lotte fra gang nella New York anni cinquanta di West Side Story, all’evaporazione delle avanguardie agli albori degli ottanta, passando per il terrore nucleare, la lotta per i diritti civili, la Guerra fredda, la strage in Vietnam. All’apice della popolarità, Bernstein si ferma a raccogliere i suoi scritti e crea un mosaico di immagini e suoni, vite e vicende che restituiscono il volto radicale dell’America, un ritratto vivido in cui la storia civile confluisce in quella musicale e la musica si fa strumento di trasformazione della civiltà.
Nel centesimo anniversario della nascita, il Saggiatore pubblica le Scoperte di Leonard Bernstein, in cui il compositore esplora i continenti antichi della musica classica, le nuove città del pop e gli edifici in chiaroscuro del jazz. Da ogni scoperta affiorano infinite storie, ricordi personali e interpretazioni collettive: memorie che attingono all’infanzia, alla vita famigliare e alla precoce educazione musicale, come ai fatti di cronaca, ai drammi e alle rivoluzioni che hanno segnato il Novecento, o ancora analisi illuminanti sui maestri di sempre, Beethoven e Mahler, Mozart e Stravinsky, ma anche Koussevitzky e Copland. Senza mai perdere di vista i veri destinatari della sua arte: i giovani, a cui Bernstein dedica musiche, ascolti, lezioni, concerti, in un costante e trascinante coinvolgimento.
Scoperte è per Bernstein anche un’occasione per ripercorrere i momenti cruciali della propria carriera, attraverso teatri indimenticabili e incontri straordinari, opere di successo come West Side Story, Candide e On the Town e pietre miliari come Kaddish. E, infine, per aprire ai lettori lo scrigno prezioso in cui ha accumulato negli anni documenti, lettere, poesie, scritti critici, fotografie intime che restituiscono oggi il ritratto di un compositore e uomo formidabile, un cittadino del mondo che ci chiede di ammirare insieme a lui la bellezza che si cela dietro ogni scoperta.
Copertina flessibile, 472 pagine
BOCCADORO - Musica cœlestis
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%BOCCADORO - Musica cœlestis
Per molti la musica classica contemporanea è qualcosa di estraneo e distante, quando poi viene definita «musica colta» è facile allontanarsene e giudicarla ostica. Ma può accadere anche il contrario: ciò che sembra ascoltabile, o addirittura piacevole, non viene considerato «musica classica» o viene escluso dal mondo accademico.Come è successo talvolta agli undici compositori che Carlo Boccadoro ha voluto intervistare, perché tutti – pubblico e critica – possano approfondirne la conoscenza.
La loro musica entra nelle nostre orecchie ogni giorno, nascosta, miscelata: come colonna sonora di un film, base per un balletto, sottofondo di installazioni artistiche, protagonista di performance art. Sono grandi artisti gli artefici di questi rimbalzi sonori e silenzi intensi. Musica coelestis porta il lettore-ascoltatore nelle loro case, negli uffici, nelle camere d’albergo, per una chiacchierata informale, mai banale, alla scoperta di un mondo ricco di suoni, ispirazioni e idee, nel quale questi autori si raccontano liberamente, consegnandoci i loro autoritratti: Louis Andriessen prova antipatia per Wagner ed Elvis Presley, ma ama Stravinsky e Frank Zappa; Gavin Bryars preferisce comporre sotto pressione; Laurie Anderson vuole rischiare sempre, quasi spaventarsi di fronte a ogni nuovo lavoro. Si incontrano compositori che scrivono per comunicare e altri che emozionano senza volerlo, ripiegati su esercizi e sperimentazioni tecniche e sonore.
Musica coelestis attiva tutti i sensi, fa venire voglia di ascoltare ogni pezzo citato e accompagna, pagina dopo pagina, sul ciglio di orizzonti sconosciuti. Su questo sito, dedicato al libro Musica coelestis, Boccadoro e l’ensemble Sentieri selvaggi danno un assaggio di questa «nuova musica» eseguendo un brano di ciascun compositore, per restituire la viva voce di undici grandi musicisti.
Copertina flessibile, 224 pagine
BRAMANI - Le nozze di Figaro • Mozart massone e illuminista
Regular price €38,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LIDIA BRAMANI - Le nozze di Figaro • Mozart massone e illuminista
Cristallizzato nell’immagine del genio irriverente preso solo dalla sua arte, folle e sregolato nel suo inconsapevole talento, Wolfgang Amadeus Mozart è rimasto intrappolato per secoli nel mito del puer aeternus. Tuttavia Mozart non era svagato o ingenuo. D’indole brillante e multiforme, era perfettamente immerso nel suo tempo: sensibile ai fermenti che ispiravano gli ultimi fulgori del Secolo dei Lumi, aveva una biblioteca ricchissima con testi all’avanguardia e frequentava le personalità più illustri dell’epoca; era in sintonia con i princìpi riformatori dell’assolutismo illuminato dell’imperatore Giuseppe e manteneva intensi rapporti con le logge massoniche viennesi e tedesche, nutrendosi dei loro ideali di tolleranza etica, religiosa e politica, di uguaglianza fra i sessi e fra le classi, arrivando persino a progettare di fondare una società segreta ispirata agli stessi valori.
Soprattutto, Mozart diede voce a questo afflato con lo strumento che meglio padroneggiava, la musica, attraverso capolavori come Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte e La clemenza di Tito. Le nozze di Figaro, in particolare – con la sua trama di una coppia di servi e una moglie che si oppongono a un padrone e marito dispotico e bugiardo –, grazie all’analisi di Lidia Bramani si rivela testimonianza massima della cultura europea di fine Settecento, vero e proprio manifesto illuminista, nonché critica serrata e implacabile alle forze più ottuse e conservatrici della società, di allora come di oggi.
Leggere Le nozze di Figaro di Lidia Bramani significa immergersi nella biografia di una delle menti più straordinarie della storia, e poter fruire con nuova consapevolezza di quelle opere con cui Mozart sognava di cambiare il mondo – quelle opere con cui Mozart il mondo l’ha cambiato.
Ai lettori che hanno acquistato Le nozze di Figaro, l’editore e l’autore fanno omaggio della versione consequenziale dell’opera, letta naturalmente sotto l’ottica di Mozart massone e illuminista.
Copertina flessibile, 422 pagine
BRAUN (CUR.) - Incontri con Beethoven
Regular price €22,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FELIX BRAUN (CUR.) - Incontri con Beethoven
Edizione italiana a cura di Veniero Rizzardi e Bendetta Zucconi.
Quando, all’inizio del secolo scorso, uscì questo libro dedicato a Ludwig van Beethoven, i lettori e gli appassionati improvvisamente si trovarono tra le mani qualcosa di vivo: il monumento scendeva dal piedistallo e il compositore sembrava essere lì, insieme a loro. Potevano sentirne la voce, scontrarsi col suo temperamento e accompagnarlo nelle incombenze quotidiane, fra lezioni, committenze e le ambasce per il nipote Karl. Il letterato viennese Felix Braun, con lo scrupolo dello studioso e la mano discreta del narratore esperto, aveva messo insieme una raccolta di testimonianze d’epoca volte a illuminare gli aspetti privati della biografia del compositore.
L’«umanizzazione del genio» serviva a rafforzarne la posizione di mostro sacro della cultura, ma allo stesso tempo ne temperava l’immagine romantica ed eroica che si era affermata già nel corso dell’Ottocento. Vediamo così Beethoven prendere appunti in riva a un torrente, dialogare con Haydn, Weber, Rossini e Goethe, improvvisare al pianoforte in solitudine, intrattenersi a pranzo con amici e ammiratori, ma anche alle prese, incurante di cerimoniali ed etichette, con granduchi e principesse.
Incontri con Beethoven recupera dal passato un racconto collettivo dal tocco lieve ma frutto di una seria ricerca, che conserva tutto il suo valore di suggestivo breviario biografico. Grazie a una nuova traduzione, alla verifica delle fonti e alla contestualizzazione degli episodi narrati, un brillante mosaico di documenti storici permette alla figura di Ludwig van Beethoven, nel duecentocinquantesimo anniversario della nascita, di riemergere in una dimensione inattesa, in tutta la sua statura di genio e di uomo.
Questa preziosa biografia di Beethoven fu pubblicata per la prima volta in Germania nel 1917 e dieci anni dopo arrivò anche nel nostro Paese, col titolo (quasi da feuilleton) Beethoven intimo. Il Saggiatore la riporta in libreria, con una nuova traduzione e la curatela di Veniero Rizzardi e Benedetta Zucconi: un paziente lavoro di recupero delle fonti da cui le informazioni biografiche sono state tratte, che punta a offrire una contestualizzazione storica del testo e che lo arricchisce, rendendolo ancor più inestimabile. Un libro che consente di entrare in dialogo stretto con una delle menti artistiche più importanti della storia; un racconto intimo e volto a illuminare aspetti privati della biografia del compositore e assieme a confermarne l'immagine romantica diffusa già dal secolo precedente.
BROWN - Čajkovskij • Guida alla vita e all'ascolto
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%DAVID BROWN - Čajkovskij • Guida alla vita e all'ascolto
Questo libro, riduzione in volume unico del classico studio in quattro tomi che David Brown ha dedicato a Cajkovskij, racconta la vita di uno dei più amati compositori dell’Ottocento ed è anche una guida all’ascolto della sua opera, dai famosissimi balletti fino alle composizioni meno conosciute. Ricco di spunti biografici che attingono allo sterminato corpus epistolare del compositore e di consigli all’ascolto frutto di studi decennali, è uno strumento fondamentale per chiunque voglia conoscere Cajkovskij. L’infanzia a San Pietroburgo, il rapporto con i fratelli, la depressione che lo accompagnò per tutta la vita, gli anni dell’affermazione a Mosca… La vita di Cajkovskij viene disegnata accanto alle sue creazioni: opere come Evgenij Onegin e La dama di picche, balletti come Il lago dei cigni e Lo schiaccianoci, fantasie sinfoniche come Francesca da Rimini e poi il suo lascito testamentario, la Sesta Sinfonia, la Patetica. David Brown, con la sapienza dei maestri, offre utili strumenti di comprensione e ascolto critico: valutazioni alle singole composizioni, consigli mirati e punti di vista che permettono di costruire percorsi personali all’interno del vasto catalogo cajkovskiano.
Uno studio magistrale su Čajkovskij e la sua opera.
Copertina flessibile, 440 pagine
CAGE - Musicage • Conversazione con Joan Retallack
Regular price €34,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%JOHN CAGE - Musicage • Conversazione con Joan Retallack
Prefazione di Veniero Rizzardi
John Cage compositore, teorico musicale, poeta e alchimista della rivoluzione. John Cage occidentale, cacciatore di funghi, lettore di Wittgenstein e innovatore dei mesostici; e John Cage orientale, appassionato di musica indiana, studioso dell’I Ching e dei Mutamenti, filosofo del buddhismo zen. Ironico, taciturno, sorridente. Anarchico senza tempo e asceta contemporaneo. Sono i tanti volti di un genio che ha deciso di smantellare le tradizioni e i canoni estetici per ristabilire il principio originario e ultimo del vero artista: l’arte come metafisica, come articolazione spirituale e lacerto dell’essere che l’uomo – suo modesto esecutore – deve dedicarsi a liberare. Un’arte spesso codificata, complessa e indecifrabile, ma tale da risultare, in ultima istanza, paradossalmente essenziale.
In queste viscerali conversazioni con Joan Retallack, Cage ripercorre i momenti più importanti della sua carriera, dalle prime sperimentazioni ai riconoscimenti internazionali, dalle grandi battaglie per la giustizia sociale alla ricerca inesausta della solitudine, e di un silenzio assoluto – unico fine possibile di ogni tensione artistica –, testimoniato da opere indimenticabili, come la scandalosa 4’33”.
