- Strumentale/Instrumental
- Orchestrale/Orchestra
- Antica & Barocco
- Musica Sacra/Sacred Music
- Vocale/Vocal
- Lirica/Opera
- Integrale/Complete
- Jazz
- Manuali/Textbooks
- Pianoforte/Piano
- Violino/Violin
- Storia/History
- Direzione/Conducting
- Canto/Singing
- Didattica/Education
- Musicologia/Musicology
- Teoria/Theory
- Filosofia/Philosophy
- Monografie/Monographs
- Biografie/Biographies
- Compositori/Composers
- Solisti/Soloists
- Direttori/Conductors
- Pianisti/Pianists
- Cantanti/Singers
- Strumenti/Instruments
- Interesse Generale/General Interest
- Narrativa/Fiction
- Guide/Compendia
- Strumentale/Instrumental
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- Narrativa/Fiction
- Guide/Compendia
140 prodotti
PISCHEDDA - Il Violoncello: tecnica e psicologia dell'esecuzione
Prezzo regolare €27,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%EMILIO ARNALDO PISCHEDDA - Il Violoncello: tecnica e psicologia dell'esecuzione
Questo libro costituisce un saggio tra i più completi dedicati al violoncello, affrontando tutti gli aspetti dell'esecuzione: dalla descrizione dei principali accessori alla tecnica dell'arco e della mano sinistra fino ad arrivare ai più complessi aspetti psicologici dello studio, dell'interpretazione e dell'esecuzione in pubblico.
L'Autore si è basato sui principi delle più grandi scuole violoncellistiche del Novecento (Casals, Navarra, Tortelier, Starker, Rostropovič, ecc.) e sui più importanti trattati delle scuole violinistiche moderne (Auer, Flesch, Jankelevič, Galamian), senza trascurare i più recenti contributi della psicologia e delle neuroscienze.
Questo lavoro, attraverso un percorso originale che evita gli schematismi dei metodi tradizionali e permette un approccio più moderno e individualizzato alla didattica strumentale, sarà di indubbio valore per studenti, insegnanti ed esecutori.
Indice sommario
TECNICA DELL'ESECUZIONE
- Posizione fondamentale
- Il puntale e gli altri accessori
- Accordatura
- Riscaldamento
TECNICA DELL'ARCO
- Principi generali - impostazione
- Altre posizioni della mano destra
- Esercizi per la mano destra
- Controllo del corpo
- Produzione del suono
- Movimenti del braccio e delle sue parti
- Attacco dell'arco, cambio di arcata e di corda
- Distribuzione dell'arco
- Pizzicato
TECNICA DELLA MANO SINISTRA
- Principi generali, impostazione
- Le posizioni
- Cambi di posizione
- Passaggi particolari e salti
- Il pollice capotasto
- Posizioni acute
- Gli armonici
- Collocazione delle note
- Il vibrato
- Simmetria e asimmetria
- La diteggiatura
- Scale e arpeggi
- Colpi d'arco
- Effetti particolari
- Abbellimenti
PSICOLOGIA DELL'ESECUZIONE
- Il rilassamento
- La respirazione
- Musica ed emozione
- Lo studio
- Ritmo, intonazione, suono (tecnica e musica)
- La memoria
- Visualizzazione e rappresentazione mentale
- L'esecuzione in pubblico
Appendice: Tavola degli armonici naturali • Bibliografia • Sitografia • Filmografia
Copertina flessibile, 151 pagine
PLENIZIO - Bizzarrie musicali • Incidenti e accidenti della musica
Prezzo regolare €13,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GIANFRANCO PLENIZIO - Bizzarrie musicali • Incidenti e accidenti della musica
“Una follia organizzata e completa”, definiva Stendhal il finale primo dell’Italiana in Algeri di Rossini: ma la frase calza a pennello all’intero mondo dell’opera, dove la sacralità e le emozioni della grande musica devono sempre convivere con vizi (tanti) e virtù (spesso poche) di coloro che sono chiamati ad intepretarla. Gianfranco Plenizio, che ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera come compositore di musica per film e direttore d’orchestra, conosce questo strano mondo anche capovolto: e ci racconta allora le storie vere, e divertentissime, di sconosciuti barbieri di provincia buttati sul palcoscenico all’improvviso, di grandi primedonne alle prese con tremendi scherzi perpetrati dai colleghi, di intrighi amorosi e di tirannie direttoriali. Aneddoti irresistibili, che spaziano dall’Ottocento ai giorni nostri, nei quali il confine fra la verità e la fantasia è piacevolmente labile. Perché, se “tutto il mondo è un palcoscenico”, certamente l’opera è quello dove le passioni, le follie e le assurdità trovano la loro rappresentazione più esasperata e coinvolgente.
NOVITA2018
INDICE SOMMARIO
PRELUDIO
Dove si spiegano gli intenti di questo libretto
Atto I - CANTANTI E OPERE
Scherzi, incidenti e altre amenità
Intermezzo I - L'OPERA DEL CAIRO
Un ricordo personale
Atto II - DIRETTORI E REGISTI
con un breve accenno alla musica per film
Atto III - ANIMALI IN SCENA E ALTRI DRAMMI
dove bisogna turarsi il naso e fare le corna
Intermezzo II - UN VIAGGETTO NELL'EROS
passioni in musica
Atto VI - ORCHESTRALI E PUBBLICO
La sagra delle corbellerie e facezie varie; Breve Postludio dove si evidenziano tracce di rimpianto
Copertina flessibile, 124 pagine
POGGIALI - Nonno, mi racconti l'Opera? • Racconti, memorie e emozioni di una vita a Teatro
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%VIERI POGGIALI - Nonno, mi racconti l'Opera? • Racconti, memorie e emozioni di una vita a Teatro
Questo libro contiene in ordine alfabetico alcune diecine di testi di iniziazione al melodramma musicale: concepiti per chi, giovane o meno giovane, intenda accostarvisi o approfondirne degli aspetti, o anche solo v’abbia curiosità. Sono stati redatti senza velleità d’approfondimento culturale, che è ovvia riserva del musicologo professionale. Raccontano e si sforzano di spiegare quanto un semplice appassionato ha cumulato e custodisce dopo pluridecennale assiduità con l’amatissimo teatro musicale, per non disperderlo. L’obiettivo precipuo è stato nel tempo di rendere partecipe di emozioni e sensazioni dapprima soltanto la propria unica nipotina, per accompagnarla in un percorso di progressivo accostamento alla forma di spettacolo cui da nonno ha inteso via via sospingerla. E poi quello d’allargare le stesse considerazioni a quant’altri possano nutrire curiosità magari ancora vergine per un genere musicale che è sì datato, ma resta denso di potenzialità di dare piacere e di innescare salutari sentimenti all’ascolto. Nella propria vita professionale l’autore ha operato in tutt’altri campi, come giornalista economico e dirigente d’azienda, senza perdere un’oncia della folgorante impressione che gli suscitò settant’anni or sono e più, il primo impatto con l’opera lirica.
