Boccaccini & Spada Editori

Il Recitativo ed Aria Gioite amiche contrade, qui per la prima volta pubblicata fa parte di un gruppo di composizioni similari risalenti ai più giovani anni di Vincenzo Bellini, quelli verosimilmente del suo studio a Napoli, o financo quelli, precedenti, catanesi. Esse sono oggi conservate nella Biblioteca del Conservatorio di S. Pietro a Majella in Napoli. La presente edizione è fedele all'originale, per voce di soprano ed orchestra, da cui è stata preparata questa riduzione per canto e pianoforte.

L'Aria E nello stringerti a questo core, qui per la prima volta pubblicata fa parte di un gruppo di composizioni similari risalenti ai più giovani anni di Vincenzo Bellini, quelli verosimilmente del suo studio a Napoli, o financo quelli, precedenti, catanesi. Esse sono oggi conservate nella Biblioteca del Conservatorio di S. Pietro a Majella in Napoli. La presente edizione è fedele all'originale, per voce di soprano ed orchestra, da cui è stata preparata questa riduzione per canto e pianoforte.

Le composizioni cherubiniane per voce (o voci), cembalo o pianoforte ed, alle volte, altri strumenti solisti concertanti, sono numerose e disseminate lungo tutto l'arco della vita del Maestro Fiorentino senza, in apparenza, un ordine prestabilito, e nacquero probabilmente da situazioni o stimoli occasionali. Ho tentato di raccogliere tutte queste composizioni ma non escludo che ne possano ancora riemergere alcune. L'ordine seguito non è comunque quello cronologico che Cherubini, preciso come sempre, aveva l'abitudine di indicare, direi quasi ogni qualvolta scriveva qualcosa, l'anno ed il luogo di composizione delle sue opere. Gli autori dei testi sembrerebbero in molti casi ignoti e quando noti sono stati citati naturalmente dal Compositore in testa ai titoli se si tratta di Autori celeberrimi della Storia della letteratura quali Giovan Battista Marino o Torquato Tasso. Per la grande maggioranza dei casi, Cherubini usa dei testi in Francese ed alcuni in Italiano, mentre gli argomenti possono essere i più disparati: dal più intimo e familiare all'epico, al favolistico, al fantastico. La struttura musicale è, alle volte, a "couplet", cioè formata da uno stesso brano musicale che viene ripetuto più volte, fino a 5, con testi diversi precisamente indicati, per quello che riguarda solo la parte letteraria, infine al brano musicale di mano di Cherubini. Vi sono anche brani a 2 voci con basso continuo non realizzato, risalenti al primo periodo Italiano del Maestro Toscano, brani anche a 3 voci con cembalo o pianoforte (indicando precisamente ove usare il cembalo ed ove il pianoforte), ed anche brani con uno strumento solista concertante, per presente edizione, che si basa sugli autografi di Cherubini conservati a Parigi alle Bibliothèque Nationale de France, a Berlino alla Staatsbibliothek Preussicher Kulturbesitz, ed alla Biblioteca Jagellonska a Krakow, nonché su alcune stampe, parziali, d'epoca, vorrebbe rendere fruibile tutto il "corpus" di queste opere, minori quanto si voglia a confronto con i grandi lavori scenici e sacri Cherubiniani, ma sempre usciti dalla penna di uno dei più grandi maestri del periodo cosiddetto "classico".

Contenuti: Canzonetta italiana • lo che languir • La cintura d'Armida • Ella d'innanzi al petto • E mentre dolcemente • Le veuf inconsolable • Romance de berquin • L'exil • Romance de Phenix • Le portrait de Themire

Su A Te, che è certamente una delle più lunghe opere pucciniane per canto e pianoforte , non abbiamo, allo stato attuale delle ricerche, molte notizie attendibili sulla sua genesi. Esso data probabilmente dagli anni di studio di Puccini all'Istituto Pacini (oggi Istituto Boccherini) di Lucca, dove Egli studiò composizione con Carlo Angeloni che era stato allievo del padre di Giacomo Michele. Anche la scrittura è incerta e vi sono, sull'autografo, parecchie correzioni e sbadatezze nella notazione. Il testo sembrerebbe essere di Autore ignoto. Il brano fu donato da Puccini stesso all'Istituto Boccherini di Lucca e fu pubblicato per la prima volta da Michael Kaye (Oxford University Press, 1987).