Dialoghi, dispute filosofiche, intimi svisceramenti dipanati sul nastro di un registratore, durante lunghi, irriverenti e talvolta conflittuali incontri nella residenza americana dell’autore. Riflessioni che si aprono e chiudono, risolutivamente, oppure rimangono in sospeso, si sovrappongono, ricominciano ogni volta da capo. Perché per Cage domande e risposte non sono la meta conclusiva della nostra ricerca intellettuale, ma soltanto la loro scintillante manifestazione. È la magia, il soffio vitale della comunicazione a guidare l’artista, mentre crea e distrugge, complica terribilmente o semplifica i concetti e le immagini costruite con i suoni e le parole.
Musicage è un testamento sovversivo, un lascito sconvolgente nelle cui pagine il compositore rivive – con le sue pause pensierose, i gesti fuori scena, le inarrestabili risate, lo sgusciare sotto la sedia del gatto Losa –, insieme a moltissimi documenti e testimonianze che contribuiscono a ricostruire la vita del più inafferrabile e minuziosamente sregolato degli artisti contemporanei.
CAGE - Silenzio
Regular price €42,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%JOHN CAGE - Silenzio
Perché non fate come me, e vi sbarazzate di ogni pensiero come se fosse vacuo?
Perché non fate come me, e vi sbarazzate di ogni pensiero come se fosse un legno marcio?
Perché non fate come me, e vi sbarazzate di ogni pensiero come se fosse un sasso?
È il 1961 quando esce Silenzio. John Cage ha quarantanove anni e una fama di musicista sperimentale che fino a qualche anno prima era limitata alle cerchie delle avanguardie metropolitane statunitensi. Conosciuto soprattutto per l’associazione tra la sua musica per percussioni e pianoforte preparato e la modern dance, il suo stile muta radicalmente quando decide che i suoni debbano essere liberati – dall’intenzione, dal gusto, dalla storia, dalla memoria – per vivere di vita propria. Che lo strumento principale del suo modo di comporre debba essere il caso. Quando Cage accetta l’idea di radunare i suoi scritti e le sue conferenze-performance in questo libro, il suo pensiero ha da poco contagiato irreversibilmente la nuova musica che si fa in Europa. Silenzio diffonde il contagio anche al di là dell’ambito musicale e dà a Cage una notorietà senza precedenti. Il libro viene accolto da una comunità di giovani in pieno fermento artistico, culturale e politico. Diventa subito un manifesto e un caso letterario. Insieme di articoli, conferenze e saggi composti fra il 1937 e il 1961, Silenzio spazia dai discorsi sulla musica – propria e degli altri – alla danza, alla pittura, allo zen, con storie e aneddoti che nel tempo sono divenuti proverbiali. Da questo variegato insieme di testi – qui proposto in una traduzione riveduta e con una prefazione inedita in Italia – emerge soprattutto la totale appartenenza di Cage al pensiero musicale, la sua fede assoluta nel potere del suono. Eppure, anche e proprio grazie a Silenzio, le sue idee si sono irradiate verso tutti gli ambiti della produzione artistica, definendo un nuovo rapporto tra materiale e gesto creativo. E ancora oggi il sasso gettato nello stagno non ha smesso di generare i suoi cerchi.
Copertina rigida, 320 pagine
CAPPELLETTO - I quartetti per archi di Mozart
Regular price €22,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SANDRO CAPPELLETTO - I quartetti per archi di Mozart
Alla ricerca di un'armonia possibile
Lodi, una locanda nei pressi della stazione di posta, Idi di marzo dell’anno 1770. Un ragazzo di quattordici anni, salda la mano, pochi i ripensamenti, compone il suo primo quartetto. L’avvio del primo movimento, un adagio in sol maggiore, lascia stupefatti: un incedere di viola e violoncello, lento, piano, austero, ieratico. Sulla partitura finale, il padre – che ha aggiunto abbellimenti, appoggiature, trilli – scrive: «15 di Marzo alle 7. di sera – di Amadeo Wolfgango Mozart».
Dal Quartetto di Lodi a quelli Viennesi e ai Prussiani, passando per i celebri sei affidati al maestro Haydn – perché sia loro «Padre, Guida, ed Amico!» –, Sandro Cappelletto disegna con piglio sicuro la traiettoria dei ventitré quartetti per archi che Mozart compose dal marzo 1770 al giugno 1790, proiettandola sullo sfondo della Vienna del secondo Settecento: umori e ultimi fulgori del Secolo dei Lumi che va spegnendosi si alternano così sulla pagina per dar conto delle ispirazioni e dei contrattempi, delle intuizioni e delle vertigini, di una tecnica straordinaria e del rapporto speciale che sempre Mozart sembrò avere con questo genere appena nato – il quartetto, che traccia la propria origine proprio a Haydn e a Luigi Boccherini – eppure già così diffuso.
Biografia musicale e lucida analisi critica del genio di Wolfgang Amadeus Mozart, I quartetti è innanzitutto uno strumento fondamentale per accostarsi alla sua musica, insieme rivoluzionaria ed emblematica di un’intera epoca, nel cui suono vive immutato e immortale lo spirito dell’arte.
CAPPELLETTO - Mozart • Scene dai viaggi in Italia
Regular price €28,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SANDRO CAPPELLETTO - Mozart • Scene dai viaggi in Italia
Nel 1769 il tredicenne Wolfgang Amadeus Mozart si è già esibito davanti alle corti di mezza Europa nel corso di sfiancanti tournée in Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Svizzera. Il padre Leopold, tuttavia, è preoccupato: di enfant prodige ne nascono ogni anno e Wolfgang non è più un bambino. C’è bisogno di qualcosa di clamoroso, di eclatante, che suggelli il suo talento e faccia capire al mondo che non ha di fronte un musicista promettente, bensì un genio. Nasce così l’idea di un viaggio nella «patria della musica », l’Italia.
Padre e figlio si mettono in cammino: attraversano le Alpi, soffrono il freddo in malconce taverne, le sveglie all’alba, gli spossanti trasferimenti in carrozza. Ma i giorni trionfali arrivano: Rovereto, Verona, Mantova, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e in ne Venezia; ogni tappa è un successo, la folla ai concerti a volte è tale che la carrozza non riesce a passare. La nobiltà si innamora del giovane musicista di Salisburgo, ospita i Mozart in lussuosi palazzi, paga generosamente le esibizioni. Wolfgang si guarda intorno, apprezza i paesaggi, scopre le città, conosce compositori e cantanti, assimila, rielabora, giudica. Scrive moltissimo: tre opere – Mitridate, re di Ponto, Ascanio in Alba, Lucio Silla –, i primi sette quartetti per archi, sinfonie, arie da concerto, musica sacra, il mottetto Exsultate, jubilate. E sente nascere dentro di sé nuove esigenze espressive, che nel giro di qualche anno esploderanno nei capolavori della maturità.
Mozart. Scene dai viaggi in Italia di Sandro Cappelletto non è solo il racconto del viaggio di formazione di uno straordinario musicista. È anche la storia di un padre e un glio che a mano a mano, tra incomprensioni e affetto, scoprono il loro rapporto. Delle contraddizioni di un uomo, Leopold, diviso tra l’ambizione personale e la consapevolezza della propria missione: far conoscere a tutti il miracolo del giovane Wolfgang, un bambino che ha saputo trasformarsi in uno dei più grandi artisti che siano mai esistiti.
Copertina flessbile, 352 pagine
CASELLA - I segreti della giara
Regular price €24,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALFREDO CASELLA - I segreti della giara
La scena musicale italiana con cui si apre il ventesimo secolo è ancorata, agli occhi di alcuni interpreti e critici coevi, a un sentimento di tradizione melodrammatica e a una provincialità «piccolo borghese» che ne rende impossibile qualsiasi evoluzione. Una forte opposizione votata al progresso inizia però a essere esercitata da coloro che per primi presentono il respiro internazionale che di lì a breve investirà il paese. Fra questi profeti, nessuno avvertì la necessità del cambiamento con la stessa intensità e profondità di Alfredo Casella.
Compositore, musicista e uomo d’azione, Casella è stato un artista eclettico, impegnato non solo nella teorizzazione e nell’esecuzione della musica, ma anche nella sua rifondazione; ha misurato le temperature culturali europee, instaurando profondi rapporti di stima e amicizia con alcuni dei protagonisti del Novecento, come Schönberg e Stravinskij; ha militato con passione sul territorio italiano, fondando insieme a Gian Francesco Malipiero e Gabriele D’Annunzio la Corporazione delle nuove musiche, e dando alla luce opere come La giara e La favola di Orfeo.
Nei Segreti della giara, che il Saggiatore propone in una nuova edizione, Casella intreccia la biografia familiare con quella intellettuale – in un percorso straordinario che parte da Torino, città della sua infanzia, e arriva prima a Parigi e poi a Roma –, e racconta se stesso «senza alterazioni e senza attenuazioni», non tacendo nessuna verità, rivolgendosi direttamente ai suoi contemporanei – figli di un tempo impervio –, e a noi, eredi della loro storia. Amici e nemici, maestri e discepoli: tutti vengono chiamati in causa in questa autobiografia che diviene, nel suo farsi, diario intimo e cronaca, manifesto e saggio universale.
Un desiderio irrinunciabile guida la mano dell’autore in queste pagine: la «rinascenza» della più nobile delle arti, il recupero della sua grandezza classica, l’affermazione del suo carattere nazionale. Una volontà da difendere strenuamente, perché, come amava ricordare Casella citando Giuseppe Mazzini, «ogni vero uomo di azione non vive che per una sola idea», e per questa è disposto a sacrificare anche la propria vita.
CHEGAI - Rossini
Regular price €38,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ANDREA CHEGAI - Rossini
L'opera italiana - Rossini
Rossini aveva 37 anni e 39 opere alle spalle quando si ritirò dalle scene teatrali dopo avervi esercitato un’egemonia incontrastata. Eclettico, altalenante tra comico e tragico, e proli co sperimentatore di generi, raggiunse e impose uno stile sovraregionale, nella fedeltà a un ideale di bellezza ineffabile che la sua musica sempre inseguì: una musica che diede voce ai suoi personaggi esprimendo, con una scrittura vocale e strumentale esaltante, il loro destino, la speranza che li anima, l’allegrezza che li circonda, la felicità che li attende, l’abisso in cui stanno per cadere. Questa musica, «universale più che specifica», fu però scritta e creata nel e per il proprio articolato presente, adattandosi ai contesti e agli artisti con cui Rossini si confrontò nelle sue peregrinazioni. La riconoscibilità immediata del suo linguaggio drammatico segnò così, in tempi di grande mutamento, una strada impossibile da ripercorrere, che conobbe imitatori ma non successori.
La fortuna discontinua di Rossini pone ancora oggi molti interrogativi, da cui Andrea Chegai parte per riavvolgere il filo della matassa che i recensori del tempo, i biografi e gli studiosi attuali hanno tentato di sbrogliare. Indagando sui motivi della fama del Pesarese, sui suoi rapporti con impresari, cantanti, scrittori, librettisti e compositori, Chegai riposiziona le opere di Rossini in una prospettiva storica che tiene conto delle trasformazioni sociali, politiche e musicali a cavallo tra Settecento e Ottocento.
Rossini ci permette di approfondire con coinvolgimento e rinnovato sguardo critico la musica di un artista «proteiforme e impenetrabile fino alle ultime note», per ciò che significò al suo tempo e per quello che può ancora significare per noi oggi.
«Tutti mi vogliono ed io sono stato da tutti e come buon Sovrano li ho felicitati.»
Gioachino Rossini Le opere e la musica con cui Gioachino Rossini diede voce al suo tempo, aiutandoci a comprendere il ritmo del nostro.