Copertina flessibile, 326 pagine
RAGNI - Isabella Colbran, Isabella Rossini • Due volumi
Prezzo regolare €75,00 Prezzo speciale €60,00 Salva 20%SERGIO RAGNI - Isabella Colbran, Isabella Rossini • Due volumi
NOTA BENE:
Il prodotto è venduto a un prezzo scontato perché lievemente danneggiato
Anche nella più moderna saggistica la figura di Isabella Colbran è stata sempre studiata esclusivamente attraverso le informazioni fornite dalla letteratura dedicata a Rossini. La Colbran fu invece la cantante che più d’ogni altra influenzò il melodramma italiano, potendo annoverare nel suo curriculum, al di là delle dieci opere composte per lei da Rossini, il maggior numero di compositori che a lei si ispirarono per la loro produzione: primo tra questi Johann Simon Mayr, riconosciuto come il più accreditato autore di opera seria attivo in Italia prima dell’avvento di Rossini. Questo libro intende restituire alla cantante una sua autonomia artistica, alla luce di documentazioni recuperate con un’accuratissima ricerca svolta in archivi spagnoli, francesi e italiani. Si sono così potute delineare le fasi degli studi in patria e della formazione professionale a Parigi, sotto l’egida di musicisti quali Luigi Cherubini, Girolamo Crescentini, Rodolphe Kreutzer, nel clima fervido d’iniziative dell’incoronazione di Napoleone. Fonti mai prima investigate rivelano i particolari dei rapporti privilegiati della Colbran con i reali di Spagna e poi con la famiglia Bonaparte. Lo spoglio della stampa europea, che s’interessò di lei a cominciare dal 1804, ha reso possibile la ricostruzione della carriera, giorno per giorno, fornendo precisi riscontri anche sul repertorio concertistico affrontato agli esordi. Precise testimonianze permettono di individuare gli avvenimenti precedenti il debutto teatrale sulle scene della Scala nel 1808 e di seguire il percorso artistico che porterà la Colbran al traguardo della qualifica di “Primadonna assoluta dei Reali Teatri di Napoli”. Con la rilettura di recensioni giornalistiche si è cercato di avviare una ricognizione sulla vocalità e sul temperamento dell’artista ancora svincolata dal condizionamento operato da Rossini, nonché sull’influenza reciproca e sul considerevole apporto delle sue esperienze a quelle di Rossini. Allo studio della sua figura si affianca quello di personaggi che si rivelarono determinanti per la sua formazione e la sua carriera. I suoi maestri, i castrati Carlo Marinelli e Girolamo Crescentini, così come molti dei compositori che scrissero per lei, tra i quali Giuseppe Farinelli, Nicola Manfroce, Manuel García, Francesco Sampieri, Michele Carafa assumono, di riflesso, rilevanza meritevole di ulteriori approfondimenti. La figura mitica di Domenico Barbaja, cui fa da sfondo la gloria del Teatro di San Carlo, all’epoca il più importante centro di produzione musicale nel mondo, si arricchisce di particolari che gettano nuova luce sui rapporti dell’impresario con Rossini. Alla vicenda artistica s’intreccia quella umana della donna, sopraffatta dalla prepotenza della personalità del marito. Importanti testimonianze epistolari inedite fanno chiarezza sui motivi della sua separazione da Rossini e propongono un’immagine della Colbran molto diversa da quella tramandata dalle biografie del compositore. Presentazione di Philip Gossett I tomo: pagine XLII+674+48 tavole fuori testo a colori - II tomo: pagine XX+552 Illustrato
RAMON BISOGNI - Dalla Storia alla Musica. Viaggio intorno ai personaggi nelle opere di Verdi, Donizetti, Puccini, Giordano e Leoncavallo
Prezzo regolare €23,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%VINCENZO RAMON BISOGNI - Dalla Storia alla Musica. Viaggio intorno ai personaggi nelle opere di Verdi, Donizetti, Puccini, Giordano e Leoncavallo
Le troppe finestre su regge e dimore consentono occhiate su segreti della grande Storia e altrettanto avviene pei modesti spiragli su stanzette e mansarde, pur sempre storia questa, al pari di quella, di un’umanità effettivamente vissuta: che sia stato presso le Corti di Spagna, di Francia o d’Inghilterra, o da uno Chénier poeta di sociali appelli o, non ultimi, da bohémien e guitti dell’umana commedia. È questo che abbiamo inteso fare narrando di un ulteriore gruppo di Reinventati dal Vero, questa volta in chiave anche maschile, condividendo col lettore tanti grandi e piccoli amori, onori e disonori, sollievi e cadute che Verdi, Donizetti, Puccini, Giordano e Leoncavallo hanno eternato per il tramite dell’amata Musica.
Indice sommario
Tanti Adami (e qualche costola)
1. Il Était un Roi, anzi due, e un Infante in aggiunta - Carlo V, la reinvenzione dal vero - Esiliarsi in sé stessi - Carlos, ovvero dell'incolpevole follia - A capofitto, incontro all'abisso - Più Valois che Medici, ovvero, quando il buon sangue mente - Il falò delle novità: incarichi politici e disegni matrimoniali - L'improcrastinabile soluzione finale - Una non breve agonia - Un Carlos tutto reinventato dal vero - Don Carlos secondo Verdi - Coda I di vociologia applicata: Mirto Picchi, la Caniglia e la Stignani
2. Un Duca di Mantova (o quel che era) ovvero Alors que le Roi s'amuse e il povero cristo assai meno - Fran¢ois d'Orléans e la Legge Salica - Tra letteratura e reinvenzione in teatro e a cinema - Anche lo Stato si divertiva e lo fa ancora, ma non così il poeta - Verdi volle, fortissimamente volle - Le roi s'amuse: La maledizione di Saint-Vallier - Tra teatro e discografia, le innegabili fortune di un duca di provincia, non più Re - Coda II di vociologia applicata: Raffaele Mirate
3. Roberto Devereux ovvero Regali sottane e limoni spremuti - Caducità & dintorni - Tal dei tempi è costume - Nodi avviluppati e predestinazioni incancellabili - Preromantico eroe per sempre - Coda di vociologia applicata: Giovanni Basadonna
4. Andrea Chénier, Anche Platone bandiva i poeti dalla sua Repubblica - Cicisbeo dal tacco rosso - Chénier de Saint-André, ovvero Un'ascesa per tappe sicure - Generoso sconsiderato - Poeta per tutte le stagioni - Jeune orpheline sui generis - La buona sorte non abbandona chi ne ha ricevuto il bacio - Da André Chénier di Joseph Mery - Non soltanto Giordano - Chénier, dalla Storia alla Musica - Assertore impetuoso di convinte denunzie o che altro? - Luigi Marini, prima di Gigli - on Chénier reclama spazio la Coigny - Lieto fine di un finale tragico
5. Pagliacci & Toscanacci, ovvero sia tu Leone, sia tu Cavallo, del safari sarai bersaglio - Ben nato, ben pasciuto, ben servito - Ruggero operista, tra vissuto e teoria - Intermezzi all'ombra delle piramidi e della Tour Eiffel - Bella Italia, amate sponde - Edoardo Sonzogno, mentito (forse) babau - Un pagliaccio? No, due - La reinvenzione dal vero - Rivalutazioni critiche in progress
6. Quelli che la Bohème - Tra mansarde, cafè-restaurant e barriere periferiche - Vae Victis, Guai ai vinti - Da qui all'eternità - Epilogo-ultimo in chiave storico-partenopea: il Rodolfo di Caruso
Epilogo
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 200 pagine
RASTELLI - Amata Vienna. Personaggi, storie e digressioni fantastiche sulla vita di Franz Schubert
Prezzo regolare €15,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ANNA RASTELLI - Amata Vienna. Personaggi, storie e digressioni fantastiche sulla vita di Franz Schubert
Nella Vienna dei primi anni dell’Ottocento, dove l'eco della scomparsa di Mozart ancora non si è spenta, incontriamo Salieri, Haydn, Beethoven, Napoleone, l’imperatore Francesco II, e poi le grandi famiglie degli Esterházy, dei Lischnowsky. Una città cosmopolita in cui artisti, poeti, musicisti, attori sono le voci narranti di storie vere e immaginarie che raccontano frammenti di un grande destino, quello di Schubert. Uno ad uno compaiono gli amici più fedeli, Josef e Anselm Hüttenbrenner, Josef Kenner, Franz von Schober, Josef von Spaun, Eduard von Bauernfeld, la delicata Therese Grob, ma affiorano anche i destini di altri grandi protagonisti della realtà ottocentesca, come il poeta Adalbert von Chamisso e Gustav Mahler musicista dello Knaben Wunderhorn. Tra questi artisti o sognatori o vagabondi la figura di Schubert appare e scompare, sempre colta però in atteggiamenti e momenti reali e documentati sulle testimonianze che scrissero gli amici molti anni dopo la sua morte. Negli ultimi racconti l’avventura si fa interiore per indagare le profonde motivazioni dell’arte, per sollevare inquietudini, per alzare il velo su una Vienna più misteriosa, in cui si fondono i destini della storia e della creazione artistica. La vicenda dell’Incompiuta, ma anche Schubert come Orfeo moderno, interprete di un destino universale, che nei dettagli di una vita esclusivamente viennese colse i segni dell'esistere umano, lasciando a noi l’eredità di un viaggio di una ricchezza senza limiti nella mutevole realtà del mondo.
RATTALINO - Arturo Benedetti Michelangeli. L'Asceta
Prezzo regolare €15,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO -Arturo Benedetti Michelangeli. L'Asceta
La leggenda di Arturo Benedetti Michelangeli comincia con la frase che il grande Alfred Cortot pronunciò quando il diciannovenne pianista di Brescia vinse il Concorso di Ginevra: “È nato un nuovo Liszt”. Se non propriamente un nuovo Liszt si era rivelato in quel momento uno tra i maggiori genî che il pianoforte abbia conosciuto. Ma la carriera di Arturo Benedetti Michelangeli non fu soltanto un tranquillo susseguirsi di trionfi: i trionfi vennero invece conquistati pagando un prezzo durissimo in termini di perenne ricerca della perfezione, di una perfezione che si collocava al limite estremo, e forse oltre, delle capacità umane. Una vita gloriosa e tormentata, una battaglia costante per superare se stesso, un destino di infelicità segnano il cammino di un artista al quale faceva difetto una sola delle molte qualità che secondo Ferruccio Busoni sono necessarie al concertista, il “dominio sulle proprie sensazioni in condizioni di ambiente irritanti”. Repertorio a cura di Stefano Biosa e Marco Bizzarini Discografia di Stefano Biosa
Copertina flessibile, 164 pagine
RATTALINO - Chopin: I Valori Traditi E Riconquistati Con Altri Nuovi Saggi Di Musisociologia
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%RATTALINO - Chopin: I Valori Traditi E Riconquistati Con Altri Nuovi Saggi Di Musisociologia
Prefazione di Domenico De Masi
Gli otto saggi qui riuniti risalgono tutti, tranne uno, al 2021 e ai primi mesi del 2022. I tre testi per booklet, la recensione di un disco e una ipotesi didattica che appaiono nella Appendice sono da intendere come esempi, non modelli, di diversi tipi di divulgazione.
