BELLINI - Il Pirata, rid. per canto/pf [it]
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BELLINI - Il Pirata, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

Terminati gli studi al Conservatorio di Napoli, avendo già all'attivo due opere, nel 1827 Bellini lasciava Napoli, diretto a Milano. Qui incontrò il già noto librettista Felice Romani, che scrisse per lui Il pirata, opera che diede il via alla loro collaborazione artistica.
La fonte prima dell'opera è la tragedia in versi Bertram, or The Castle of Saint-Aldobrand, di Charles Robert Maturin. Sia per l'ambientazione medievale, sia per la vicenda – una tragedia del destino con personaggi travolti da passioni esasperate - si trattava di un soggetto tipicamente romantico, ricco di situazioni forti, che Bellini affrontò voltando decisamente le spalle a Rossini e puntando soprattutto sul declamato, sull'arioso, su un uso evocativo dell'orchestra.
La vicenda riflette il contrasto fra guelfi e ghibellini, ossia fra Manfredi, figlio naturale di Federico II di Svevia, e Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX. La vicenda si immagina subito dopo la morte di Manfredi, e vede lo scontro fra Gualtiero, un suo seguace proscritto fattosi pirata, un tempo amante di Imogene, ed Ernesto, fedele al nuovo re angioino, che con perversa astuzia è riuscito a sposare la donna.