Sono disponibili i seguenti titoli della serie L'opera italiana editi da Il Saggiatore:
Copertina flessibile, 568 pagine
CHIANTORE - Beethoven al pianoforte
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LUCA CHIANTORE - Beethoven al pianoforte
Ma esiste anche un Beethoven nascosto, spesso taciuto o messo in secondo piano: il Beethoven virtuoso del pianoforte, interprete di impareggiabile spettacolarità, improvvisatore capace di avvincere le platee. Figlia dell’idealismo tedesco, la divisione – di più, la spaccatura – fra interpretazione e composizione, a tutto vantaggio della seconda, subordina lo strumentista all’autore e circonda la partitura di un’aura sacrale: l’opera, destinata a trascendere la realtà sensibile per raggiungere il piano spirituale che le assegna Arthur Schopenhauer, si cristallizza sul pentagramma in una struttura formale considerata perfetta e dunque immutabile. Per questo, a partire dal Romanticismo, i frammenti e gli esercizi redatti dai più diversi compositori vengono visti con superficialità, e indagati solo nella misura in cui possono celare, al loro interno, parti da presentare come opere compiute.
Luca Chiantore, analizzando con l’acribia dello studioso e la passione del pianista gli esercizi di Beethoven, dimostra invece che i suoi appunti di lavoro rappresentano una tappa di irripetibile creatività nella storia della musica europea. Gli esercizi, infatti, permettono di sperimentare, di coltivare abilità, di sviluppare movimenti prima sconosciuti, o addirittura ritenuti impossibili; negli esercizi non c’è finalità che non sia esplorare e approfondire la relazione fra lo strumento e il corpo. In questo senso, per il musicista, sono un metodo insostituibile per scoprire il mondo, per conoscerlo. E per continuare ad arricchire la propria elaborazione compositiva.
La creazione, allora, non conosce riposo, passa dalla partitura di un’opera alle veloci annotazioni di lavoro e da queste all’improvvisazione, senza che sia possibile interrompere il continuum, se non in modo arbitrario. Come forse è accaduto con Per Elisa, ingabbiata dai successori di Beethoven in una forma che lui stesso, con tutta probabilità, non avrebbe mai riconosciuto come definitiva, estraneo com’era all’idea dell’opera musicale come oggetto inviolabile. Beethoven al pianoforte presenta al lettore un’immagine inedita del compositore, in cui alla genialità autoriale si coniuga un’inquietudine creativa inesausta, già radicalmente moderna. Lo fa partendo dagli esercizi con i quali Beethoven riempì i suoi quaderni, e attraverso i quali intendeva raggiungere una spettacolarità che non si riduceva a mero virtuosismo, ma che era innanzitutto la manifestazione sensibile del desiderio di libertà dell’essere umano.
COHEN - Il modo di dire addio
Regular price €28,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LEONARD COHEN - Il modo di dire addio
Conversazioni sulla musica, l'amore, la vita
Con una lettera di Francesco Bianconi
Leonard Cohen che scrive poesie su una Lettera 22, seduto al tavolino di una stanza gelida. Leonard Cohen in abito fumé, che alza il fedora di feltro per salutare la sua band. Cohen in un monastero zen, conosciuto da tutti i monaci come Jikan, «il Silenzioso». Leonard Cohen in Grecia, mentre lavora a un romanzo sotto lsd. Cohen a Montréal, Cohen a Londra e a New York. Cohen l’ebreo che canta un Cristo marinaio. Cohen e il suo sguardo dolce, Cohen gentiluomo. Cohen disperato. Cohen dalla voce tenebrosa e dorata, Cohen alcolizzato. Cohen figlio di un sarto, Cohen portavoce di ogni uomo perduto. Cohen e un amore finito. Cohen con Janis Joplin, su un letto sfatto del Chelsea Hotel. Cohen e Marianne. Cohen e Suzanne.
La vita di Leonard Cohen è stata un cammino di gloria e tormento, di sconfitta, eleganza e fragile bellezza. Il suo esordio come cantautore è arrivato solamente a trentatré anni, dopo tre raccolte di poesie e due romanzi acclamati dalla critica e ignorati dal grande pubblico. Cucendo insieme musica e parole ha creato la sua arte, fatta di suoni vellutati e canti dall’abisso, di tradimenti, addii, di morte e desiderio, di impermeabili blu e uccelli sul filo. Ha dato voce a chi si consumava nell’attesa, ha sussurrato di misticismo, malinconia, di sesso e solitudine; ha alzato il suo Hallelujah verso un mondo sacro e distrutto, sporco e incantato. Ha dato forma all’amore come redenzione, promessa non mantenuta, vortice in cui sprofondare, lasciando canzoni nate dall’assenza e dalla privazione, poesie scure come la cenere depositata dal fuoco ardente ma effimero del tempo.
Il modo di dire addio è il libro in cui Leonard Cohen confessa in prima persona la propria vita e la propria arte. Attraverso decine di interviste inedite in Italia – accompagnate da una lettera in cui Francesco Bianconi, autore e voce dei Baustelle, racconta il suo Cohen più intimo, costantemente in bilico tra esistenza e poesia – scorrono cinquant’anni di episodi e brani indimenticabili, da «Suzanne» a «I’m your man». E si svela a poco a poco il complesso mondo interiore di un uomo per cui la depressione è sempre stata una realtà quotidiana con cui lottare, un mare scuro da cui emergevano in superficie le sue canzoni, perché ogni sua parola era un’esplosione di luce.
"Ho scritto Beautiful Losers sull'isola di Idra, in un periodo in cui mi consideravo un fallito. Mi sentivo completamente sradicato, la mia vita non mi piaceva. Giu rai che avrei annerito tutte quelle pagine, oppure mi sarei ucciso. Una volta terminato il libro, digiunai per dieci giorni e persi completamente il senno. E stato il mio trip più folle. Rimasi in preda alle allucinazioni per una settimana. Mi portarono in ospedale. Un pomerig gio, il cielo era nero di cicogne. Si posarono su ogni singola chiesa per ripartire la mattina dopo... e io co minciai a riprendermi. Dopodiché decisi di andare a Nashville e di diventare un cantautore"
Copertina flessibile, 651 pagine
DE MARTINI - Chopin • Le estati a Nohant
Regular price €22,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO DE MARTINI - Chopin • Le estati a Nohant
1839, la dolce estate francese. Frédéric Chopin raggiunge George Sand a Nohant, nel Berry: per sette estati tornerà nella grande casa circondata da parchi e boschi, e lì comporrà alcune fra le sue opere più alte, più toccanti, come la Berceuse e la Barcarola.
È una stagione, questa, luminosa e torbida, malinconica ed eccitante, percorsa da fitti intrecci familiari, intimi e mondani. Ha inizio con l’incontro parigino tra la scrittrice e il compositore, prosegue con il loro sfortunato soggiorno a Maiorca – dove Chopin, ammalato, sperimenterà una visionarietà senza precedenti –, per arrivare ai pomeriggi e alle sere a Nohant, soli o circondati da un «piccolo mondo» di artisti con i quali conversare a lungo di musica e pittura, almeno fino a quando l’urgenza del comporre non costringe Chopin a chiudersi nella sua stanza e lì improvvisare, scrivere, cancellare e riscrivere. Ripercorrendo ognuno di questi passaggi, la narrazione di Piero De Martini, conoscitore quanto mai acuto della vita e dell’opera di Chopin, torna incessantemente a un interrogativo finora poco indagato: quanto la relazione con George Sand e la vita a Nohant influirono sulla sua arte?
Le cure premurose e quasi materne della scrittrice, le camminate nei boschi, le tradizioni musicali del Berry, la dilagante e sempre più insopprimibile nostalgia per la Polonia, la presenza degli amici – Delacroix, Pauline Viardot, l’amata sorella Ludwika: sono questi gli snodi che De Martini scandaglia, con l’ausilio di preziosi documenti privati del compositore e della critica a lui contemporanea – prime fra tutte, le voci di Liszt e Schumann –, per restituire infine l’immagine di uno Chopin più umano, meno inafferrabile, talvolta addirittura giocoso. Uno Chopin solitario mai veramente solo, che proprio nelle opere composte in quelle estati a Nohant liberò la natura più vera del suo genio.
DE MARTINI - Johannes Brahms • Autobiografia dell’artista da giovane
Regular price €23,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO DE MARTINI - Johannes Brahms • Autobiografia dell’artista da giovane
Vienna, 1871. Al terzo piano di un appartamento al numero 4 di Karlsgasse, un «vagabondo senza indirizzo» ha trovato casa e concluso così, dopo i pellegrinaggi degli anni di formazione e dei primi successi, la sua giovinezza raminga. L’uomo si chiama Johannes Brahms e dieci anni dopo quel rigido giorno di dicembre decide di ripercorrere la sua vita, sottraendo i frammenti di una storia lontana e unica dalla nebbia della memoria. L’urgenza di raccontare porta alla luce un’infanzia trascorsa in una fatiscente dimora di Amburgo, cullata da una serena povertà e dall’amore dei genitori, ma anche schiacciata tra le aspirazioni paterne tradite e la terrificante mediocrità dei concittadini benpensanti; un micromondo complesso, abitato da un bambino pallido, destinato a diventare uno dei compositori più liberi e all’avanguardia del Romanticismo.
In questa autobiografia impossibile, Piero De Martini dà voce alla giovane esistenza di un musicista eternamente in bilico tra classicismo e passione, tra struttura e sentimento. L’amore verso la letteratura; le idee migliori giunte con il lucido da scarpe in mano; la scoperta del sublime dopo aver toccato le vette e gli abissi dell’anima di Beethoven; le forti amicizie; l’impegno assoluto verso Robert Schumann, l’uomo che lo avrebbe perennemente legato a sé in una vertigine di venerazione e inquietudine; il Deutches Requiem, che cresce lentamente dentro il proprio autore «come succede con tutto ciò che è importante e vitale per noi stessi»: tutto nel giovane Brahms è permeato di musica.
Quella di De Martini è un’opera immaginaria, rispettosa ed evocativa, capace di offrire al lettore un nuovo modo per avvicinarsi alla musica di Brahms: un racconto unico che, bilanciando realtà e fantasia, riesce a restituire l’inesprimibilità del genio, le note nervose e perfette, le percezioni violente di un nomade che trova infine il suo posto nel mondo.
Copertina flessibile, 225 pagine
DE MARTINI - Le case della musica
Regular price €23,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO DE MARTINI - Le case della musica
Ci sono case abitate da voci, riverberi, note imprigionate nella luce che trafila una finestra o nelle stoffe damascate che ricoprono antiche poltrone e sedie Impero. Non è stata la curiosità voyeuristica del turista a spingere Piero De Martini a entrarvi, né la ricerca musicologica che permette allo studioso di colmare i vuoti di erudizione. Quello compiuto dall’autore di Le case della musica è un pellegrinaggio, un viaggio spirituale nelle dimore che hanno visto nascere e crescere i più importanti compositori, un errare nei territori della fantasia – gli stessi dei sogni –, che spesso nella realtà storica sono coincisi e continuano a coincidere con quelli della musica: luoghi magici, raccolti, segreti, vitali, in cui il genio può comporre l’ineffabile, dire l’inesprimibile, attraverso segni che scardinano l’afasia di un universo impalpabile e arcano, governato da leggi che possiamo percepire solo per brevi istanti, o messaggi che toccano gli strati più reconditi della nostra coscienza.
