VERDI - Otello, riduzione per canto e pianoforte [it] [eng]
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VERDI - Otello, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano - inglese

Sedici anni separano Aida da Otello, che fu salutato con grande favore al Teatro alla Scala la sera del 5 febbraio 1887. In questo lungo periodo Verdi non lavorò a nuovi titoli operistici: aveva anzi manifestato il proposito di ritirarsi dalle scene. Furono l'incontro con il poeta scapigliato Arrigo Boito, favorito da Giulio Ricordi, e l'idea di un nuovo confronto con la poesia di Shakespeare che provocarono il riaccendersi della creatività del Maestro di Busseto, che iniziò a comporre l'opera nel marzo del 1884 per terminarla alla fine del 1886. In termini stilistici e drammaturgici, la distanza di Otello dalla precedente produzione verdiana è palese. Lontano dalle forme tradizionali della metrica e del verso, straordinariamente vario nelle pieghe del canto che, nella forma dell'arioso, del cantabile, del declamato, aderisce al dramma di gelosia e identità di Otello, alla sofferenza di Desdemona, alla malvagità di Jago, Otello segna la distanza di Verdi da un teatro di impianto risorgimentale, con eroi a tutto tondo, e riflette il sottile intuito di un Verdi settantaquattrenne che entra con grande acume nel dramma di introspezione psicologica.