MOORE - Il pianista acocmpagnatore - Bongiovanni Musica

MOORE (BATTAGLIA CUR.) - Il pianista accompagnatore (The Unashamed Accompanist)

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GERALD MOORE (ERIK BATTAGLIA CUR.) - Il pianista accompagnatore (The Unashamed Accompanist)

Nel 1943 Gerald Moore presentava al mondo per la prima volta la figura, sino a quel momento trascurata, del pianista accompagnatore, usando provocatoriamente il termine "Unashamed", ovvero "sfacciato, privo di vergogna". Una rivendicazione, per una volta senza modestia, dell'importanza del pianista di Lieder e di musica da camera; nessuno più di lui aveva titolo a farlo, poiché era stato proprio Moore a far emergere dall'ombra delle convenzioni romantiche (che esaltavano esclusivamente il solista virtuoso) la figura dell'uomo al pianoforte non più come abile comprimario ma come coprotagonista sulla scena concertistica. Nello stesso tempo, questo volume è un imperdibile trattato di arte pianistica applicata, una sorta di aurea sintesi tra quello sulla prassi clavicembalistica di C. P. E. Bach e "L'arte del pianoforte" di Neuhaus, con preziose indicazioni di tecnica dell'interpretazione e gustosi ricordi e aneddoti personali. Nella prefazione, Erik Battaglia traccia il ritratto di Gerald Moore all'epoca di YouTube, invitando a esplorare l'oceano informatico alla ricerca di perle d'interpretazione che nel tempo non hanno perso né valore né lucentezza.

Dal sommario:

PREFAZIONE di Erik Battaglia
Moore al tempo di YouTube

IL PIANISTA ACCOMPAGNATORE
I. Partnership
II. Preparazione
III. Studio e pratica
IV. Le prove
V. Nel camerino
VI. Il concerto
VII. Cattive abitudini
VIII. Lettura a prima vista e trasposizione
IX. Accompagnamenti orchestrali
X. Canti popolari
XI. Sonate per pianoforte e violino
XII. Accompagnare gli strumenti ad arco
Conclusione
APPENDICE
Il disco celebrativo "Dedicato a Gerald Moore
INDICE DEI NOMI

 

Sull'autore:
Gerald Moore nacque nel Hertfordshire nel 1899 e visse gran parte della sua infanzia in Canada. Studiò alla Toronto School of Music e decise in un primo tempo di abbracciare la carriera pianistica come solista. Ritornato a Londra, Sir Landon Ronald lo ascoltò accompagnare una giovane cantante e gli consigliò di seguire la carriera di accompagnatore. E così fece, raggiungendo fama internazionale come pianista di Lieder e da camera, ma anche come scrittore e conferenziere dalla sagace arguzia. Suonò con personalità come Fëdor Chaliapin, Elena Gerhardt, Hans Hotter, Elisabeth Schumann, Eva Turner, Kathleen Ferrier, John McCormack, Pablo Casals, Léon Goossens, Janet Baker, Christa Ludwig, Elisabeth Söderström, Yehudi Menuhin, Nicolai Gedda e Jacqueline du Pré. Il suo concerto di addio al Royal Festival Hall nel febbraio del 1967 è rimasto leggendario: in quell'occasione tre cantanti particolarmente legati al pianista - Dietrich Fischer-Dieskau, Elisabeth Schwarzkopf e Victoria de los Angeles - si unirono per porgergli un commosso ringraziamento ufficiale in un concerto registrato dalla EMI. Gerald Moore ha pubblicato alcuni libri di successo, fra cui i volumi autobiografici Am I too loud?, Farewell Recital e Furthermoore, studi sui Lieder di Schubert e di Schumann e Singer and Accompanist. Dopo il ritiro dale scene portò a termine la monumentale incisione dei Lieder di Schubert con Fischer-Dieskau, dedicandosi poi all'insegnamento e alla divulgazione musicale. Visse molti anni nel Buckinghamshire con la moglie Enid, da lui definita "the perfect accompanist", e morì a Londra nel 1987.

Copertina flessibile, 126 pagine