Dalla casa a Eisenach di Bach a quelle di Mozart a Salisburgo e Mendelssohn a Lipsia, dalla Vienna di Schubert e Berg alla Weimar di Liszt, passando per le casette immerse nei boschi di Mahler e le stanze che hanno visto intrecciarsi le vite di Schumann e Brahms: sono queste le «case della musica» visitate da Piero De Martini. Luoghi che nelle loro materiche suppellettili e architetture – muri, camere, cucine, oggetti, libri – conservano ancora tracce della carne e dello spirito dei maestri che le hanno abitate, impronte invisibili di quelle presenze creatrici che costringono la nostra mente ai voli pindarici dell’immaginazione. Tra quelle pareti sopravvissute agli anni, talvolta ai secoli, si dipana la vicenda della musica europea; sotto quella tappezzeria brulica un mondo di emozioni, di nostalgie, di melanconie, di gioie violente e dolori profondi, di collere ataviche e tenerezze disperate che di questi grandi musicisti raccontano le storie più intime, gli stati d’animo più intangibili, che nessun manuale o biografia sarebbe in grado di restituire.
DE MARTINI - Schumann • L’ultimo capitolo
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO DE MARTINI - Schumann • L’ultimo capitolo
Düsseldorf, 1856. Da due anni ormai Robert Schumann vive nell’isolamento della clinica psichiatrica di Endenich, non vede più l’amata moglie Clara e solo le rare visite concesse dai medici al giovane amico Johannes Brahms danno respiro a pomeriggi tutti identici, trascorsi a compilare elenchi su atlanti geografici e a esporsi ai demoni che insidiano la sua mente. A ossessionarlo è un Concerto per violino composto poco prima del ricovero. Che ne ha fatto? Perché non viene pubblicato? Perché Joseph Joachim, a cui è dedicato, non lo suona? Gli amici lo rassicurano con qualche promessa, con qualche mezza verità. Ma sono solo bugie pietose: non vogliono rovinare la reputazione del compositore con un’opera che non giudicano all’altezza, espressione di una mente già inabissata nella follia.
È questa la dolorosa realtà? Hanno ragione tutti coloro che, improvvisamente, a partire dal 1850, calano una scure d’indifferenza sulle opere del «genio malato»? Non è di questo avviso Piero De Martini che, con l’attenzione del ricercatore e l’affetto del discepolo, è andato nei luoghi estremi del passaggio di Schumann per riempire i vuoti dei testi biografici e dei cataloghi discografici. Scoprendo così opere messe troppo frettolosamente da parte da critici ed esecutori di ieri e di oggi, che rappresentano un patrimonio importante e dimenticato di un autore che cercava di percorrere vie nuove senza essere compreso – le vie che porteranno a Mahler e a Schönberg.
Schumann è una biografia essenziale e commovente, che indaga la vita del compositore tedesco per capire meglio la sua opera. Perché mai come nel caso di Schumann la musica è specchio fedele della complessità di una natura geniale e poetica: l’urgenza con la quale si gettava nel comporre; il lacerante dualismo, élévation e ennui, che gli avvelenava l’esistenza e arricchiva la sua arte; la forza delle emozioni, tra l’amore scon nato per Clara e la scon nata malinconia; il sentimento di morte che mai lo ha abbandonato fanno di questo eccezionale artista la quintessenza del Romanticismo in musica.
Copertina flessibile, 256 pagine
DEBUSSY (LESURE CUR.) - Monsieur Croche • Tutti gli scritti
Regular price €29,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CLAUDE DEBUSSY (FRANÇOIS LESURE) - Monsieur Croche • Tutti gli scritti
A cura di François Lesure
Edizione italiana a cura di Enzo Restagno
Traduzione di Anna Battaglia
Acuti e irriverenti, severi fino alla stroncatura o talmente ironici da risultare dissacranti, gli scritti critici di Claude Debussy costituiscono una delle testimonianze più sfrontate mai offerte dalla critica musicale e una fucina sorprendente ed eclettica di riflessioni sulla scena contemporanea e sulle indimenticabili opere del passato.
Presentati talvolta in forma di conversazione con un certo Monsieur Croche, ineffabile alter ego dell’autore, e ospitati a partire dal 1901 sulle riviste culturali e sui quotidiani più autorevoli del Novecento – La Revue blanche, Gil Blas, Musique e Le Figaro –, gli articoli e le recensioni di Debussy rivelano, nel loro tono sublimemente anarchico, il lato più intimo del compositore francese e, insieme, gli immaginari sonori che ne hanno nutrito la profonda sensibilità. Da queste pagine traspaiono la sua insofferenza per artisti come Gluck, Berlioz e Saint-Saëns e l’amore incondizionato per Rameau, Musorgskij e Carl Maria von Weber. Debussy vi matura le sue considerazioni più profonde e rivoluzionarie sui deleteri metodi del conservatorio nell’educazione dei giovani compositori, sul repertorio anacronistico dei teatri d’opera parigini e sulla nascente cultura di massa che, sull’onda di un incontrollabile progresso scientifico, proprio in quegli anni fa germinare l’industria discografica.
Monsieur Croche, che per la prima volta il Saggiatore presenta in Italia, porta finalmente alla luce tutti gli scritti di Claude Debussy, restituendo interezza al suo pensiero e alla verve che ha scandalizzato i suoi contemporanei. Un’attività, quella di critico, che per Debussy ha rappresentato un ulteriore esercizio di libertà espressiva e che apre nuovi sentieri per avvicinarsi alla sua storia e alla sua opera, per sfiorare la natura misteriosa e irriducibile della creazione musicale e per riscoprire, da questa angolazione privilegiata, la scena artistica più fertile e policroma del XX° secolo.
Copertina flessibile, 342 pagine
DELLA SETA - Bellini
Regular price €37,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FARBIZIO DELLA SETA - Bellini
L'opera italiana - Bellini
Vincenzo Bellini, una figura complessa, sfuggente. Visse solo trentaquattro anni, ma nella sua breve esistenza compose opere destinate a lasciare un segno nella storia della musica e del teatro. I biografi ne descrissero la vita come un susseguirsi di trionfi e disillusioni, abbellendola di particolari sentimentali e romanzeschi e dipingendolo come un genio dall’aspetto angelico, tanto ispirato quanto poco padrone della tecnica musicale; altri enfatizzarono al contrario il lato meno affabile del suo carattere – l’insofferenza riservata ai colleghi, il cinismo nel rapporto con le donne –, finendo per diffonderne un’immagine assai lontana dalla realtà storica.
Fabrizio Della Seta racconta oggi la vita di Bellini sfrondandola di ogni elemento mitologico e conduce il lettore a conoscere la figura reale del musicista e del drammaturgo, dalla prima formazione ricevuta in famiglia a Catania al perfezionamento degli studi nel conservatorio di Napoli, dal saggio scolastico di esordio ai primi successi milanesi fino alla consacrazione internazionale dei capolavori: La sonnambula, Norma e I Puritani. Mettendo a frutto la documentazione raccolta in centocinquant’anni di studi e aprendosi alle prospettive critiche più aggiornate, questo libro – il primo a esaminare approfonditamente l’intera produzione di Bellini – ci porta a fare esperienza diretta del mondo in cui visse e dei suoi rapporti con librettisti, cantanti e impresari, delle sue idee artistiche e dell’ossessiva ricerca della perfezione, testimoniata dalle correzioni e dai ritocchi disseminati nei libretti e nelle partiture.
Bellini ci rivela le molte sfaccettature di un protagonista della cultura dell’Ottocento: un compositore dotato di una straordinaria facoltà di immaginare melodie memorabili, sempre al servizio di una visione drammatica perseguita con ferrea coerenza. Un’occasione per scoprire o approfondire la personalità e le opere di un musicista animato dal sacro fuoco del teatro.
«Il buon dramma per musica è quello che non ha buon senso.» Vincenzo Bellini
Vita e opere, idee e arte di Vincenzo Bellini, un grande musicista con la vocazione del teatro.
Sono disponibili i seguenti titoli della serie L'opera italiana editi da Il Saggiatore:
Copertina flessibile, 456 pagine
EISEN (CUR.) - Lettere della famiglia Mozart Volume I • I primi viaggi e il Grand Tour in Europa
Regular price €50,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CLIFF EISEN (CUR.) - Lettere della famiglia Mozart Volume I • I primi viaggi e il Grand Tour in Europa
Versailles, capodanno del 1764. Un bambino di sei anni e sua sorella di undici sono alla corte di Luigi XV per esibirsi davanti alla famiglia reale. Un giornalista lì presente racconta che lei «suona il clavicembalo in maniera brillantissima», mentre il piccolo è «un fenomeno così straordinario che si stenta a credere». I due sono applauditi e apprezzati al punto che viene loro concesso di baciare la mano delle figlie del re e di intrattenersi in conversazione con la regina. Si tratta di Wolfgang Amadeus Mozart e di sua sorella Maria Anna, accompagnati dal padre Leopold, che osserva la scena orgoglioso dei figli e stupefatto dalla magnificenza del luogo, mentre memorizza ogni aspetto e rituale dell’aristocrazia per poterne poi raccontare nelle sue lettere. L’epistolario raccolto in I primi viaggi e il Grand Tour in Europa ripercorre gli anni iniziali e sfavillanti della precoce carriera musicale di Mozart attraverso le parole appassionate, intelligenti e severe del padre, dalle esibizioni a Vienna nel 1762 per l’imperatore Francesco I a quelle nelle case nobiliari di Parigi, Monaco, Lione, Amsterdam, Zurigo e di tante altre città nel corso di tre intensi anni di attività concertistica e compositiva, durante i quali il bambino prodigio scrive le sue prime sonate e sinfonie e, rientrato a Salisburgo, la sua prima opera, La finta semplice. Leopold Mozart ci restituisce un’affascinante descrizione dell’Europa del XVIII secolo, visibilmente scossa e trasformata dalla Guerra dei sette anni, animata dall’Illuminismo e dal giornalismo di opinione e tanto scettica nei confronti delle superstizioni quanto attratta dalla ricerca tecnica e scientifica. Attraverso documenti, illustrazioni e commenti di carattere storico e musicale, il primo volume delle Lettere della famiglia Mozart ci porta a conoscere il contesto entro cui Mozart si è formato ed è cresciuto; perché il genio non crea dal nulla, ma riflette la luce assorbita dal mondo circostante e la fa brillare ancora più intensa.
Le lettere della famiglia Mozart che raccontano l'esordio musicale di un bambino prodigio, ospitato dalle corti dell’Europa in fermento a metà del XVIII secolo.
«Parigi, 1° febbraio 1764
Al momento quattro sonate di Wolfgang sono dall’incisore. Si figuri il clamore che desteranno nel mondo essendovi scritto sul frontespizio che si tratta dell’opera di un bambino di sette anni. Leopold Mozart»
EISEN (CUR.) - Lettere della famiglia Mozart • Volume II, I viaggi in Italia
Copertina flessibile, 656 pagine
EISEN (CUR.) - Lettere della famiglia Mozart • Volume II, I viaggi in Italia
Regular price €45,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CLIFF EISEN (CUR.) - Lettere della famiglia Mozart • Volume II, I viaggi in Italia
Due uomini in carrozza, una mattina d’inverno. Sono padre e figlio, hanno cinquanta e quattordici anni. Leopold Mozart, musicista colto e di talento, ha deciso che è venuto il momento di andare in Italia, di esporre il giovane Wolfgang alla musica, alla cultura, alla vita teatrale del paese che detiene il formidabile segreto della «bella melodia» e della «bella voce». Ci torneranno per tre volte, fra 1769 e il 1773, suoneranno in tutta la penisola e Wolfgang comporrà due opere e una serenata –Mitridate, re di Ponto, Lucio Silla e Ascanio in Alba–per il Regio Ducal Teatro di Milano; ogni volta rientreranno a Salisburgo con i bagagli carichi di souvenir. Soprattutto, rientreranno dopo aver incontrato papi e sovrani, visitato chiese, scavi archeologici, conventi e regge, dormito in locande malfamate e «bei palazzi», assaggiato le angurie a Napoli e partecipato ai balli in maschera a Venezia, comprato abiti di stoffe pregiate e incisioni suggestive, ascoltato opere e concerti alla ricerca del segreto della «bella maniera». I viaggi in Italia raccoglie le lettere che Leopold e Wolfgang hanno inviato durante quei viaggi ad Anna Maria e Nannerl, moglie e glia, madre e sorella amatissime: un centinaio di missive, scritte quotidianamente con affetto e disciplina, intelligenza e divertimento, per raccontare a chi è rimasto a casa la lunga avventura alla scoperta dell’Italia. I viaggi in Italia fa parte di Lettere della famiglia Mozart, l’opera in più volumi con cui il Saggiatore offre al lettore italiano l’edizione integrale della corrispondenza mozartiana, nella traduzione di Elli Stern e nella curatela di Cliff Eisen: un epistolario fra i più ricchi del mondo musicale; una testimonianza signi cativa della cultura europea di fine Settecento; l’immersione nel genio di Wolfgang Amadeus Mozart.