Tutti questi scritti affrontano direttamente o indirettamente un tema molto scottante: quale funzione sarà o potrà essere svolta dalla musica dal vivo quando, archiviata la pandemia, si dovranno affrontare i problemi che emergeranno in anni nei quali gli stati, che per proteggere le loro popolazioni hanno contratto enormi debiti, dovranno destinare alla estinzione degli stessi una parte cospicua delle loro risorse. Come se questo non bastasse, alla pandemia si è aggiunta, a complicare ulteriormente i problemi che dovranno essere affrontati, la guerra fra la Russia e l'Ucraina.
La tesi sostenuta dall'Autore è che si dovrà rinunciare alla tradizionale, blanda promozione, e che si dovrà passare a una intensa divulgazione, non soltanto recuperando i vuoti provocati nel pubblico dalla pandemia ma prodigandosi per andare oltre, e cioè per aumentare sensibilmente la platea dei fruitori della musica dal vivo, che in Italia arriva a una bassissima percentuale della popolazione e che in altri paesi presenta un quadro migliore ma non sufficiente per giustificare socialmente il sostegno economico riservato a un settore della cultura che assorbe risorse come elargizioni a fondo perduto invece che aiuti per investimenti.
Questi sono i temi che vengono direttamente o indirettamente dibattuti con analisi di tipo sia teorico che storico che sociologico e scientifico, e con proposte che postulano, senza entrare nel merito, una profonda riorganizzazione di tutto il settore.
Indice sommario
Prefazione di Domenico De Masi
Premessa
Wachet auf
Chopin: i valori traditi e riconquistati
Namenreigen - Vienna l'ostile - La guerra russo-polacca - Lo Scherzo op. 20 e la Ballata op. 23 - Chopin scienziato - Il nipote di mio padre - Il diario di Stoccarda - Parigi, la cornucopia - Il gran rifiuto - Moja bieda - Occhi maliardi - Sciogliere i nodi - La Sonata op. 35 nella sua apparenza - La comparsa del mito - Vita in famiglia - Heimat
Thalberg: socialista inconsapevole
Rachmaninov: genio alla scoperta di se stesso
Ascesa e rovina dei Rachmaninov - S. Pietroburgo e Mosca - Due diplomi - Pianista-compositore - Il suono e la prospettiva - La pietra d'angolo - Dopo il Quarantotto - Salire sul Parnaso - Suite n. 1 - Il castello di carta - Molière, Ortega y Gasset e le fiabe piemontesi
La musica al penultimo trasloco
Filosofia del trasloco - Il primo trasloco - Spirito del tempo - Mosca taglia il traguardo - Il “caso Scriabin” - Entra in campo Parigi - Monologo della Musica Colta - Seguito del monologo - Monologo di Herr Zeitgeist, tradotto in volgare - La morale della favola
Diamo una occhiata alla storia
Musica dal vivo come piacevole hobby e come servizio sociale
Tempesta, ciclone, tsunami - Prima e dopo la pandemia - Reperimento di fondi - Erosione delle presenze - L'irruzione della rete - L'interrogativo taciuto e negato - La storia a consulto - Hobby e servizio - Teoria neoclassica della forma sonora - Le tensioni - I gradi della tensione - La didattica delle tensioni - Il teorema di Gödel - Bach e il suo tempo libero - Come lavorava Bach - Come lavoravano i primi interpreti - Come lavora l'interprete di oggi - La sinestesia - La cattura dell'affetto - La lezione del Capriccio BWV 992 - La Partita n. 2 come Capriccio sopra - Parlare e recitare - Il quotidiano e il mito
Interpretazione come scienza della comunicazione
La strana coppia - “E io pago!”: il melodramma - “E io pago”: la musica strumentale - Il tarlo - L'interpretazione al bivio - Emozione, sentimento, pensiero - Il primo steccato: Schönberg - Il secondo steccato: Busoni - Il terzo steccato: Stravinskij - Il quarto steccato: Messiaen - Il quinto steccato: Rosen - Gli steccati: perché? - Questioni di stile - Questioni di economia - Questioni di metodologia
Appendice
- Muzio Clementi: romano, londinese, europeo
- Debussy poliedrico
- Debussy preraffaellita
- Ruth e il suo My life in music
- Workshop: La Patetica di Beethoven
- Vie nuove?
Copertina flessibile, 200 pagine
RATTALINO - Guida alla Musica Pianistica
Prezzo regolare €45,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Guida alla Musica Pianistica
Edizione in brossura - Questa Guida ha un approccio diretto, personale: un compromesso ideale fra piacevolezza della lettura e informazione critica - Oltre 2000 composizioni esaminate - Oltre 300 anni di musica - Oltre 100 monografie La Guida alla letteratura del pianoforte è impostata più come enciclopedia storica che come catalogo. I dati di catalogazione sono stati ridotti al minimo perché la pubblicazione intende rivolgersi soprattutto al pubblico degli appassionati, non degli esperti, e gli elementi di analisi tratti dalle circostanze storiche, dalle biografie, dalle descrizioni, dal linguaggio, dalle strutture, dalle strumentazioni, dalle drammaturgie riscontrabili nei diversi autori e nelle diverse composizioni vengono perciò utilizzati per una valutazione critica che riguarda sia l’aspetto artistico che l’aspetto sociologico delle musiche prese in esame. I compositori di cui si parla sono 109. Avrebbero potuto essere di più se l’Autore avesse dedicato meno spazio ai maggiori protagonisti, e avrebbero potuto essere di meno nel caso di una selezione più restrittiva. Sulla inclusione o sulla esclusione di questo o di quell’altro compositore si possono del tutto legittimamente esprimere le opinioni più disparate. Della scelta, che dipendeva essenzialmente dalla dimensione da dare al volume, né striminzita né esorbitante, è responsabile unicamente l’Autore, che si è mosso seguendo sia criteri oggettivi, indiscutibili, sia personali e soggettive e discutibili preferenze. Un ampio saggio di taglio sociologico precede le “voci” perché l’Autore ritiene importante che il lettore conosca almeno per grandi linee la storia dello strumento, la sua evoluzione tecnologica, la sua collocazione nel mondo musicale, e quindi il campo di possibilità concrete entro il quale si mossero e operarono in diversi momenti e in diverse circostanze i compositori. Vengono esaminate sia le composizioni per pianoforte solo che per pianoforte e orchestra poiché la contiguità fra i due campi è tale da aver consigliato di tenere unite, piuttosto che separate, le due trattazioni.
