MERCOGLIANO CAVALLETTI - Un giardino m’invitava. Il sogno poetico di Mathilde Wesendonck e Richard Wagner nel piccolo Eden sul lago di Zurigo

MERCOGLIANO CAVALLETTI - Un giardino m’invitava. Il sogno poetico di Mathilde Wesendonck e Richard Wagner nel piccolo Eden sul lago di Zurigo

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CRISTINA MERCOGLIANO CAVALLETTI - Un giardino m’invitava. Il sogno poetico di Mathilde Wesendonck e Richard Wagner nel piccolo Eden sul lago di Zurigo

L’ingresso di Richard Wagner nel giardino di villa Wesendonck nella primavera del 1857 è stato per Mathilde Wesendonck uno di quei momenti che voltano nettamente pagina in una vita, tutt’altra cosa da come invece di consueto avvengono i cambiamenti, per sfumature e dissolvenze incrociate: uno di quei rari casi in cui davvero possiamo dire, con Dante, Incipit vita nova. Questo romanzo inizia da quel momento, reinventandolo completamente: è forse la maggior libertà narrativa che si prende. Per il resto, con una certa fedeltà racconta il periodo di Wagner presso l’Asilo dei Wesendonck a Zurigo e segue la nascita di alcuni dei più importanti titoli wagneriani, che in parte rilegge alla luce di una suggestiva teoria comparatistica. Lo fa, con commossa delicatezza, attraverso gli occhi di Mathilde, nel loro schiudersi a quel capitolo della sua vita nel quale un accordo di fortepiano e il profumo del gelsomino parlarono di un amore antico istoriato nei canti dei trovatori e dei minnesingheri.


Indice sommario

Capitolo I [Primavera 1857]
Capitolo II [Inverno 1852]
Capitolo III [1852-1857]
Capitolo IV [Primavera 1857]
Capitolo V [Estate 1857]
Capitolo VI [Estate-autunno 1857]
Capitolo VII [Autunno 1857]
Capitolo VIII [Novembre 1857]
Capitolo IX [Dicembre 1857]
Capitolo X [Gennaio-agosto 1858]
Capitolo XI [1858-1865]
Capitolo XII [21 giugno 1868]

Appunti dell'autrice