Lettere della famiglia Mozart
è frutto della
collaborazione fra
il Saggiatore, European
Mozart Ways e il
sito «Con le parole di Mozart»
EISEN (CUR.) - Lettere della famiglia Mozart Volume I • I primi viaggi e il Grand Tour in Europa
Copertina flessibile, 498 pagine
EISEN - Il vero Mozart
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CLIFF EISEN - Il vero Mozart
Cliff Eisen firma una concisa e autorevole biografia critica che delinea un ritratto di Mozart spoglio di mitologie. Quest’opera circoscrive la personalità del genio con precisione e sintesi, ponendo le sue composizioni in rapporto con gli eventi e i momenti centrali della sua esistenza, su tutti, un precoce cosmopolitismo.
Se il suo talento infatti è tale da portarlo da bambino a esibirsi di fronte a Maria Teresa d’Austria e al re di Francia, è anche vero che sin da giovanissimo Mozart è un uomo moderno, sensibile e ricettivo ai cambiamenti del mondo che lo circonda. Questo libro racconta gli anni dei viaggi in Europa e il rapporto con il padre, la vita a Salisburgo e infine il periodo viennese, intrecciando fra loro una descrizione accurata della produzione musicale, l’evoluzione dello stile del compositore, la sua ricerca e la sua capacità di adattamento alla vita musicale di Vienna.
Alternando racconto e immagini – persone, luoghi e partiture –, Il vero Mozart fa risplendere l’incontenibile bagliore dell’artista attraverso una narrazione brillante ma solidamente ancorata ai documenti, che riconferma e attualizza la centralità di una delle figure più importanti della storia della musica.
Copertina flessibile, 195 pagine
FOURNIER-FACIO (CUR.) - Claudio Abbado. Ascoltare il silenzio
Regular price €45,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FOURNIER-FACIO (CUR.) - Claudio Abbado. Ascoltare il silenzio
Claudio Abbado ha giocato un ruolo centrale nella storia della musica contemporanea. Maestro indispensabile per intere generazioni di giovani musicisti, unico nella generosità con cui si avvicinava alla pratica della musica e alla conduzione – «La generosità arricchisce», era solito dire –, Abbado ha attraversato tempi e luoghi lasciando sempre tracce importanti: da Milano, dove fonda la Filarmonica della Scala, ai Wiener e ai Berliner Philharmoniker, fino a Lucerna, dove dà corpo al sogno di un’orchestra composta da grandi solisti e prime parti d’orchestra. Claudio Abbado. Ascoltare il silenzio racconta la vita e la carriera del direttore attraverso interventi critici, lunghe interviste e commossi ricordi che lasciano affiorare l’immagine di un artista riservato ma dalla curiosità inesausta, illuminando al contempo l’uomo dietro la figura pubblica: l’ascoltatore attento che trapela dalle parole di Maurizio Pollini; la guida evocata con affetto da Riccardo Chailly; l’amico «enigmatico», inafferrabile eppure disponibilissimo, di cui scrive Bruno Ganz. Presentato dal Saggiatore in un’edizione corredata da un’ampia selezione di fotografie e da una vasta discografia – strumento imprescindibile per studiosi e appassionati –, Ascoltare il silenzio intende essere un punto di riferimento sul lavoro di Claudio Abbado, dalle cui pagine emerge chiara una traiettoria umana, culturale e artistica che sarà d’esempio per le generazioni a venire.
Copertina flessibile, 334 pagine
FOURNIER-FACIO (CUR.) - Gustav Mahler • Il mio tempo verrà
Regular price €45,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GASTÓN FOURNIER-FACIO (CUR.) - Gustav Mahler • Il mio tempo verrà
La sua musica raccontata da critici, scrittori e interpreti 1901-2010
Pubblicato in occasione del 150° anniversario della nascita di Gustav Mahler e curato da Gastón Fournier-Facio, questo libro raccoglie scritti di autori provenienti dai più diversi ambiti culturali, in un arco di tempo che si estende per oltre un secolo. Grazie alle parole, tra gli altri, di Stefan Zweig, Bruno Walter, Theodor W. Adorno, Leonard Bernstein, Claudio Abbado, Daniel Barenboim, il lettore è accompagnato all’ascolto della musica mahleriana.
Celebrato come uno dei massimi direttori d’orchestra in vita, Mahler solo negli ultimi cinquant’anni ha ottenuto quel riconoscimento che lo pone tra i grandi compositori di ogni tempo. Sono le voci delle persone che vissero accanto a lui, come la moglie Alma e il «rivale» Richard Strauss, quelle dei direttori d’orchestra e dei musicologi che hanno contribuito alla diffusione della sua opera, quelle di grandi scrittori e intellettuali testimoni del suo tempo. Mahler, come questo libro dimostra, è stato il protagonista del passaggio dal postromanticismo alla musica moderna. «Il suo tempo è arrivato?» si chiede Bernstein, rispondendo alla celebre frase di Gustav Mahler. «Era arrivato, piuttosto, sin dal principio. Se mai si ebbe un compositore del suo tempo, questo era Mahler, profetico solamente nel senso che egli già conosceva ciò che il mondo avrebbe conosciuto e accettato solo mezzo secolo più tardi. Fondamentalmente, è chiaro, tutta la musica di Mahler parla di lui, e questo significa semplicemente che parla di conflitti. Si pensi attentamente: Mahler il creatore contro Mahler l’esecutore; l’ebreo contro il cristiano; il credente contro lo scettico; il naïf contro il sofisticato; il boemo provinciale contro l’uomo di mondo viennese; il filosofo faustiano contro il mistico orientale; il sin – fonista operista che non scrisse mai per il teatro. Ma il conflitto più aspro si combatte tra l’Uomo Occidentale sul volgere del secolo e la vita dello spirito. Da questa contrapposizione si sviluppa la lista infinita delle antitesi – l’elenco completo dello Yin e Yang – che popola la musica di Mahler.»
In appendice viene pubblicato, per la prima volta in Italia, il rarissimo Die Bildnisse von Gustav Mahler del 1922, un album di foto di famiglia scelte personalmente da Alma Mahler e da lei affidate al pittore secessionista Alfred Roller.
Copertina flessibile, 832 pagine
FOURNIER-FACIO (CUR.) - Il canto dell’anima • Vita e passioni di Giuseppe Sinopoli
Regular price €52,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GASTÓN FOURNIER-FACIO (CUR) - Il canto dell’anima • Vita e passioni di Giuseppe Sinopoli
«Veneziano di nascita, lego la mia origine a quella parte della Sicilia che sta ad oriente e che sotterranei percorsi uniscono a quell’antichissima cultura che fu la società dei vecchi maestri greci che da Anassimandro corre fino a Empedocle.» Con queste parole Giuseppe Sinopoli apre il suo breve autoritratto, presentandoci un uomo in grado di trascendere i confini del suo tempo e del suo paese di nascita, che pure amava molto. Sinopoli non si è limitato a essere uno dei più rinomati compositori e direttori d’orchestra d’Europa, nonché il primo italiano a dirigere L’Anello del Nibelungo al festival wagneriano di Bayreuth, nel 2000: Sinopoli era un pensatore poliedrico e uno studioso instancabile, capace di passare dalla psicoanalisi all’archeologia, appassionato delle leggende nordiche quanto delle tradizioni esoteriche dell’antico Egitto; e, sopra e prima di tutto, un amante della vita in ogni sua espressione.
A vent’anni dall’enigmatica e prematura scomparsa di Sinopoli sul palco dell’Aida a Berlino, in Il canto dell’anima Gastón Fournier-Facio raccoglie, insieme a un intenso ricordo di Luciano Berio, saggi e interviste di alcuni dei più autorevoli intellettuali e musicologi del panorama attuale, quali Leonetta Bentivoglio, Sandro Cappelletto, Michele dall’Ongaro, Antonio Rostagno e molti altri che hanno avuto la fortuna di conoscere Sinopoli e di condividere con lui scoperte e riflessioni. Concludono la raccolta sei saggi scritti da Sinopoli stesso: illuminanti analisi di Schubert, Schumann, Wagner e Richard Strauss attraverso le quali si scorge l’acutezza del suo sguardo entusiasta.
Con Il canto dell’anima riscopriamo la genialità di uno dei personaggi fondamentali della cultura musicale occidentale del secolo scorso, percorrendo le connessioni tra campi del sapere apparentemente distanti che solo una personalità come quella di Sinopoli può sperare di conciliare in un’opera più grande di qualsiasi composizione: una vita dedicata all’arte e alla conoscenza.
Celebrato compositore e direttore d’orchestra, ma anche pensatore visionario e studioso eclettico, amante della vita e appassionato di ogni forma d’arte: il ritratto corale di Giuseppe Sinopoli a vent’anni dalla scomparsa.
«La fusione di saperi, di curiosità, di competenze, di mondi creava una sorta di sonda potentissima al servizio di quel che pareva davvero interessare Sinopoli: scavare in profondità.» Michele dall’Ongaro
Copertina flessibile, 728 pagine
FOURNIER-FACIO / GAMBA - L'inizio e la fine del mondo. Nuova guida all'ascolto del Ring di Wagner
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GASTON FOURNIER-FACIO / ALESSANDRO GAMBA - L'inizio e la fine del mondo. Nuova guida all'ascolto del Ring di Wagner
Una nuova concezione di orchestra. Poche arie. Molti monologhi. Quindici ore di musica. Quattro opere. Ventisei anni per completarle. Un teatro costruito appositamente per rappresentarle. È L'anello del Nibelungo, la più monumentale impresa che un compositore abbia mai osato concepire. Eppure è possibile affrontarla, goderne, ascoltarla; scandagliare l'inizio e la fine del mondo. Questo libro è una nuova guida all'ascolto della Tetralogia, una grande opera sull'Opera: Gastón Fournier-Facio e Alessandro Gamba esplorano gli universi wagneriani, tessendo un'opera-mondo dove l'immensa musica esonda dalla pagina, intrecciata al poema e al racconto degli autori, che qui squarciano la bidimensionalità del testo, svelando i rimandi filosofici che rappresentarono il substrato fondamentale per Wagner. Così, testo, citazioni filosofiche, musica e libretti s'innalzano insieme, ricreando l'atmosfera onnicomprensiva dell'ascolto dal vivo.
Copertina flessibile, 576 pagine
FRESU - La musica siamo noi
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PAOLO FRESU - La musica siamo noi
Salire su un palco, ascoltare per un istante il suono del silenzio, sintonizzarsi sulle vibrazioni del pubblico in attesa. Iniziare a suonare, perdersi. E allo stesso modo, con la stessa intensità, viaggiare, conoscere, scoprire, incontrare: ritrovare, negli altri, la stessa passione, la stessa ostinazione, e – come un pirata gentiluomo – riportare quel tesoro a casa, in Italia, sull’isola, in Sardegna, a Berchidda, a Tucconi, «il luogo del cuore».