Copertina flessibile, 648 pagine
RATTALINO - La tecnica di Chopin • Con cenni di storia e teoria, ed esercizi di tocco
Prezzo regolare €29,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%RATTALINO - La tecnica di Chopin • Con cenni di storia e teoria, ed esercizi di tocco
Presentazione di Fedele Confalonieri
Sulla tecnica e sulla didattica di Chopin si scrisse molto, ma a partire da un periodo posteriore di trent'anni alla scomparsa dell'Artista. Tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento apparvero i ricordi di allievi di Chopin, o riferiti direttamente o sollecitati da musicologi. Se ne valse Jean-Jacques Eigeldinger per il suo fortunatissimo Chopin vu par ses élèves. Ma nessuno si pose mai una domanda alla quale ha invece dato implicitamente una risposta la psicologia: il testimone oculare è comunque e sempre affidabile? Dai giornalisti che fanno la cronaca fino ai giudici dei tribunali, tutti sanno oggi che la testimonianza, per sincera che sia, non è mai lo specchio della realtà ma una ricostruzione di essa. Questa semplice verità fa sì che tutte le dichiarazioni riguardanti la tecnica e la didattica di Chopin debbano essere derubricate da fonti primarie a fonti secondarie. L'unica fonte primaria diventa perciò l'insieme di pochi foglietti che costituiscono gli schizzi di Chopin per un metodo per pianoforte mai condotto a termine. Quei foglietti, pubblicati quasi per intero nel 1949, e completi nel 1993, non influenzarono veramente i commenti successivi, che del testo chopiniano furono parafrasi entusiastiche e commosse, non analisi. E siccome parecchie delle cose dette da Chopin non collimano con le cose dette dai suoi allievi diventa tanto più delicata la verifica sulla attendibilità delle fonti secondarie. Questo difficile lavoro non viene svolto nel volume La Tecnica di Chopin, che si basa sugli schizzi, articolandosi in una introduzione di carattere storico, in una prima parte di carattere tecnico, in una seconda parte di esercizi e di esempi, e in un riepilogo che riprende e sviluppa argomenti già trattati. Una grande sorpresa riguarda la scoperta in Chopin di alcune fulminanti intuizioni filosofiche. La più significativa conclusione è però che la tecnica di Chopin era quella di uno sportivo, mentre la tecnica di Liszt era quella di un atleta. Si tratta di due modi radicalmente diversi di affrontare lo stesso problema, e da essi discendono due diverse soluzioni. L'interpretazione, e la didattica riformata secondo le intuizioni di Chopin, si articolano in: 1) poetica cognitiva, 2) stile universale, 3) tecnica poliedrica. E la tecnica derivata deduttivamente dagli appunti di Chopin prevede non una ma tre posizioni della mano (armata, disossata, da serpente) e tre modi di attacco del tasto (verticale, longitudinale, trasversale). Non si tratta di novità rivoluzionarie. Si tratta piuttosto di rischiarare la parte della tecnica che viene praticata istintivamente e che non viene perciò sfruttata in tutte le sue potenzialità. Che sono molte, e che abbreviano considerevolmente il cammino verso la meta.
Dall'indice:
CHOPIN E LISZT
Appagamento ed eccitazione - Due poetiche, due stili, due tecniche- La magica sestina di Jean-Jacques: il pollice - Seguito della sestina: gli scavalcamenti - Ma Chopin era un grande pianista? - Il mito della tradizione - La fonte inquinata - La fonte (quasi) limpida - Il dovere di contestualizzare
Parte I: Der Wanderer
VAGABONDAGGI NELLA TEORIA
Il sotto voce può attendere - Due dinamiche e due timbriche - Precisazione metodologica - Il virtuosismo facile - I due tipi della forma sonora - Musica strumentale come melodramma - La macchina e le sue trappole - La scelta della forma sonora - La funzione storica di Beethoven - Lo stile della recitazione - Gli stili: romantico, iper-romantico, universale - Che cosa è il tocco - Classificazione dei tocchi - Problemi storici conseguenti alla classificazione - Il ladro gentiluomo - Dall'artigianato alla scienza - Diamo una occhiata alla ideologia - La posizione classica della mano - Dalla tecnica di posizione alla tecnica di movimento - La mano di Carlo Vidusso - Le misteriose mani da serpente - Punto d'appoggio e rotazione - I rimbalzi - La mano disossata - Funzionalità delle dita - Le cinque note secondo Chopin - Ascesa e caduta del flessore profondo - Il padrone dei tocchi - Segnare il passo e camminare - La miscelazione dei tocchi - Pelle e feltro - Gli accenti - Mani separate e Hauptstimme - Lento e forte - Metronomo e ritmi variati - Tempo ontologico e tempo psicologico-fisiologico - Il legato e il pedale di risonanza - La simil-orchestra - Il Wanderer e l'Ernährer
Parte II: Der Ernährer
ESERCIZI ED ESEMPI
Esercizio preliminare - Cinque dita, cinque note - Le suddivisioni chopiniane della tecnica - Eterodossia tecnica in un capolavoro giovanile - Elogio della acciaccatura - Gli studi e la mano da serpentE - Caccia al lupo - Il capolavoro assoluto - Questioni di stile - Un mondo nuovo - Postludio in guisa di congedo
Riepilogo: Athena
SPIEGAZIONI E AGGIUNTE
Una tavola degli esercizi - L'allenamento del braccio - L'allenamento dell'avambraccio - L'allenamento della mano - L'allenamento delle dita - Posizioni e tocchi di combinazione e di miscelazione - I tocchi e le articolazioni del suono - Le scale inutili - Le scale utili: tre quesiti - Confiteor
Copertina flessibile, 194 pagine
RATTALINO - La Testa Del Serpente Ossia Manualetto Del Pianista Per Passione
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%RATTALINO - La Testa Del Serpente Ossia Manualetto Del Pianista Per Passione
La musica dal vivo – quella che chiamiamo classica usando un po’ a sproposito un termine che è diventato fin troppo polivalente – si trova oggi nella condizione di un piccolo esercito che, rifugiatosi in una città-fortezza, resiste all’assedio di due potenti nemici, l’Esercito della Rete e l’Esercito dell’Intelligenza Artificiale. La città resiste eroicamente, ma sa che nessuno arriverà a soccorrerla e constata invece che i viveri cominciano a scarseggiare, che l’acqua è stata razionata, che le munizioni si vanno esaurendo. Gli assediati capiscono allora di dover preparare il piano di una sortita da “o la va o la spacca”, una sortita che miri a rompere l’assedio, a riprendere l’iniziativa e a concludere la guerra con un compromesso soddisfacente e onorevole per tutti. Usciranno perciò dalla città non come combattenti ma come messaggeri di pace, armati di rose e garofani, non di spade e lance.
Usciamo di metafora. Questo libro parte dalla premessa che la musica dal vivo non è stata in grado di contrastare la concorrenza della rete e che oggi è insidiata da tre gravi problemi, interdipendenti: il reperimento di fondi, l’assottigliarsi delle presenze del pubblico, la limitata creatività della interpretazione, e quindi il limitato appeal del prodotto che viene messo sul mercato. L’interpretazione ha percorso durante il Novecento il cammino di una grandiosa utopia: applicarsi a scoprire e trasmettere al pubblico il pensiero del compositore, e quindi l’autenticità dell’opera. E ha conseguito risultati di assoluto valore. Ma quei risultati sono stati conservati nelle registrazioni e sono oggi disponibili in rete, e una parte del pubblico esistente si sta orientando in tal senso e, soprattutto, il numerosissimo pubblico potenziale che alla rete si è già rivolto non passa alla musica dal vivo.
Il piano di pace consiste nello spostamento dalla realizzazione del pensiero alla realizzazione dell’emozione che squassò il compositore mentre creava la musica, mentre cioè cascava in quello stato di divina follia che, come ci insegnò Platone, è l’arte. La sortita viene proposta ai pianisti per passione, professionisti e dilettanti, che si sentono impegnati a operare non in una terra di fede condivisa ma in una terra di missione.
Indice sommario
- Un libro giusto nel momento che non avremmo mai voluto vivere di Luca Chiantore
Manualetto del pianista per passione
- La testa del serpente e la coda del drago
- Chi mal comincia
- Chi ben comincia
- Il tocco longitudinale
- Musica, maestro!
- Problemi di metodologia
- Tecnica pura e tecnica applicata
- Il tre più due della tecnica applicata
- I corollari della tecnica applicata
- Primo seguito dei corollari
- Secondo seguito dei corollari
- L'applicazione del tre più due
- Ultime aggiunte alla tecnica applicata
- Il latreutico e il pastorale
- I piani e i percorsi di studio
- L'interpretazione secondo la scienza e la storia
- Dalla storia alla attualità
- La musica e la sua notazione
- “Con una certa espressione parlante”
- L'errore di Cartesio
- Analisi e sinestesia
- Dall'artigiano al poeta
- Le tipologie dell'interprete
- Il Ministero dell'interpretazione
- Direzione generale della poetica
- I suoni-parole
- Direzione generale dello stile
- Lettura e declamazione
-. La guerra dei mille anni
- Teoremi e corollari dello stile
- La teoria di Leibowitz
- Il casus belli dell'Appassionata
- Direzione generale della tecnica
- Direzione generale della gestualità
- Intellettualismo, sentimentalismo, e?
