PIZZO / PISTACCHI / VERDI (CUR.) - Giuseppe Verdi. Musica, cultura e identità nazionale
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PIZZO / PISTACCHI / VERDI (CUR.) - Giuseppe Verdi. Musica, cultura e identità nazionale
Giuseppe Verdi è l'Italia. Da due secoli. E' I'Italia nel mondo e il popolo italiano lo sa. Questa è la ragione che ha indotto i milanesi a stringersi a lui nel giorno della sua morte, il 27 gennaio 1901, a commemorare il primo centenario della sua nascita nel 1913, quando Arturo Toscanini diresse il Falstaff a Busseto, a celebrare il primo centenario dalla sua morte nel 2001 con un grande Festival Verdi a Parma, e a festeggiare il bicentenario della nascita uel 2013. Il Parlamento ha assunto l'iniziativa delle celebrazioni con una apposita legge e ha istituito il Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. In nome del popolo italiano, perché questa è la passione musicale e civile che il nome di Giuseppe Verdi evoca in ogni tempo, Questa è anche la ragione della mostra approvata dal Comitato nazionale che si apre al Vittoriano, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dedicata a Verdi, alla sua musica, alla cultura e alla identità nazionale che la figura del Maestro evoca.
Giuseppe Verdi appartiene alla coscienza nazionale. "Pianse ed amò per tutti", come disse Gabriele D'Annumzio; cantò la vita e la morte, l'amore e il dolore, la libertà e la schiavitù: di ogni sentimento umano è stato interprete. Cantò l'amore di ogni popolo per la propria patria, sotto il cielo dell'Italia, dell'Egitto, di Israele. Interpretò il sentimento di unità del popolo italiano nel secolo che rese l'Italia una. La sua musica è universale. Oggi Giuseppe Verdi è celebrato a Pechino nella mostra promossa dal Comitato nazionale, in Australia ai piedi della montagna sacra degli aborigeni, in ogni parte del mondo. Verdi è un uomo europeo, ha sentito l'unità di un continente che da Parigi a San Pietroburgo ascoltava la stessa musica, viveva gli stessi sentimenti. Così è oggi nel mondo globale.
A Parma, il 31 ottobre, Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace, ha ascoltato la Messa da Requiem al Teatro Regio, a conclusione del Festival Verdi. Agli studenti di Parma ha detto "Verdi è un uomo di musica, e la musica è universale. Nel nostro mondo di oggi, ahbiamo bisogno di cose che ci uniscano. Siamo troppo pieni di emozioni che tendono a dividerci. E la musica è una di quelle cose che ci unisce. Sono particolarmente felice che siano dei giovani a suonare qui. I giovani e la musica: insieme potranno costruire per noi un futuro che avvicini sempre di più persone diverse".
Avvicinare i giovani al mondo della musica classica e accompagnarli nella comprensione del ruolo rivestito da Giuseppe Verdi nella storia della cultura italiana. Con questo obiettivo l'assessorato alla Scuola propone alle studentesse e agli studenti romani di visitare la mostra allestita in occasione del bicentenario della nascita del grande compositore dell'Ottocento, con un percorso originale e coinvolgente studiato appositamente per loro. L'esposizione offre infatti l'opportunità di scoprire la figura di Verdi attraverso l'ascolto dei suoi capolavori, ma anche attraverso la storia del suo tempo, ricostruita grazie ad immagini, documenti, manifesti, strumenti dell'epoca.
Comprendere quanto gli interpreti dell'Opera ottocentesca fossero amati e contesi dai teatri italiani ed europei, un po' come lo sono oggi le star della musica pop e del cinema, aiuta poi a capire quanta importanza avesse questa forma di espressione artistica.
In questo contesto culturale il genio di Verdi spicca per la sua capacità di indicare nuove prospettive al linguaggio della musica, includendo nelle sue opere oltre alle tematiche sentimentali, motivi di forte impatto drammatico e contenuti di alto impegno civile e politico. Attraverso la sua vicenda personale, ben ricostruita nell'esposizione, possono trovare riscontro anche molti dei temi che gli studenti affrontano nel loro percorso scolastico. Come il romanticismo, di cui Verdi fu uno dei maggiori interpreti in campo musicale, o il risorgimento di cui il compositore fu protagonista per lo stretto legame con la formazione dell'Unità d'Italia.
Verdi è una delle figure più significative dell'Ottocento italiano e la sua produzione musicale continua ad essere eseguita in tutto in modo. In una recente intervista Riccardo Muti ha affermato che Verdi riesce con la sua musica e i suoi personaggi a esprimere i sentimenti più profondi in maniera universale, in modo da accomunare tutti gli uomini della terra. Il rapporto verticale tra parola e musica è così stretto che l'emozione che quel suono dà corrisponde esattamente al significato della parola stessa».
Brossura, copertina flessibile 224 pagine