È di questo movimento incessante, circolare, che parla Paolo Fresu in questo piccolo libro che è un’accorata testimonianza del suo impegno, di uomo e di artista, perché il mondo di domani abbia un volto diverso da quello di oggi. Un mondo in cui non si costruiscono muri fra le culture, ma si gettano ponti, perché ci si possa incontrare e scambiare storie. Come avviene da anni al festival che Paolo Fresu organizza a Berchidda, sprofondando la musica nella magia dei colori e dei profumi del mirto, del cisto e dell’elicriso, con il sole che sorge a levante dietro l’isola di Tavolara.
Poeta della parola non meno che delle note, Paolo Fresu incanta: che racconti il suo primo incontro con il jazz, un tempo considerato – specie nei rigidi ambienti del Conservatorio – «la musica del diavolo», o che descriva il trionfo di un’alba sul Mediterraneo, la sua voce ha il dono antico dei cantastorie, e la stessa generosità: sono queste qualità a rendere La musica siamo noi non solo un’autobiografia artistica, ma anche un canto d’amore per la musica. Un canto – ci ricorda Paolo Fresu – di cui tutti noi, anche se pensiamo di averle dimenticate, conosciamo le parole.
Copertina flessibile, 79 pagine
GALLARATI - Verdi
Regular price €40,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PAOLO GALLARATI - Verdi
L'opera italiana - Verdi
Un sicario prezzolato e un buffone di corte, vittima di una maledizione, avanzano nella notte, confabulando attorno a un omicidio e a una vendetta che si ritorcerà contro chi l’ha voluta. Una principessa tenuta in schiavitù sceglie di morire sepolta viva pur di non abbandonare il suo amato, condannato a morte da un potere feroce. Una cortigiana incontra l’amore, si sacrifica rinunciandovi e muore di tisi, trasfigurandosi in un angelo. Vicende, personaggi e luoghi resi immortali dalla musica di un compositore che, ancora bambino, vide un fulmine colpire la chiesa del prete contro cui aveva imprecato per un torto subito e che, anche per quell’episodio, pose il tema della forza del destino al centro del suo teatro. Il suo nome era Giuseppe Verdi.
Paolo Gallarati ci conduce alla scoperta della vita e delle opere di Verdi, intrecciando per la prima volta l’una con le altre, indissolubilmente. La sua è un’appassionante narrazione assieme biografica e storica, che segue l’evoluzione del compositore da giovane talento a grande maestro, alternandola a letture attente e avvincenti di ogni sua opera, atto per atto, scena per scena. Da Nabucco a Macbeth, da Rigoletto alla Traviata fino ad Aida e agli ultimi lavori di ispirazione shakespeariana, Gallarati ricostruisce il percorso profondamente innovativo di un genio che, nel rifiuto di ogni convenzione, nella ricerca stilistica e teatrale ha sempre seguito unicamente la propria ispirazione.
Verdi è un libro dalla doppia anima, scritto per chi vuole avvicinarsi all’opera di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi come per chi sente il bisogno di approfondire la propria conoscenza insieme a un musicologo quale Gallarati. Un racconto limpido e coinvolgente, un volume dalle cui pagine emerge luminosa la grandezza di un personaggio unico, ispirato, nell’arte e nella quotidianità, da un lucido realismo.
«L’artista deve scrutar nel futuro, veder nel caos nuovi mondi.» Giuseppe Verdi
Le opere e la vita di Giuseppe Verdi, rinnovatore instancabile e personalità dirompente.
Sono disponibili i seguenti titoli della serie L'opera italiana editi da Il Saggiatore:
Copertina flessibile, 616 pagine
GALLARATI - Verdi ritrovato • Rigoletto, Il trovatore, La traviata
Regular price €32,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PAOLO GALLARATI - Verdi ritrovato • Rigoletto, Il trovatore, La traviata
Rigoletto, Il trovatore e La traviata sono le opere di Verdi più eseguite e amate dal pubblico: la loro modernità appare intramontabile. Ma sono anche state le più soggette ai rovesci della fortuna critica. Negli ultimi quarant’anni la ricezione del teatro verdiano si è trasformata: sono cambiate le modalità esecutive, il gusto della recitazione e degli allestimenti scenici, i criteri editoriali, le preferenze del pubblico. Molti studi hanno gettato nuova luce sulle caratteristiche formali del melodramma di Verdi, sui suoi rapporti con la musica, il teatro, la letteratura, l’arte, la società e la cultura romantica. Sin dall’inizio, una cattiva tradizione esecutiva aveva deformato le sue partiture, con dichiarato disappunto del musicista. Ma lo scrupolo filologico di Toscanini e dei direttori di formazione sinfonica cresciuti nel secondo Novecento – preoccupati sempre più di eseguire, come voleva Verdi, «semplicemente ed esattamente quello che è scritto» – ha contribuito alla riscoperta della sua arte.
Verdi ritrovato nasce allora dall’esigenza di una verifica. Paolo Gallarati traccia un profilo storico dell’interpretazione verdiana e descrive il laboratorio in cui l’artista si è procurato gli strumenti stilistici ed estetici che, grazie alla decisiva influenza del teatro di parola parigino, gli sarebbero serviti per comporre la trilogia e rinnovare il melodramma italiano nel senso della sobrietà e della naturalezza evitando enfasi ed esagerazioni, e proibendo di cantare «con troppo accento e troppo melodrammaticamente».
Atto per atto, scena per scena, Gallarati mette in rilievo affinità, differenze, caratteristiche di Rigoletto, Il trovatore e La traviata: lo scopo è comprendere la complessità e la varietà dei progetti di Verdi, riscoprire la profondità dei suoi personaggi, cogliere e godere la bellezza delle tre partiture che sconvolsero le attese del pubblico ottocentesco con la novità e l’originalità di soggetti «arditi all’estremo punto», incarnati nella musica con una forza espressiva che pone la trilogia popolare tra i massimi capolavori del teatro di tutti i tempi.
Copertina flessibile, 587 pagine
GLASS - Parole senza musica • La mia vita
Regular price €27,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PHILIP GLASS - Parole senza musica • La mia vita
La vita, l’opera e le iniziazioni progressive di un genio nelle sue stesse parole, «senza musica» soltanto per discrezione e pudore, poiché l’autobiografia di Philip Glass è in realtà un assolo che percorre una sinfonia di mondi, volti, nomi, storie. Dall’infanzia nella Baltimora del dopoguerra agli anni dell’università a Chicago, dagli esperimenti alla Juilliard al primo viaggio a Parigi per studiare con Nadia Boulanger sugli spartiti dei grandi classici, fino al leggendario viaggio in India e all’elaborazione del minimalismo, di cui diviene il capofila insieme a Steve Reich, trionfando con la strepitosa prima di Einstein on the Beach nel 1976: questo memoriale, sorprendentemente condotto con la sicurezza stilistica di uno scrittore affermato, racconta la trasformazione di un talento musicale in erba in compositore di fama mondiale. Glass rievoca i suoi maestri, l’eterogeneità di una formazione a tutto tondo e gli apprendistati in un’epoca ricca di contrasti e di improvvise impennate estetiche, ricostruendo i luoghi che contribuirono a formare la sua coscienza artistica: la formazione tra Pop Art e Beat Generation, lo yoga e l’incontro con la figura straordinaria del mahatma Gandhi; i matrimoni, le separazioni, i lutti, resi con una grazia che emoziona e commuove; la dura esperienza sulle strade newyorkesi negli anni settanta, quando il compositore lavora senza posa come traslocatore, tassista e idraulico di giorno, mentre la sera propone la sua musica in qualche loft underground o galleria d’arte, tenacemente determinato a perseguire un nuovo tipo di sintassi musicale; e ovviamente i successi, i trionfi, le cadute e le riprese, in un vorticare di nomi ed eventi da età dell’oro.
Questo digesto esistenziale è soprattutto la reinterpretazione di un’opera che acquista la propria centralità in forza della meticolosa costruzione di un nuovo vocabolario linguistico, di una ricerca differente del tempo musicale, delle risorse timbriche, di un differente approccio alla forma, al ritmo, alla percezione dell’ascolto. Le continue accumulazioni metriche di Music in Twelve Parts,
le esplorazioni di Another Look at Harmony, le caleidoscopiche invenzioni timbriche in pagine organistiche come Dance o Mad Rush sono tutti gradini che compongono un’ampia scala, grazie alla quale Glass ha rivoluzionato dalle fondamenta la musica degli ultimi cinquant’anni.
La prosa del Glass scrittore è all’altezza della sua musica: apparentemente semplice e senza pretese «letterarie», in realtà di fattura raffinata, sia che parli delle numerosissime collaborazioni con Allen Ginsberg, Ravi Shankar, Robert Wilson, Doris Lessing, Martin Scorsese, sia che descriva i viaggi in Oriente, sempre contraddistinti da una grande curiosità per le multiformi espressioni dell’umano: Parole senza musica rivela tutta la capacità affabulatoria del compositore che, quasi da solo, ha forgiato il suono dominante del secondo Novecento. I suoi ricordi, sottilmente modulati sulla pagina come una partitura, permettono ai lettori di rivivere ottant’anni di euforia creativa, e di assistere al momento miracoloso in cui avviene, riuscita e gloriosa, l’osmosi totale tra vita e arte.
KILDEA - Il pianoforte di Chopin
Regular price €42,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PAUL KILDEA - Il pianoforte di Chopin
Alla ricerca dello strumento che ha rivoluzionato la musica
Traduzione di Valeria Gorla
Nel novembre 1838 da una cella della certosa abbandonata di Valldemossa, fra le montagne che circondano Palma di Maiorca, si diffondono le note di un «pianino». Non sono note qualsiasi: sono quelle che completeranno i ventiquattro Preludi di Frédéric Chopin, opera cardine del Romanticismo. Non è stato possibile trovare uno strumento migliore sull’isola, ma quel piccolo pianoforte, costruito da un artigiano locale, fatto di legno dolce, ferro, rame, feltro e avorio, avrà una grande vita.
Abbandonato nella cella di Chopin per oltre settant’anni, acquistato nel 1913 da una donna intelligente e tenace – «una vecchia ebrea, pazza per la musica», come lei stessa si definiva –, la pianista e clavicembalista Wanda Landowska, il pianino viene confiscato dai nazisti, determinati ad appropriarsi del prestigio che Chopin e la sua musica rappresentano.
Ma questa non è che una delle tante storie racchiuse nel Pianoforte di Chopin, insieme a quella di Chopin e George Sand, a quella di Wanda Landowska, a quella collettiva dell’Europa e degli Stati Uniti durante gli anni centrali del secolo scorso. Ma, soprattutto, insieme alla storia dei Preludi, narrata attraverso gli strumenti su cui sono stati eseguiti e i pianisti che li hanno interpretati. Paul Kildea ci racconta come quel modesto pianino abbia influenzato il suono anticonvenzionale e rivoluzionario dei Preludi, che non sfuggì a Schumann, a Liszt, ad Arthur Rubinstein, a Svjatoslav Richter. E che Kildea ci restituisce, pagina dopo pagina, nella più coinvolgente delle narrazioni.
Copertina flessibile, 400 pagine
LISZT - Wagner • Tannhäuser, Lohengrin, il Vascello fantasma
Regular price €38,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FRANZ LISZT - Wagner • Tannhäuser, Lohengrin, il Vascello fantasma
Parigi, 1840. Quando si incontrano per la prima volta nelle stanze dell’editore Maurice Schlesinger, Liszt è il pianista più acclamato d’Europa, conteso da tutti i salotti e dalle corti, mentre Wagner è un giovane compositore ancora sconosciuto, costretto a guadagnarsi da vivere con le trascrizioni per pianoforte. È il primo passo di una delle più feconde, celebri e complesse amicizie della storia della musica.