- La “Carta dei diritti della musica classica dal vivo”
- Congedo
Appendice
Ragguaglio sulla terza era dell'interpretazione
Tre ere
- La preistoria
- La prima era: i valori fondativi
- La prima era: l'interpretazione
- La seconda era: i valori fondativi
- La seconda era: l'interpretazione
- La terza era: i valori fondativi
- La terza era: l'interpretazione
- Postilla realistica e non polemica
- Quattro sceneggiature del RecitarSuonando: RecitarSuonando
- Beethoven: dalla quotidianità alla trascendenza
- Chopin: i valori traditi e riconquistati
- Da farfallone amoroso a implacabile totem: eros e thanatos nella vita di Schumann
- Debussy: infanzia infelice e ansia di promozione sociale
Copertina flessibile, 172 pagine
RATTALINO - La testa, il cuore, la pancia e altri saggi sulla musica
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - La testa, il cuore, la pancia e altri saggi sulla musica
Il volume raccoglie scritti di vario tipo – saggi, recensioni, programmi di sala – composti fra il 2009 e il 2021, e delinea nel suo insieme, seppure in modo discorsivo, una teoria della interpretazione, del concertismo, della divulgazione, della funzione sociale della musica, e una previsione dei problemi che dovranno essere affrontati quando, una volta assicurata la immunità di gregge, emergeranno con forza i sommovimenti tellurici che l’imperversare del virus ha provocato nella economia. Per almeno dieci-dodici anni la società dovrà affrontare una specie di economia di guerra. E la musica dal vivo dipende disgraziatamente dalle elargizioni di pubblico denaro, pubblico anche nel caso degli sponsor, che non sono mecenati e che nella quasi totalità dei casi danno alla musica ciò che lo Stato permette loro di detrarre dalle tasse.
Stretta nella morsa di una condizione aleatoria di sovvenzionamento, la musica dal vivo potrebbe estinguersi o, più probabilmente, trovarsi ridotta a poche istituzioni mantenute in vita per ragioni di prestigio o di rappresentanza. Per sopravvivere, e in realtà per rifiorire, la musica deve diventare un bene comune che appartiene alla collettività, non, come avviene oggi, a una esigua parte di essa. E per arrivare a questo risultato sarà necessario, sostiene l’Autore, ripensare radicalmente la poetica, lo stile e la tecnica per inventare una scienza della comunicazione che si riallacci idealmente alle origini del concerto sinfonico pubblico e del concerto solistico pubblico, al Mendelssohn direttore d’orchestra, al Liszt pianista, al clima di fervida utopia che precedette i moti rivoluzionari del 1848 e che fu progressivamente rimodellato già a partire dal 1850.
Il cammino intrapreso nel 1850, spalmato su un periodo di centocinquant’anni, è giunto con il nuovo millennio al capolinea. Il cammino inverso è iniziato. Ma non potrà durare per centocinquant’anni. Se il suo passo sarà pachidermico la musica dal vivo sarà sostituita dalla musica in rete. E la rete non crea socializzazione ma solipsismo, e non svolge quella educazione alla emotività che è una prerogativa della musica dal vivo. La pandemia ha fatto sì che tutti si accorgessero di quanto siano importanti le lezioni scolastiche fatte in presenza, non in videoconferenza. È una indicazione, preziosa, della strada da percorrere. E non vale soltanto per i giovani: rispolveriamo l’educazione permanente!
Dall'indice sommario:
PARTE I - FRA CRITICA E SOCIOLOGIA
La testa, il cuore, la pancia • La danza di tre numeri • Sul filo della memoria • Scientifico o empirico? • La danza delle parole • Il lancio dell'OPA • Quattro teoremi • Le tensioni • Tensioni e didattica • Il quinto teorema • S'accomodasse pure, caro Futuro • Plot e Drama nella musica dal vivo • "Uno dei nostri"? • Uomo d'azione • Inventare il plot • Plot d'autore • Natura del plot • Pensiero vs azione • The Unanswered Question • Recitar suonando Oportet • Musica colta e musica di confine • I dolori del giovane Felix • Eintritt • Verrufene Stelle • Freundliche Landschaft • Abschied • Chopin fra il micracosmo e il macrocosmo
PARTE II - BEETHOVEN
I poteri forti • Il fido destriero • Il cosmo pianistico • Struttura stellare e drammaturgia neotestamentaria nelle Variazioni op. 120 • Il moderno e l'antico nelle Sonate per pianoforte • Beethoven entre deux âge • Badura-Skoda entre deux instruments • Deux âges • Santità e fraternità • Per "Sorrisi e Canzoni" • Beethoven nel suo e nel nostro tempo • I pianoforte, jolly della musica • L'opera è sempre l'opera • Emigranti ed esuli
Copertina flessibile, 192 pagine
RATTALINO - Sergej Prokofiev. La vita, la poetica, lo stile
Prezzo regolare €20,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Sergej Prokofiev. La vita, la poetica, lo stile
Se si scorre il catalogo delle opere di Prokofiev si capisce subito quanto vasti fossero i suoi interessi di creatore: opere, musiche di scena, sinfonie, concerti, lavori sinfonico-corali, da camera, solistici. Nessun grande compositore del Novecento, e nemmeno dell'Ottocento, presenta una così ampia sventagliata di generi trattati o, meglio, nessuno ha lasciato tracce profonde in ogni campo della musica. Per trovare un altro Prokofiev bisogna risalire al Settecento e imbattersi in Mozart. Sia Mozart sia Prokofiev sono innanzitutto drammaturghi e in ogni fase della loro attività compongono opere liriche. Ma, al contrario di un Verdi o di un Wagner, non concentrano nel teatro tutto il loro impegno creativo. I tempi di Prokofiev non sono in verità i tempi di Mozart. Il pubblico del Settecento "consuma" almeno al 90% musica contemporanea e chiede al compositore novità e novità, il pubblico del Novecento è soprattutto consumatore di musica stagionata e chiede all'interprete ciò che l'avido dente del tempo non ha potuto sgretolare. Perciò Prokofiev, peraltro fecondissimo creatore, compone molto meno di Mozart. Però è "mozartiano" di spirito e si misura anche in un campo, la musica da film, che per ragioni anagrafiche non compariva nel cosmo mozartiano. Possiamo d'altra parte dar per certo che, se fosse stato al servizio di un principe-arcivescovo, Prokofiev avrebbe scritto musica sacra in quantità. Musicisti, entrambi, intus et in cute. Entrambi, ben consci del loro genio, arroganti in quanto uomini. Tormentati entrambi in vita, entrambi indomabili, entrambi, in senso lato, libertini di spirito. Di Mozart sappiamo ormai tutto quel che era possibile sapere. Di Prokofiev non ancora. Ma è compito imprescindibile del XXI secolo studiarlo e capirlo.
Copertina flessibile, 275 pagine
RATTALINO - Sergej Rachmaninov • Il tataro
Prezzo regolare €15,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Sergej Rachmaninov • Il tataro
La vita di Rachmaninov è nettamente divisa in tre distinti periodi. A nove anni egli entra in conservatorio, abbandonando per ragioni di famiglia un altro cammino che per lui, appartenente all’aristocrazia russa, era stato prefissato. A diciannove anni termina gli studi con un brillantissimo esame di diploma in composizione che fa seguito ad un brillante diploma in pianoforte. A vent’anni comincia la carriera del compositore e del pianista che esegue le sue composizioni, e in quanto tale, dopo faticosissimi inizi, si afferma in tutto il mondo. A quarantaquattro anni, in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre, perde ogni avere ed ogni certezza, emigra, e sceglie di ricominciare tutto da capo ma come pianista-interprete. Entra rapidamente nel ristretto cerchio dei dominatori della vita concertistica e vi resta per il resto della sua vita. Diciannove anni di preparazione, venticinque anni come compositore, ventisei anni come interprete, sempre osannato dal pubblico, spesso osteggiato dalla critica che vede in lui, sia come creatore che come interprete, solo un tardo epigono del romanticismo. Oggi queste prospettive si sono rovesciate: il Rachmaninov compositore appartiene a pieno diritto alla storia musicale del Novecento e il Rachmaninov interprete è un maestro con cui bisogna e bisognerà ancora fare i conti. Discografia a cura di Stefano Biosa.
Copertina flessibile, 160 pagine
RATTALINO - Šostakovič • Continuità nella musica, responsabilità nella tirannide
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Šostakovič • Continuità nella musica, responsabilità nella tirannide
Il libro nasce dal proposito di analizzare e spiegare il significato complessivo della lunga vicenda esistenziale e creativa di Dmitrij Šostakovič, nato suddito dello zar in una famiglia di intellettuali di sinistra, formatosi come musicista negli anni che seguono immediatamente la Rivoluzione d’Ottobre e che vedono scoppiare la guerra civile, affermatosi come compositore nel momento di una battaglia ideologica fra sostenitori di opposte visioni di quello che si doveva fare per creare la nuova musica “sovietica”, tenuto poi a seguire l'interpretazione che di questo problema veniva raggiunta non attraverso il libero dibattito ma secondo le precise direttive del Partito Comunista, accusato di deviazionismo sulla Pravda, riabilitato, diventato durante la guerra il portavoce musicale della nazione in armi, nuovamente accusato insieme con molti colleghi e nuovamente riabilitato, insignito delle più alte onorificenze di stato, iscritto tardivamente, a quarantaquattro anni, al Partito Comunista, inserito come elemento di spicco nella ufficialità di regime, morto a sessantanove anni dopo una lunga malattia ed esaltato in morte come il più perfetto rappresentante nella musica dell'homo novus sovietico. Difficile trovare una vita più turbinosa di questa, arduo interpretarla. E le interpretazioni sono perciò tutt'altro che univoche. Contrariamente a quanto si sostiene comunemente — e cioè che Šostakovič conducesse in pratica una doppia vita, apparendo da un lato come uomo dell’apparato e riservando dall’altro alla confidenza di pochi amici i suoi veri sentimenti di radicale antistalinista e anticomunista, ma manifestandoli invece in modo criptico nella sua musica — l’Autore ritiene che Šostakovič riuscisse a mantenere integri la sua coscienza e i valori fondamentali nei quali credeva e che lo guidavano, navigando attraverso gli scogli della sua esistenza di uomo pubblico in un paese totalitario e di musicista alle prese con una crisi del linguaggio che sconvolgeva la storia dell'arte alla quale si era votato, e dando a se stesso e a tutti le risposte sui cinque problemi fondamentali — Verità, Amore, Creazione, Morte, Immortalità — che aveva affrontato in profondità negli ultimi anni di vita.
