STEFANO GOBATTI - Brani da opere e musica da camera
I GOTI Preludio • Marcia funebre • Della sua fede immemore • Preludio, coro e scena del delirio • O Signor che sol sangue hai redento • Del sangue degli empi rosseggian le sale
LUCE Monologo e carcarola di Gennaro
MASSIAS Là nel bosco di roveri a caccia • Pe' tuoi meriti il sovrano • La mia gioia assai breve è durata
Perché piangi?
Ballatella campestre
In musica
Vorrei morir
Daniela Forapani, Giancarlo Galtieri, Alex Magri, Gianfranco Montresor, Valentino Perera
Orchestra HRT di Zagabria, Corale Verdi di Ostiglia Stefano Mazzoleni
Daniele D. Godor, Marie-Louise Rodén - Set Svanholm – Mästersångaren från Västerås (Il Maestro Cantore di Västerås – in svedese / inglese)
Biografia esaustiva del tenore svedese Set Svanholm (1904-1964). Figlio di un predicatore cieco, fu allievo di John Forsell e compagno di classe di Jussi Björling al conservatorio di Stoccolma. Iniziò a cantare come baritono e, dopo essere diventato tenore, fece una rapida carriera, diventando il tenore eroico preferito dalla Germania nazista. La sua registrazione di Götterdämmerung dal festival di Bayreuth del 1942 è leggendaria. Dopo la guerra, aggirò la de-nazificazione e si affermò rapidamente come successore di Lauritz Melchior negli Stati Uniti. Successivamente, divenne il direttore generale del Teatro dell'Opera di Stoccolma.
Il libro contiene numerose fotografie, una cronologia e una discografia (entrambe in inglese). Presenta anche un saggio, in inglese, di Set Svanholm sulla tecnica vocale. La discografia e un elenco del repertorio sono disponibili come PDF scaricabili.
"...un importante contributo alla storia della lirica e alla storia culturale svedese. Il libro è strutturato in modo ambizioso ed è un ritratto biografico dettagliato ed equilibrato di una persona complessa." (Henrik Rosengren)
OPERANOSTALGIA "In ten chapters the authors retrace Svanholm’s career starting with “A rare singer and much more” to “final words” . No English is needed for the appendices. The first is an “afterword” on Svanholm’s singing technique which is followed by an article written by the tenor himself (in English!) on “ imitation – its use and abuse”. An alphabetically (according to composer) detailed discography is included. Svanholm left only a handful of commercial recordings yet the vast amount of live recordings make up for that.
There is also a complete survey of his repertoire with first and last dates and the total of performances of the works he appeared in. Siegmund is his most performed role with 109 appearances strangely enough followed by 94 incarnations of Bizet’s Don José. Bizarre is his appearance as Silvio (Pagliacci) as late as 8 May 1946 long after he switched to the tenor fach.
A chronology is included regrettably without co-stars and conductors and no content of the concerts he gave. For this the reader is referred to the publisher’s website. The online material will be available within short. It will be over 400 pages, including a chronology with casts and concert/programs, a full discography, a repertoire list and a list of songs that were part of his repertoire. (...)
This new publication is certainly of value to those whose interest also lies in (Wagnerian) tenors, photographs, discographies and chronologies of singers’ careers. This book is quasi perfect in this sense. Yet for reading about Svanholm’s fascinating life story the best option is to wait for a possible English translation." (Rudi van den Bulck)
Brani da Les Contes d’Hoffmann – La Mascotte – Les noces de Jeannette – Geneviève de Brabant – La Belle Hélène – La Poupée – Maritana – Die lustige Witwe – Friederike – Im Weißen Rössl – Undine – Das Land des Lächelns – Der Vogelhändler – Gasparone – Paganini – Der Zigeunerbaron – Der Bettelstudent – Giuditta – Land without music – Die Fledermaus (Offenbach, Audran, Massé, Wallace, Lehár, Stolz, Lortzing, Zeller, Millöcker, Strauss)
SELENA GOMEZ - Rare, spartito ufficiale (Piano/Vocal/Guitar)
Lo spartito ufficiale dell'album "Rare" uscito nel 2020 di Selena Gomez. Ve lo proponiamo con i testi e accordi per pianoforte/voce/chitarra.
Contenuti: Rare Dance Again Look At Her Now Lose You To Love Me Ring Vulnerable People You Know Let Me Get Me Crowded Room Kinda Crazy Cut You Off A Sweeter Place
LUIGI GORDIGIANI - Quattro romanze, per Soprano e Pianoforte
Nato a Modena nel 1806, Luigi Gordigiani crebbe in una famiglia di musicisti; suo padre, Antonio Gordigiani, era un baritono che aveva acquisito una certa fama per aver cantato nell'Aureliano in Palmira di Rossini; anche sua madre, Sofia Cruvelli, era una cantante. Il fratello maggiore, Giovanni Battista, fu baritono come il padre, nonché compositore e stimato insegnante di canto (a Praga). Nonostante gli insuccessi operistici, la fama di Luigi crebbe progressivamente, in Italia e all'estero, ma unicamente grazie alle sue composizioni vocali da camera: fu acclamato a Parigi, Londra, Firenze, mentre le sue romanze furono pubblicate dai più importanti editori italiani e stranieri. ,Ci fu addirittura un recensore che arrivò a dichiarare che “questo compositore di canzoni italiane è uguale al tedesco Schubert”.