Negli otto anni successivi, Wagner compone Il Vascello fantasma, Tannhäuser e Lohengrin, e già all’inizio degli anni cinquanta Liszt, compresane la portata rivoluzionaria, si butta anima e corpo in quella che lui stesso chiama «propaganda wagneriana»: il culmine è raggiunto a Weimar nel febbraio-marzo 1853 con un ciclo – il primo di questo genere – in cui Liszt dirige di persona le tre opere.
Accanto a una messe di articoli e interventi che celebrano il genio assoluto di Wagner, Liszt concepisce anche un libro, dove è manifesta la volontà di non separare il compositore dal librettista – punto essenziale del nuovo sistema drammatico – e di mettere in primo piano i mezzi utilizzati da Wagner per fondere musica e dramma. Sono, queste di Liszt, pagine appassionate e profonde che rivelano una ricerca personale e musicale inesausta, sostenuta da innumerevoli riferimenti alla filosofia, alla Bibbia, alle mitologie greco-latina e germanoscandinava, alla letteratura e alle arti figurative, e da un lessico ricco e raro. Il libro, per avverse vicende editoriali, non vide mai la luce, ma oggi, grazie all’attenzione e alla cura del musicologo Nicolas Dufetel, che ha recuperato i diversi manoscritti, l’«Avviso alla stamperia» e le annotazioni dello stesso Liszt, il progetto ha infine la compiutezza che meritava e che, sola, permette di apprezzare appieno la forza profetica delle parole di Liszt.
Per Liszt, non poteva darsi musica senza poesia, l’opera lirica doveva mutare volto e voce, rinascere. Nessun dubbio, nessuna esitazione su chi dovesse essere il messia di questa rigenerazione: Richard Wagner.
MAHLER - Caro collega
Regular price €42,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GUSTAV MAHLER - Caro collega
Prezioso epistolario a una voce, Caro collega custodisce le lettere che Gustav Mahler inviò, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, a personalità come Bruckner, Dvořák, Strauss, Busoni, Schönberg, Walter, Bülow e Cosima Wagner. Sono lettere intense, che costantemente fondono vita e arte, preoccupazioni professionali e riflessioni estetiche, e che hanno il dono prodigioso di far rivivere al lettore la storia di uno dei musicisti che più hanno segnato la contemporaneità e di proiettarlo nell’articolata vita musicale della colta élite mitteleuropea di fine Ottocento.
In questa corrispondenza, che si estende dagli anni dell’apprendistato fino al grande successo americano della Metropolitan Opera House, si sente vibrare la voce di Mahler: velata di timidezza ma pregna del più sincero entusiasmo nei primi anni di carriera, quando ventenne si presenta al mondo della musica, si fa di lettera in lettera sempre più sicura nel gestire i continui problemi e imprevisti che un affermato direttore d’orchestra deve affrontare: dalla scelta dei cantanti ai rapporti con i colleghi, dalla richiesta di consigli e informazioni alle relazioni con istituzioni, giornalisti e mecenati.
Accompagnate da un rigoroso apparato critico che restituisce il substrato di uno dei periodi più fecondi della storia della musica, queste lettere avvincono per la forza con cui da ogni riga traspaiono, inconfondibili, il garbo dell’intellettuale, la passione del direttore d’orchestra, l’intraprendenza del direttore di teatro e soprattutto la grandezza poliedrica del compositore, che nemmeno di fronte alle pur pressanti esigenze economiche impostegli dal suo ruolo viene meno alla fedeltà all’arte e al genio dell’ispirazione che sempre lo contraddistinse.
MAHLER - Gustav Mahler • Ricordi e lettere
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALMA MAHLER - Gustav Mahler • Ricordi e lettere
Bellissima e geniale, anima della vita culturale mitteleuropea nel delicato passaggio fra diciannovesimo e ventesimo secolo, portavoce internazionale delle avanguardie artistiche, Alma Mahler – Alma Schindler, poi Mahler, poi Gropius, infine Werfel – raccolse all’alba degli anni cinquanta i suoi ricordi del marito Gustav, dai primi diffidenti incontri nel 1901 all’ultimo viaggio insieme, di rientro dagli Stati Uniti, che il 18 maggio 1911 si sarebbe concluso con la morte del compositore.
Dieci anni insieme, anni tribolati, anni fecondi: sullo sfondo di un’epoca di inquieto fervore, della quale i due sono fra i protagonisti principali, Mahler compone sei sinfonie, i Rückertlieder e i Kindertotenlieder, e Das Lied von der Erde, mentre Alma riunisce intorno a sé i musicisti, i pittori, gli uomini di lettere più significativi del periodo. Alma racconta, ma Alma è anche maestra di spostamenti e di censure: vede le cose a modo suo, e lascia fuori dalla narrazione tutto quello che non conviene al suo mito personale di donna straordinaria, unica – «la più bella ragazza di Vienna», che solo per stare accanto a Mahler rinunciò a una carriera come compositrice di sicuro successo.
Nelle lettere che costituiscono la seconda parte di questo volume, in gran parte indirizzate da Gustav alla moglie, Alma è amatissima, e riceve gli interminabili baci del marito insieme alle sue riflessioni sulla musica, sui compositori contemporanei – dalla stroncatura della Tosca al confronto a distanza con Toscanini – e sulla pratica artistica. Accanto a queste missive spesso intime, spesso dolci e devote, Alma raccoglie alcuni passaggi dello scambio epistolare fra Mahler e Arnold Schönberg, oggetto di una pionieristica ammirazione, peraltro ricambiata.
Curato per il Saggiatore nel 1960 da Luigi Rognoni, fra i maggiori studiosi italiani della Scuola viennese, e tradotto da Laura Dallapiccola, Ricordi e lettere non è soltanto un titolo capitale nel catalogo della casa editrice, ma uno dei primi veicoli della scoperta italiana di Gustav Mahler. Riproposto oggi, il volume restituisce ad Alma Mahler il vanto di protagonista del suo tempo, e ne riconosce la tensione per una vita vissuta nel nome dell’arte. Soprattutto, fa partecipe il lettore della fremente e inquieta nascita del Novecento.
Copertina flessibile, 426 pagine
MOYNAHAN - Sinfonia di Leningrado
Regular price €29,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%BRIAN MOYNAHAN - Sinfonia di Leningrado
Sabato 9 agosto 1942. La Sala concerti della Filarmonica di Leningrado trabocca di gente. Nonostante il caldo, gli orchestrali indossano molti strati di vestiti: tremano per la fame, quella che li ha fatti svenire durante le prove, che li sta facendo scomparire dentro giacche e pantaloni. Arriva il direttore: scheletrico nel suo frac, somiglia a uno spaventapasseri. Verrebbe da chiedersi quanta energia resti ai concertisti. Poi, però, attacca la musica.
Leningrado era sotto assedio dal 14 settembre 1941, quando i nazisti avevano tagliato l’ultima via di terra per uscire dalla città. Gli stenti e il gelo avevano decimato la popolazione, spingendola a gesti disperati, a volte perfino al cannibalismo. I cannoni tedeschi facevano fuoco ininterrottamente. Ma un contrattacco sovietico li ha costretti al silenzio per un breve periodo, sufficiente perché la Settima Sinfonia di Dmitrij Šostakovič venisse eseguita.
Quella partitura doveva raggiungere la città a ogni costo: un aereo speciale sorvolò Leningrado assediata e fece cadere dal cielo gli spartiti. La Settima venne suonata nella Sala della Filarmonica e, dagli altoparlanti collocati ovunque in città, i tedeschi furono obbligati a sentire che, nonostante tutto, la vita continuava a pulsare. Poi la Sinfonia divenne l’inno internazionale della lotta contro il nazismo; e tuttora è ritenuta il capolavoro di uno dei più grandi compositori del xx secolo: dal primo movimento – scritto da Šostakovič sotto una pioggia di bombe –, con il celeberrimo «tema dell’invasione» e il crescendo di tamburi rullanti, al finale, con le sue melodie festose e trionfali, rappresenta la liberazione non solo dei cittadini di Leningrado, ma di qualunque popolo che tenta di resistere alle iniquità della guerra e dei regimi totalitari.
In Sinfonia di Leningrado Brian Moynahan restituisce un quadro nitido della città russa vessata da Stalin, ridotta alla fame da Hitler ed eternata da Šostakovič. Con la tensione drammatica di un romanzo dostoevskijano e uno stile coinvolgente e pittorico, da affresco in parole, Moynahan racconta un’impresa compiuta collettivamente da una città intera, una città morente che ha saputo risorgere, dimostrando a tutto il mondo che resistenza e musica, arte e libertà sono componenti inscindibili nella storia umana.
Copertina flessibile, 545 pagine
NICOLODI - Novecento in musica
Regular price €28,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FIAMMA NICOLODI - Novecento in musica
Protagonisti, correnti, opere. I primi cinquant'anni
Se ci volgiamo a osservare i primi cinquant’anni del Novecento musicale in Italia, il tempo sembra restituire un’immagine inaspettata: una galassia di associazioni stellari, di polveri diversamente rifulgenti, di pianeti elusivi eppure connessi dalla stessa forza gravitazionale. Alcuni destinati alla deriva, altri all’immortalità, ma tutti a loro modo protagonisti di decenni decisivi della storia italiana. Il Futurismo di Francesco Balilla Pratella e Luigi Russolo, gli esordi della Scuola di Vienna e i Canti di prigionia di Luigi Dallapiccola. I dibattiti di Giannotto Bastianelli e Ildebrando Pizzetti sulla Voce, la nascita del Pianoforte e della Rassegna musicale di Guido M. Gatti. La perenne lotta italiana tra nazionalismo e internazionalismo, modernità e tradizione, tonalità e atonalità. La figura del compositore-critico, emblematicamente rappresentata da Ferruccio Busoni. Il respiro di Roma, tra i concerti sinfonici di Santa Cecilia, le manifestazioni del Teatro delle Arti, l’attività del Teatro dell’Opera e l’ascesa di Goffredo Petrassi. La lungimirante scrittura critica di Gianandrea Gavazzeni, gli epistolari di Francis Poulenc.
Una mappatura astrale, quella compiuta da Fiamma Nicolodi, ricca di storie e scoperte inattese. Sempre in elegante equilibrio tra il rigore della critica e la narrazione di un’epoca che ha sconvolto ogni certezza politica, ideologica e culturale, Novecento in musica annota ricordi, testimonianze, intuizioni teoriche, innovazioni tecniche che hanno scritto una nuova pagina della nostra storia. Un esercizio di memoria e di lettura che rintraccia i sottili legami e le inconciliabili differenze, le metamorfosi e gli angoli umbratili di un secolo che è stato chiamato a definirsi in una tradizione ma che, se colto nell’istante del suo farsi, si dimostra l’artefice di straordinarie, spesso ancora celate rivoluzioni.