INDICE SOMMARIO
Premessa:
Il qui pro quo del Dottor Faust
Cap. I. Una tranquilla famiglia di rivoluzionari borghesi
Cap. II. Studiare e comporre
Cap. III. Studiare e suonare
Cap. IV. Sinfonia n. 1
Cap. V. Aanni felici (I)
Cap. VI. Nascita di un drammaturgo
Cap. VII. Aanni felici (II)
Cap. VIII. Camminando verso il baratro
Cap. IX. L'inquisizione batte un colpo
Cap. X. Riscatto
Cap. XI. Sinfonia di Leningrado
Cap. XII. Fine della guerra
Cap. XIII. Come celebrare la vittoria
Cap. XIV. L'inquisizione all'opera
Cap. XV. L'espiazione
Cap. XVI. Confrontarsi con Bach
Cap. XVII. Ritorno alla Sinfonia
Cap. XVIII. Il disgelo
Cap. XIX. Sinfonia come poema sinfonico (I)
Cap. XX. Quartetto come autobiografia
Cap. XXI. Sinfonia come poema sinfonico (II)
Cap. XXII. Elogio del ribelle
Cap. XXIII. Penso molto alla vita, alla morte e alla carriera
Cap. XXIV. Tuttavia...
Cap. XXV. Der Tod ist gross
Cap. XXVI. Kurgan, il cammino della speranza
Cap. XXVII. Verità, amore, creazione, morte, immortalità
Cap. XXVIII. Congedo in compagnia di Beethoven
Nota bibliografica e discografica
Appendice
Catalogo sommario
Indice dei nomi
Copertina rigida, 280 pagine
RATTALINO - Soupé con Rossini. La musica come teatro e racconto
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%L'Autore ha svolto, nel corso della sua carriera di musicista, una serie molto varia di attività. Diplomato in pianoforte e in composizione, è stato dapprima pianista concertista, insegnante, compositore, poi si è dedicato alla critica musicale e alla storiografia, ha tenuto cicli di conferenze e di trasmissioni radiofoniche e televisive, è stato direttore artistico di una società di concerti, di un festival, di quattro teatri d'opera, di un centro di promozione della musica. Oltre a una sessantina di libri gli è capitato anche di scrivere lavori per il teatro, teatro di prosa con inserzioni, talora molto estese, di esecuzioni musicali. Soupé con Rossini, che dà il titolo al libro, è tuttavia l'unico suo lavoro in forma di commedia, e Lisztomilàn l'unico in forma di sketch radiofonico. Gli altri brani con destinazione teatrale sono monologhi in cui non mancano momenti di dialogo ma che sono affidati alla versatilità del recitante. La seconda parte del volume contiene racconti di argomento musicale che partono da una tesi critica, non enunciata, e che non vengono svolti in forma saggistica. Si tratta di racconti-saggi, versione minore del ben noto romanzo-saggio. In questi racconti-saggi sono frequenti gli inserimenti di notizie autobiografiche. Ad esempio, il Ragguaglio sentimentale sui due stili di Backhaus è il racconto di come l'Autore, ascoltato da ragazzino il grande pianista in una Sonata di Beethoven, e rimasto molto sconcertato, arrivò poi ad analizzare il problema critico storicamente invece che emotivamente, fino a postulare la tesi che lo stile di Backhaus nel recital sia da adottare oggi per la divulgazione della musica dal vivo. L'insieme di teatro e di racconto-saggio persegue anche il fine, sia pur secondario, di suscitare e soddisfare la curiosità di chi, non essendo un fan della musica cosiddetta classica, può provare interesse per i meccanismi che ne regolano la vita.
Indice sommario
In guisa di prefazione
Parte I. Teatro
- Soupé con Rossini. Commedia in un atto
- ...Cet embrassement céleste... ce voyage à travers l’empyrée...
- Lisztomilàn. Sketch radiofonico
- Il sogno multimediale dell’abate Liszt
- Era come se il cielo avesse baciato la terra. Clara fra Schumann e Brahms
Parte II. Racconti
- Dame e pulzelle nella vita di Chopin
- Chopin e la rivoluzione piccolo-borghese
- Le tre vite di Clara e di Brahms
- Filologia dei tempi eroici
- Dal Vesuvio al Mar de la Plata
- Ragguaglio sentimentale sui due stili di Backhaus
- L’errante Ciro
- La grande scugnizza
- Memorie di un datore di lavoro
RESCIGNO - Marianna Barbieri Nini
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%EDUARDO RESCIGNO - Marianna Barbieri Nini. I mezzi-successi, le semi-cadute, le compiute sconfitte e i mancati trionfi di una grande cantante
Un caso certamente strano, e forse del tutto insolito: la nostra limitata conoscenza dei fatti della vita di una grande cantante dell’Ottocento, Marianna Barbieri Nini, che pure ha avuto, fra l’altro, il privilegio di essere stata la prima interprete di ben tre personaggi verdiani fra cui la celebrata e fondamentale Lady Macbeth. Ma non si tratta soltanto di una limitata informazione; infatti, quel poco che sappiamo di lei è a volte del tutto errato, come il leggendario debutto come Lucrezia Borgia nell’opera di Donizetti, una scelta determinata dal fatto che quel personaggio appare in scena mascherato. Poiché si narra che il soprano fosse afflitto da una micidiale bruttezza, si trattava di una scelta geniale: offrire allo spettatore dapprima soltanto la voce, che era bellissima – su questo sono tutti d’accordo – e svelare soltanto in corso d’opera i lineamenti del viso che a quel punto, a platea già conquistata, sarebbero stati visti come un trascurabile neo. Mettere in luce le inesattezze, significa percorrere l’intero svolgimento della carriera del soprano, una carriera anch’essa per molti aspetti anomala. Un contesto familiare benestante, inserito negli ambienti della corte granducale di Firenze, le ha facilitato un inizio soddisfacente, a cui hanno fatto seguito alcune prove del tutto negative e un ritiro dalle scene durato quasi due anni. A questo punto, divenuta moglie di un nobile senese, la cantante riprende l’attività, e lentamente, con la nonchalance appropriata al rango di contessa, conquista il successo, fino alle grandi prove verdiane.
Copertina flessibile, 345 pagine
ROSSI - Lo Specchio Infranto • Un viaggio nel fondo del Lago dei Cigni
Prezzo regolare €21,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LEONARDO ROSSI - Lo Specchio Infranto • Un viaggio nel fondo del Lago dei Cigni
Perché la danza? Che cosa il ballo può ancora dire e non dire? Che cosa può dare e offrire il corpo quando si espone? Domande che ci guidano ancora di più a un chiedere che si mantiene vivo nel momento preciso in cui esponiamo il corpo al ballo. Perché la danza accompagna il mondo dagli albori, dalla prima presa di coscienza. È un inizio che ha il sapore della fine, giacché ogni danza è un dolce lento finire. Che cosa può dare questo mondo allo spettatore e che cosa provoca in lui questa espressione? Non è solo una coscienza che si sveglia alla natura dell'Esserci, ma anche una presa di coscienza di quanto il mondo possa dire nella sua presenzialità. Racchiude il Momento perché lo trascende per superarlo, diventando essa stessa l'Istante perpetuo. Il libro celebra la danza, i ballerini e i non addetti ai lavori. Il libro è un invito alla danza, uno scivolare, lentissimo, ma consapevole dentro la Coscienza che sta al di là della coscienza del pubblico. È un passo a due tra danzatore e spettatore.