Born in Modena in 1806, Luigi Gordigiani grew up in a family of musicians; his father, Antonio Gordigiani, was a baritone who had won some renown for having sung in Rossini’s Aureliano in Palmira; his mother, Sofia Cruvelli, was also a singer. His elder brother, Giovanni Battista, was a baritone like his father, as well as a composer and respected singing teacher (in Prague). Despite his lack of success with opera, Luigi’s fame gradually grew, in Italy and abroad, but solely thanks to his vocal chamber compositions: he was acclaimed in Paris, London, Florence, while his romanze were published by the most important Italian and foreign publishers, and there was even a reviewer who went so far as to declare that “this Italian composer of songs is the equal of the German Schubert”.
Il Trovatore Andante Lanotte(with Choir) Larghetto con moto La lacrima Andantino con moto Elisa Andante mosso
GIANNI GORI - Giuseppe Di Stefano • Voglio una vita che non sia mai tardi
Il tesoro scoperto per caso: la voce di Giuseppe Di Stefano, il tenore che ha incarnato in un lampo di vita e nella fragranza naturale dello smalto l'anima popolare di un nuovo “recitar cantando”. Non è stato solo la voce di soavità ammaliante in una pleiade di grandi cantanti e in quel divismo dell'Opera tanto avvincente quanto le storiche passioni sportive del tempo. È stato il tenore più amato dal pubblico di tutto il mondo — nella buona e nella cattiva sorte — anche per la straordinaria comunicativa, l'innata simpatia, la generosità, lo slancio istintivo e temerario con il quale aveva gettato il cuore (e la voce) oltre l'ostacolo di un repertorio sempre più vasto ed insidioso. Gli si rimproverava aspramente di aver bruciato nell'arco di un decennio le sue qualità assolute di “lirico”, di aver consumato troppo presto la sua carriera, come del resto aveva fatto la sua leggendaria partner Maria Callas. Di questo eccentrico cantore della “dolce vita” Gianni Gori ripercorre l'avventura umana ed artistica nel segno della Leggerezza. E ne fa un ritratto narrativo che muove proprio dalla leggerezza degli esordi di Pippo e chiude con il ritorno al suo primo-e-ultimo amore, fra l'operetta e la grande canzone. Riemergono da queste pagine non solo le purezze vocali della gioventù, ma anche, filtrate dalla cronaca e dalla storia, le emozioni che il tenore dalla “vita spericolata” ha saputo sbalzare nelle interpretazioni e negli affetti dell'ultima stagione.
Con una Posfazione di Adolfo Vannucci
Copertina flessibile, 168 pagine
"Non sono molte le monografie in lingua italiana dedicate al tenore Giuseppe Di Stefano, e soprattutto non ne esistono di recenti: Zecchini Editore dedica un volume della collana “Grandi Voci” proprio a lui, che è stato uno dei più grandi tenori del XX secolo. Il libro è scritto dall’esperto musicologo Gianni Gori e ripercorre le vicende artistiche, vocali e umane di “Pippo” Di Stefano, cantante molto amato dal pubblico e anche da Luciano Pavarotti che disse di lui: “Il mio idolo è Giuseppe Di Stefano; lo amai ancor più di Beniamino Gigli e questo mi costò addirittura, per l’unica volta in vita mia, uno schiaffo da mio padre (anche lui cantante lirico, ndr), che continuò a preferirgli Gigli”.
ARIANA GRANDE - My Everything, spartito ufficiale (Piano/Vocal/Guitar)
Lo spartito ufficiale dell'album di debutto di Ariana Grande. Contenente, tra l'altro, una delle sue canzoni più conosciute: "One last time". Ve lo proponiamo qui con gli accordi ufficiali per pianoforte/voce/chitarra.
Contenuti: Intro Problem One Last Time Why Try Break Free Best Mistake Be My Baby Break Your Heart Right Back Love Me Harder Just A Little Bit Of Your Heart Hands On Me My Everything
ARIANA GRANDE - Sweetener, spartito ufficiale (Piano/Vocal/Guitar)
"Sweetener" rappresenta il 4° album in studio di Ariana Grande. Esso, appena uscito, ha avuto un enorme successo trainato soprattutto dalla famosissima canzone "God is a woman". Vi proponiamo le canzoni dell'omonimo album trascritte per pianoforte/voce/chitarra.
Contenuti:
Raindrops (An Angel Cried) Blazed The Light Is Coming R.E.M. God Is A Woman Sweetener Successful Everytime Breathin No Tears Left To Cry Borderline Better Off Goodnight N Go Pete Davidson Get Well Soon
ARIANA GRANDE - Thank You, Next, spartito ufficiale (Piano/Vocal/Guitar)
"Thank You, Next" è il 5° album in studio della Cantante americana Ariana Grande e, questo spartito, propone le canzoni dell'album omonimo trascritte per piano/vocal/guitar.