Copertina flessibile, 288 pagine
NONO (DE BENEDICTIS / RIZZARDI CUR.) - La nostalgia del futuro • Scritti e colloqui scelti 1948-1986
Regular price €42,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LUIGI NONO (ANGELA IDA DE BENEDICTIS / VENIERO RIZZARDI CUR.) - La nostalgia del futuro • Scritti e colloqui scelti 1948-1986
L'utopia concreta di una musica radicalmente nuova ed espressiva è stata il centro della pratica e della riflessione teorica di Luigi Nono, uno dei protagonisti della musica del Novecento. Gli scritti e gli interventi pubblici di Nono si estendono dalla teoria del comporre alla riflessione storico-musicale, dall'intervento militante alla meditazione filosofica. Questa raccolta è lo specchio degli interessi, degli orientamenti, delle continuità e insieme delle rotture tipiche di una personalità complessa, troppo spesso oggetto di sommarie riduzioni (il compositore «d'avanguardia», l'artista «politicamente impegnato»). Nutrita di una quantità di riferimenti poetici, visuali, letterari, persino mistici, l'esperienza di Nono si propone come una continua interrogazione su «possibilità e necessità» di una musica senza compromessi nelle tecniche compositive, in perenne rinnovamento insieme alle sue ragioni umane e sociali, ai suoi spazi, e ai suoi ascoltatori. Un libro concepito secondo criteri di rigore filologico e corredato da una cronologia delle opere, aggiornata alla luce delle ricerche più recenti, oltre che da un ricco apparato di annotazioni e da un commentario critico. Gran parte degli scritti offerti al lettore sono stati ripristinati nel caratteristico dettaglio originale del compositore - sfigurato talvolta in passato da generosi interventi redazionali, puntualmente ricusati dall'autore - così come esso compare nei dattiloscritti e manoscritti attualmente conservati presso l'Archivio Luigi Nono di Venezia.
Copertina flessibile, 640 apgine
NONO / MILA (DE BENEDICTIS / RIZZARDI CUR.) - Nulla di oscuro tra noi • Lettere 1952-1988
Regular price €22,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LUIGI NONO / MASSIMO MILA (ANGELA IDA DE BENEDICTIS / VENIERO RIZZARDI CUR.) - Nulla di oscuro tra noi • Lettere 1952-1988
Trent'anni di lettere, cartoline, telegrammi. Trent'anni di parole e colloqui a distanza. Trent'anni di amicizia tra due delle più importanti personalità della musica contemporanea. Massimo Mila, musicologo e critico musicale di fama internazionale, e Luigi Nono, il grande compositore veneziano, uno dei massimi protagonisti della storia musicale del xx secolo. La corrispondenza che i due intrattennero dal 1952 al 1988, conservata presso la Fondazione Archivio Luigi Nono di Venezia e la Fondazione Paul Sacher di Basilea, disegna il percorso evolutivo di un rapporto umano e intellettuale di straordinaria intensità. Esperienza privata, certo, ma che dialoga e si intreccia continuamente con le più importanti vicende culturali della seconda metà del Novecento, qui illuminate dalla prospettiva privilegiata di chi quelle vicende le ha vissute da protagonista. Come un flusso ininterrotto di parole e pensieri, che ci vengono offerti senza filtri e intermediazioni, in Nulla di oscuro tra noi le personalità di Mila e Nono emergono in tutta la loro complessità, calate come sono in un contesto in continuo movimento, scosso da mille trasformazioni e, anche per questo, puntualmente ricostruito nel commento dei curatori. Il carteggio è completato da una corposa scelta degli scritti di Mila su Nono e molte delle lettere scambiate tra Nono e l'editore Giulio Einaudi, ad arricchire di documenti la storia del profondo legame tra il compositore veneziano e l'ambiente culturale torinese.
Copertina flessibile, 366 pagine
NONO / UNGARETTI - Per un sospeso fuoco • Lettere 1950-1969
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LUIGI NONO / GIUSEPPE UNGARETTI - Per un sospeso fuoco • Lettere 1950-1969
Un canto a due voci, unisono, sospeso. Un’amicizia intensa, sincera, sempre permeata dal desiderio della ricerca e del confronto. Queste le testimonianze che soprattutto emergono dal carteggio tra Luigi Nono e Giuseppe Ungaretti. Una corrispondenza durata quasi vent’anni, dal 1950 al 1969, nata dal sogno di un giovane prodigio della scena musicale di conoscere il grande poeta, e diventata fin da subito l’occasione di un lungo e a tratti pervasivo rapporto. Due spiriti affini, con personalità e vocazioni artistiche diverse, che avvertono la medesima urgenza: il raggiungimento dell’opera inaudita, della forma capace di manifestare appieno la coscienza creativa. Un sentire comune che vibra di lettera in lettera, e che porta a un confronto assiduo tra i due per la realizzazione di un nuovo teatro musicale, mentre Nono traspone i Cori di Didone ungarettiani, momento cruciale della corrispondenza. Accanto, e tutt’intorno, una profusione di incoraggiamenti, di plausi, di appuntamenti riusciti o mancati a causa delle vite private che premono, inesorabilmente, trascinandosi senza tregua gioie e dolori, successi e apprensioni familiari, che entrambi non esitano a condividere con l’altro. Per un sospeso fuoco guida il lettore in questo straordinario percorso, sviscerando il tessuto epistolare in ogni sua fibra, interrogandone la carta, lo spessore, le correzioni, e ricostruendo, passo dopo passo, il macrocosmo collettivo e individuale all’interno del quale queste lettere si rincorrono. Attenzione filologica ai testi, e insieme frontalità e racconto appassionato: il volume non si ferma all’occasione epistolare, ma da questa procede diramandosi in molte direzioni, e offrendo, nelle due ampie sezioni che seguono al carteggio, testimonianze, lettere di Nono ad altri corrispondenti illustri, recensioni d’epoca, e un ricco repertorio di immagini, foto e manoscritti autografi. In questa coralità di voci e documenti originali, il canto si fa di pagina in pagina più alto, verticale, in sempre cristallina sospensione.
Copertina flessibile, 476 pagine
PÄRT - Allo specchio
Regular price €28,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ARVO PÄRT - Allo specchio
Due linee melodiche, quasi due colori. L’una si muove incerta, si effonde, trascolora; a un tratto sembra ricoprire l’intera gamma dell’iride, salvo poi stemperarsi adombrandone nuovamente lo spettro, vivificato ormai nella speranza o forse nel ricordo. Rappresenta la volontà umana all’ondivaga e incessante ricerca di se stessa nell’altro. La seconda procede invece su tre sole note, sicura: è l’ignoto, compagno fedele e discreto, l’assolutamente presente, l’inguaribilmente ineffabile. Nient’altro chiede la musica di Arvo Pärt per porsi un compito smisurato. Tra grido e preghiera, esercizio e intuizione, profondità e rigore compositivo, inquietudine e desiderio di redenzione – da ultimo, tra sussulti della carne e pulsioni dello spirito –, la musica di Arvo Pärt mira all’obiettivo metafisico primo: svelare l’impronta indelebile dell’Uno nel cuore stesso della molteplicità; suonare la danza dell’universo, che è lì, celata tra i suoi scampoli, e chiede solo di essere ricomposta, quantomeno ascoltata.
Nella conversazione con Enzo Restagno, Arvo Pärt rievoca le tappe di un cammino tortuoso e affascinante, dedito alla più rabdomantica delle arti, quella di estrarre note dal silenzio; gli incontri decisivi, i motivi celati dietro Tabula rasa, Fratres, Magnificat, il rapporto difficile con l’establishment sovietico, e quello non meno problematico con una critica colta alla sprovvista da uno stile tanto lontano dal paesaggio musicale coevo. Pärt vi approda dopo aver attraversato le esperienze musicali del Novecento, alla fine di un lungo silenzio suscitato dalla sconvolgente scoperta – artistica ed esistenziale – del repertorio gregoriano, in cui avverte un mistero dimenticato e, insieme, una nuova via che deve essere solcata perché esso torni alla luce.
Nasce così lo stile tintinnabuli, di cui Allo specchio – completato da testimonianze, brevi interviste e saggi di più ampio respiro – ripercorre la genesi, indagandone le peculiarità espressive, tra aneddoti personali ed esplorazioni armoniche. Una musica incantatoria, lontana da sterili virtuosismi, che alla proliferazione abnorme di stimoli propria del contemporaneo risponde porgendo il dono essenziale dell’«attesa», dimensione tradita e offesa nei nostri commerci quotidiani; la sola in grado di riaprire il tempo a nuovi orizzonti di senso.
QUATTROCCHI - Esercizi di memoria • Scritti su Rossini. Un itinerario critico fra testo, musica e perfrormance.
Regular price €28,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ARRIGO QUATTROCCHI - Esercizi di memoria • Scritti su Rossini. Un itinerario critico fra testo, musica e perfrormance.
Esercizi di memoria raccoglie i saggi su Gioachino Rossini scritti da Arrigo Quattrocchi, musicologo e critico tra i più brillanti della sua generazione, nell’arco di tutta la sua carriera.
La storiogra a idealistica, influenzata da Rossini stesso, stabiliva una corrispondenza fra la sua vocazione per il genere buffo e la sua indole faceta e indolente. La moderna riacquisizione del suo teatro drammatico ha portato a un complessivo ripensamento di questa immagine, restituendo una sionomia artistica ben più complessa, legata a una personalità sfuggente e nevrotica. Progettato da Quattrocchi prima della prematura scomparsa nel 2009, Esercizi di memoria propone un excursus dalle origini agli sviluppi di questa Rossini-renaissance, e grazie alla curatela di Daniela Macchione e Alessandra Quattrocchi comprende anche la collezione delle recensioni rossiniane che l’autore scrisse in vent’anni di collaborazione con il manifesto, al Rossini Opera Festival e altrove, in Italia e non solo. L’analisi spietata e divertita della tradizione scenica rossiniana si aggiunge così ai saggi –fra gli altri– su Cenerentola e Adina, su Rossini nelle accademie romane o su Rossini alla Scala. Lo studio Eduardo e Cristina rappresenta invece una fondamentale pietra di paragone della tecnica dell’auto imprestito: la ricorrenza, nell’opera rossiniana, degli stessi spunti musicali e di intere sezioni o numeri chiusi non è solo un fenomeno legato alle necessità del circuito autore-produzione-fruizione, ma una vera e propria tecnica compositiva, peculiare della civiltà musicale del Sei-Settecento.
Gioachino Rossini è stato l’autore più caro ad Arrigo Quattrocchi, il quale in Esercizi di memoria compone un appassionato ritratto critico che abbraccia strategie compositive, pratica teatrale e poetica musicale di uno dei più grandi operisti della storia della musica.
Copertina flessibile, 344 pagine
RATTALINO - Storia del pianoforte
Regular price €27,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Storia del pianoforte
Lo strumento, la musica, gli interpreti
Il pianoforte nasce dall’utopia di ottenere da una tastiera, e dunque da un congegno meccanico, «il parlar del cuore». A partire da questa richiesta, che giungeva dalla corte medicea, Bartolomeo Cristofori sviluppò per primo, nel 1698, l’idea di un clavicembalo le cui corde fossero percosse da martelletti, in grado di trasmettere la forza o la leggerezza del tocco umano.
Fu una rivoluzione, ma non se ne accorse nessuno. Händel, Bach, Couperin lo ignorarono o ne diedero pareri negativi. Non immaginavano ciò che sarebbe accaduto in seguito: da Mozart a Liszt, da Chopin a Satie, il pianoforte divenne lo strumento musicale per eccellenza, e la sua storia, scritta con cinquantadue tasti bianchi e trentasei tasti neri, finì per coincidere con la storia stessa della musica.
Storia del pianoforte ripercorre i tre secoli di vita di questo strumento, attraversando epoche e luoghi lontani: la Vienna di Beethoven e Schubert, il romanticismo tedesco di Schumann e Brahms, fino al cuore del Novecento, quando, nella loro piena maturità compositiva, Debussy, Ravel, Bartók e Prokof’ev rivoluzionarono la tecnica e la scrittura pianistica.
Lungo le pagine di un libro divenuto un classico della storiografi a musicale, Piero Rattalino analizza la letteratura pianistica da Clementi ai giorni nostri, descrive gli stili e le tecniche compositive, ripercorre l’evoluzione del pianoforte, delinea vividamente le fi gure dei più grandi interpreti. E, in una nuova e preziosa postfazione, traccia un bilancio degli ultimi tre decenni, mettendo in luce la vitalità dello strumento che pi. di ogni altro ha saputo trasformare la tecnologia in arte
Copertina flessibile, 427 pagine