Copertina flessibile, 120 pagine
SALSANO - Educare attraverso la musica • Approcci e strategie a scuola e in famiglia
Prezzo regolare €20,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SARA SALSANO - Educare attraverso la musica • Approcci e strategie a scuola e in famiglia
Il ruolo della musica nella crescita
La musica permea ogni istante della nostra quotidianità. Dal battito cardiaco fino alle composizioni più articolate, non vi è momento della nostra vita che non rechi in sé uno o più elementi musicali. Si tratta di un’espressione umana in senso lato, prima ancora che artistica. Motricità, linguaggio, respiro, ascolto, emotività, condivisione e collaborazione: questi sono solo alcuni degli elementi che ne fanno parte.
Nessuno stimolo sembra essere altrettanto complesso: da diverso tempo la scienza è ormai in grado di mostrarci quali effetti abbia la musica sulla crescita globale dei bambini.
Questo testo vuole innanzitutto palesarci il valore degli elementi musicali che ci circondano e di cui ci serviamo, spesso inconsapevolmente, e mostrare poi come e perché si possa scegliere di educare i bambini attraverso la musica, che non vuol dire insegnar loro a suonare uno strumento, ma è una forma mentis, un approccio fondamentale per lo sviluppo dell’individuo e per la sua integrazione nei diversi contesti sociali.
INDICE SOMMARIO
Capitolo 1. Il contesto musicale
1.1. Paesaggi sonori
1.2. La musica interiore
1.3. Identità e memoria
1.4. Competenze e condotte musicali
Capitolo 2. Musica e linguaggio
2.1. Differenze e similitudini
2.2. Fasi di apprendimento
2.3. Audiation e acculturazione: musica per i più piccoli
2.4. Apprendimento linguistico attraverso la musica
Capitolo 3. Educazione globale attraverso la musica
3.1. L'idea
3.2. Dalla prospettiva tradizionale alle esigenze di oggi
3.3. Tipi di contatto con la musica
3.4. Corpo, voce e movimento
3.5. Musica come arte visiva
3.6. Tra tecnica, scienza e matematica
Capitolo 4. La musica a scuola
4.1. Tra educazione estetica e gioco
4.2. Presupposti spaziali e temporali
4.3. Competenze di base delle persone coinvolte
4.4. L'alfabetizzazione musicale
4.5. Progetti esterni e collaborazioni
4.6. Culture e integrazione
4.7. Accoglienza ed espressività: musica nel quotidiano
Capitolo 5. La musica in famiglia
5.1. Il ruolo dei genitori
5.2. Crescere con la musica
5.3. Proposte di attività
Propedeuticità
Bibliografia
Copertina flessibile, 106 pagine
SANSUINI, R. & S. - Estetica della musica • Una introduzione
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SANSUINI ROBERTO / SANSUINI SILVANO - Estetica della musica • Una introduzione
PERCHE' QUESTO LIBRO?
Molto spesso i musicisti che escono dai nostri Conservatori sono ritenuti carenti di quella formazione di base, di tipo multidisciplinare, che dovrebbe caratterizzare chi è in possesso di una maturità liceale o addirittura di una laurea. Si ritiene che, frequentemente, i Conservatori italiani, per la loro struttura, non siano ancora in grado di assicurare, accanto alla formazione musicale, anche quando sia di altissimo livello, una preparazione generale di base che faccia del musicista anche un uomo di cultura. Del resto, i Licei musicali, fin dal tempo delle loro molteplici sperimentazioni, hanno sempre mirato a sanare tale carenza. Questo testo vuole essere un parziale, ma significativo contributo all’ampliamento degli orizzonti di pensiero dei giovani musicisti, affinché questi possano cominciare a concepire il mondo musicale come parte di un universo culturale più vasto, nelle molteplici correlazioni di tipo interdisciplinare e storico. Per fare questo, dobbiamo cercare di chiarire cos’è stata la musica nelle antiche stagioni degli uomini, nelle culture del passato, quale posto ha occupato nelle varie epoche, in riferimento alla vita di tutti i giorni, alla cultura, alla religione, alle arti. Ci si rende conto facilmente che la grande parte delle problematiche e degli interrogativi che ancora oggi ci poniamo hanno le loro radici nel pensiero degli antichi e negli sviluppi che esso ha conosciuto nel lungo cammino della storia. Tutto ciò anche per la constatazione che è mancato fino ad oggi un concreto raccordo, soprattutto nel campo dell’Estetica della musica, fra la ricerca musicologica, necessariamente a carattere specialistico e la possibilità di accedere, da parte dei giovani musicisti, a quelle conoscenze e riflessioni fondamentali sulla musica che possano consentire a chiunque una più informata consapevolezza dei fatti musicali. Questo volume, affiancando il lavoro dei docenti, spesso anche di alto livello, vuole rappresentare una prima introduzione ad un settore di studio che può giungere a riflessioni avvincenti, ma che possono diventare spesso di grande complessità. Per tali motivi il testo è redatto con una attenzione didattica a misura di chi voglia cominciare ad esplorare i diversi significati della musica, in un approccio di grande semplicità, nei vari rapporti con la storia, la filosofia, le scienze, ecc.., fino alle soglie della ricerca estetico-filosofica dei nostri giorni. Il lettore, anche privo di una specifica competenza di tipo musicale, storica o filosofica, viene guidato con un continuo supporto di riferimenti, annotazioni, chiarimenti che gli consentono una lettura sempre agevole e chiarificatrice.
Copertina flessibile, 304 pagine
SCHEMBRI - Guida alla Musica dei trovatori
Prezzo regolare €35,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MARCELLO SCHEMBRI - Guida alla Musica dei trovatori
Edizione in brossura (copertina morbida)
Sorta dall’intento di colmare un vuoto nel campo della musicologia medievistica, quest’opera offre per la prima volta un archivio interdisciplinare di dati riguardanti i trovatori, artefici e protagonisti di un originale fenomeno culturale che ha attraversato per lungo e per largo pressoché l’intera Europa dei secoli XII e XIII. Ravvivando l’ancestrale vincolo tra il suono e la parola, i compositori-poeti-esecutori di lingua d’oc (il primo idioma europeo in volgare romanzo) danno vita all’espressione più alta di “spettacolo” nel basso Medioevo e, soprattutto con la forma-genere della canzone – spazio e misura ideale per la messinscena di un inedito universo poetico incentrato sulla fin’amor (l’amore cortese) –, instaurano un usus scribendi che continua tuttora a riecheggiare nella canzone moderna tout court.
Ogni voce della Guida, corrispondente ad un singolo trovatore (limitatamente a quegli artisti le cui composizioni ci sono pervenute provviste di melodia e testo), si articola in 2 parti: una Sezione biografica e una Sezione tecnica. Nella prima si trovano elencate le notizie concernenti la vita dell’autore e la sua produzione artistica in generale; nella seconda, tutte le composizioni dello stesso autore vengono sottoposte ad analisi dettagliata sotto il profilo tecnico con l’aggiunta di indicazioni supplementari volte ad arricchire il corredo di informazioni a beneficio del lettore e rendere più esaustivo possibile il quadro d’insieme della materia. In tal modo, nell’ottica imprescindibile della profonda interazione tra il linguaggio musicale e quello verbale, tratto cardinale dell’esperienza creativa trobadorica, i destinatari principali di quest’opera – studiosi, docenti, studenti – avranno a disposizione un agile strumento di studio e di consultazione ampiamente composito che tiene debitamente conto, in misura equilibrata, delle istanze della musica e della poesia.
In ultima analisi, grazie anche a 2 appendici che presentano una fitta rete di rimandi incrociati ripartiti in voci e sottovoci – intesi a rendere agevole la ricerca di un determinato dato da diverse angolazioni –, la Guida si segnala come un sussidio di assoluto rigore scientifico, indispensabile per una conoscenza esauriente dell’arte di questi talentosi cantautori ante litteram.