Contenuti: 1. Imagine 2. Needy 3. NASA 4. Bloodline 5. Fake Smile 6. Bad Idea 7. Make Up 8. Ghostin 9. In My Head 10. 7 Rings 11. Thank U, Next 12. Break Up With Your Girlfriend, I'm Bored
Per quanto banale possa sembrare il titolo, la scelta dei brani effettuata da Roger Beardsley è eccellente. Sarebbe difficile trovare registrazioni migliori di molti dei duetti presentati su questo CD. E' molto piacevole trovare Pattiera e la Seinemeyer, di cui in giro ci sono poche incisioni e le cui versioni dei duetti di Otello e Andrea Chénier sono tra le migliori. Schipa, la dal Monte e la Favero, rispettivamente, furono le scelte perfette per i duetti di Bellini e Mascagni. Infine, dobbiamo complimentarci con i produttori per aver incluso la meravigliosa registrazione con Frida Leider e Lauritz Melchior.
GREEN DAY - American Idiot, spartito ufficiale (Piano/Vocal/Chords)
American Idiot è il settimo album in studio del gruppo musicale statunitense Green Day. In occasione dei Grammy Awards 2005 ha vinto un Grammy Award al miglior album rock. Inoltre la rivista Rolling Stone lo ha inserito alla 225ª posizione nella lista dei 500 migliori album di sempre. Vi presentiamo qui lo spartito ufficiale con le canzoni arrangiate per pianoforte-voce-chitarra.
GUCCINI - Anthology, spartito ufficiale (Melody/Lyrics/Chords)
Antologia interamente dedicata al grande cantautore modenese Francesco Guccini, raccoglie 20 dei suoi più grandi successi in testi, accordi e linea melodica.Testi e posizione degli accordi illustrati in cellette lungo tutta la partitura.
Include: ASIA - AUSCHWITZ - CANZONE DELLA BAMBINA PORTOGHESE - CANZONE DEI DODICI MESI - CANZONE PER UN’AMICA - CANZONE QUASI D’AMORE - CANZONE DI NOTTE - DIO È MORTO - ESKIMO - IL VECCHIO E IL BAMBINO - INCONTRO - L’AVVELENATA - LETTERA - LA LOCOMOTIVA - NOI NON CI SAREMO - PICCOLA CITTÀ - PICCOLA STORIA IGNOBILE - PRIMAVERA DI PRAGA - RADICI - VEDI CARA.
Credidi per Soli, Coro e Orchestra • Sinfonia in Sol Maggiore • Sinfonia in Mi Maggiore • Sinfonie da: Il paradiso perduto • La lanterna di Diogene • La morte di Oloferne • Enea e Lavinia
Enrica Bassano (soprano), Man-Taek Ha (tenore), Lucia Sciannimanico (mezzosoprano)
Orchestra da Camera Pietro Alessandro Guglielmi, Associazione Corale Pietro Alessandro Guglielmi, Paolo Biancalana
GABRIELE GUGLIELMI - Il Canto della Fenice: Il libero jazz di Jeanne Lee
con interviste a Paolo Fresu e Enrico Rava
Il 25 gennaio 2019 fu pubblicato uno dei più importanti album di inediti degli ultimi anni nell’ambito della musica jazz: una doppia raccolta di brani registrati tra la fine del 1966 e l’inizio del 1967 e rimasti per cinquant’anni dimenticati negli archivi prima di essere riscoperti. L’album di cui stiamo parlando è The Newest Sound You Never Heard e il suono “che non abbiamo mai sentito” evocato dal titolo è quello del duo formato da Ran Blake al piano e dalla voce di Jeanne Lee. Grazie al ritrovamento e alla pubblicazione di queste registrazioni inedite, Jeanne Lee torna a far parlare di sé. Rinasce, come una fenice, la voce, ma anche lo spirito di un’artista che ha fatto della trasformazione e dell’evoluzione una costante del proprio percorso. Non è un caso che nel maggio 2021 Jazz Magazine la inserisca nell’elenco delle dieci voci da (ri)scoprire d’urgenza.
Questo libro ricostruisce l’entusiasmante storia artistica e umana di Jeanne Lee (1939-2000), una donna poliedrica e raffinata che, in vita, non sempre ebbe il meritato riconoscimento. Arricchiscono il volume le interviste a due dei più noti jazzisti italiani che collaborarono con lei, Paolo Fresu e Enrico Rava.
Gabriele Guglielmi è cantante, esperto in vocologia artistica, didatta e direttore corale. Diplomato in Canto Jazz presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria e laureato presso l’Università di Genova in “Informazione e Editoria”. Ha lavorato alternando progetti in piccole e grandi formazioni jazz/pop a partecipazioni in spettacoli di prosa o di teatro musicale. Dirige diverse realtà corali (gospel, pop, musical) e svolge attività come insegnante di canto per enti, associazioni e scuole nella provincia di Alessandria. www.gabrieleguglielmivoce.it