Indice sommario
Presentazione
Prefazione
Opere di riferimento (all'occorrenza modificate)
Avvertenze
Indicazioni specifiche relative alle sezioni biografica e tecnica
Guida alla Musica dei Trovatori
Aimeric de Belenoi - Aimeric de Peguilhan - Albertet de Sisteron - Arnaut Daniel - Arnaut de Maruelh - Zerenguer de Palazol - Bernart de Ventadorn - Bertran de Born – Blacasset – Cadenet - Comtessa de Dia - Daude de Pradas - Folquet de Marselha - Gaucelm Faidit - Gui d'Ussel - Guilhem Ademar - Guilhem IX d'Aquitania - Guilhem Augier Novella - Guilhem Magret - Guilhem de Saint-Didier - Guiraut de Bornelh - Guiraut d'Espanha - Guiraut Riquier - Jaufre Rudel - Jordan Bonel – Marcabru - Matfre Ermengaud - Monge de Montaudon - Peire d'Alvernhe - Peire Cardenal - Peire Raimon de Toloza (lo Vielh) - Peire Vidal - Peirol - Perdigon - Pistoleta - Pons de Chaptoil - Pons d'Ortafa - Raimbaut d'Aurenga - Raimbaut de Vaqueiras - Zaimon Jordan - Raimon de Miraval - Ricau d'Anglaterra [Riccardo Cuor di Leone] - Rigaut de Berbezilh - Uc Brunenc - Uc de Saint Circ - 17 Anonimi
Appendici
Appendice I - Sezione biografica
Generazioni: I (prima metà XII secolo) - II (metà-terzo quarto XII secolo) - III (seconda metà XII secolo-secondo decennio XIII) - IV (ultimo quarto XII secolo-terzo decennio XIII) - V (ultimi decenni XII secolo-metà XIII) - VI (seconda meta XIII secolo)
Iconografia
Testimoni - Autori
Strumenti musicali
Origine
Appendice II. Sezione tecnica
Attribuzioni: Autori - Incipit
Coblas: Organizzazione strofica - Coblas - Autori - Incipit
Composizioni: Incipit - Autori
Discografia
Generi: Generi metrico-musicali - Generi poetico-musicali - Autori - Incipit
Strutture: Autori - Incipit
Testimoni: Testimoni
Traduzioni: Edizioni
TCHAIKOVSKY (MORETTI CUR.) - Lettere Da Sanremo (1877-1878)
Prezzo regolare €27,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%TCHAIKOVSKY (MARIA MORETTI CUR.) - Lettere Da Sanremo (1877-1878)
Introduzione di Valerij Sokolov
Il soggiorno di Čajkovskij a Sanremo, dalla fine di dicembre 1877 alla metà di febbraio 1878, si colloca in un periodo cruciale della vita del compositore, che nella fitta corrispondenza indirizzata alle persone più vicine e legate a lui da rapporti di affetto e di lavoro rivela il complesso e a volte contraddittorio e tormentoso intreccio di sentimenti che agitavano il suo animo. Le lettere alla baronessa Nadežda von Meck, al fratello Anatolij, alla sorella Aleksandra Davydova e ad alcuni tra i più importanti esponenti del mondo musicale russo, qui presentate per la prima volta in traduzione italiana, tra le descrizioni dell'ambiente, della vita quotidiana e della sua “anima malata”, ruotano sempre intorno a ciò che per il compositore è centrale: la sua musica e la possibilità di dedicarsi ad essa con tutte le sue forze, per poter “lasciare di se stesso un ricordo duraturo”. E questo gli riuscì anche grazie al periodo sanremese, una tappa importante sulla strada del suo destino.
Indice sommario
Introduzione di Valerij Sokolov
Il filo del destino di Valerij Sokolov
Il «nodo» di Sanremo di Valerij Sokolov
Pёtr Il'ič Čajkovskij
LETTERE DA SANREMO (1877-1878)
- Lettere alla baronessa von Meck
- Lettere alla sorella Aleksandra Davydova
- Lettere al fratello Anatolij Čajkovskij
- Lettere ad esponenti del mondo musicale russo
- Lettere a Nikolaj Rubinštejn
- Lettere a Sergej Taneev
- Lettere a Pëtr Jurgenson
- Lettere a Karl Albrecht
Iconografia
Ringraziamenti
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 220 pagine
TESSARIN - Il mito e il sacro in Richard Wagner. Sacrificio e redenzione nell’Opera d’arte totale
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIETRO TESSARIN - Il mito e il sacro in Richard Wagner. Sacrificio e redenzione nell’Opera d’arte totale
La musica ci emoziona, cura, aizza, incita e ipnotizza. Perché? È la religione, nata dallo spirito di un sacrificio, compiuto dagli uomini in cerchio attorno alla vittima. Il teatro è un cerchio, che circonda l’attore. Il gesto mima il rito; il testo è una preghiera e la musica la ritma. La musica è una religione. Richard Wagner aveva capito tutto e ancora oggi il suo rito si rinnova. Dall’antico Egitto alla Grecia, per le strade di Roma e più su verso i ghiacci del Nord, l’Occidente ha maturato una consapevole identità di sé, che questo libro tenta di svelare attraverso la lettura dei miti che l’hanno saputa edificare passo dopo passo. Siamo in un laboratorio con un microscopio in grado di osservare i filamenti del nostro DNA. È stato René Girard a costruirlo per primo a cavallo tra XX e XXI secolo al quale il libro è dedicato assieme a Richard Wagner, che un secolo prima l’aveva messo in musica coi suoi Drammi. L’ultimo capitolo osserva come questo ideale laboratorio continui a mostrarsi valido anche sul palcoscenico del Bol’šoj nel 1940, quando ad Ejzenštejn fu commissionata la regia della Valchiria, secondo capitolo dell’Anello del Nibelungo di Wagner.
INDICE - SOMMARIO
PREFAZIONE METODOLOGICA
INTRODUZIONE
Parte Prima
MITO, RITO E SACRO: LA TRAGEDIA ATTICA
Capitolo 1. LA NASCITA DELLA TRAGEDIA: L'IMPORTANZA DEL RITO SACRIFICALE
1.1. IL DESIDERIO, LA SUA METAMORFOSI MIMETICA E LA NASCITA DELLA CULTURA SECONDO L'ANTROPOLOGIA DI RENE® GIRARD
1.2. IL MITO: REMINESCENZA TRASFIGURATA DELL'ASSASSINIO FONDATORE
1.3. LA NASCITA DELLA TRAGEDIA DALLO SPIRITO DEL SACRIFICIO SECONDO L'ANTROPOLOGIA DI GIUSEPPE FORNARI
1.3.1. L'ORFISMO E I MISTERI DI ELEUSI SULLO SFONDO DELLA TRAGEDIA ATTICA
1.3.2. LA TRAGEDIA E LA RIUTILIZZAZIONE DEI MOTIVI DELL'ORFISMO E DI ELEUSI
1.3.3. IL PRINCIPIO DELL'IMPERSONALIT» TRAGICA
1.3.4. LA RIVELAZIONE DEL SACRO NE LE BACCANTI DI EURIPIDE
1.3.5. IL PRINCIPIO DI SEDUZIONE NEL RAPPORTO DIONISO-PENTEO
1.3.6. LA NASCITA DEL LINGUAGGIO DAL SACRIFICIO
1.3.7. LA FUNZIONE DELLA MASCHERA E DEL CORO NELLA TRAGEDIA
Capitolo 2. IL FALLIMENTO DELLA RIFONDAZIONE SACRIFICALE DIONISIACA NEL PENSIERO DI NIETZSCHE
2.1. IL FILOSOFO E IL SUO DOPPIO: LA TEORIA MIMETICO-TRIANGOLARE NEL RAPPORTO NIETZSCHE-WAGNER
2.2. DIONISO SMASCHERATO: LA RIVELAZIONE DELLA MORTE DI DIO
2.3. CON GIRARD, OLTRE GIRARD: INTERVISTA A GIUSEPPE FORNARI
Parte Seconda
LA TRAGEDIA ATTICA E IL DRAMMA IN RICHARD WAGNER
Capitolo 1. L'iMPORTANZA DEL RITO SACRIFICALE NEL GESAMTKUNSTWERK WAGNERIANO
1.1. IL MITO E IL SACRO: IL ``DRAMMA DELL'AVVENIRE'' DI RICHARD WAGNER
1.2. L'ORIGINE DEL LINGUAGGIO SECONDO WAGNER E LA SUA IMPORTANZA PER IL DRAMMA DELL'AVVENIRE
1.3. LA TRAGEDIA, LA SUA RISORSA RELIGIOSA E IL ``NUOVO SACERDOTE'' SUL PALCOSCENICO: L'ATTORE
1.4. IL DRAMMA WAGNERIANO E IL SUPERAMENTO DEL DUELLO TRA I DOPPI: IL TEMA DELLA ``REDENZIONE''
1.5. ESERCIZI DI RILETTURA DE L'ANELLO DEL NIBELUNGO DI RICHARD WAGNER
1.6. LA RIFONDAZIONE DEL TEATRO-TEMPIO: BAYREUTH
1.7. MITO E GESTALT. L'UNIONE DELLE ARTI E LA MUSICOLOGIA FUTURIBILE: INTERVISTA AL Maestro QUIRINO PRINCIPE
Capitolo 2. LA RILETTURA REGISTICA DEL DRAMMA WAGNERIANO
2.1. LA COMPLESSA DIFFUSIONE DELLA MUSICA WAGNERIANA IN RUSSIA
2.2. GLI STRUMENTI DI LAVORO DI EJZENSıTEJN: VSEVOLOD EMIL'EVICı MEJERCHOL'D E ADOLPHE APPIA
2.3. IL PREAMBOLO ALLA VALCHIRIA: GLI SCRITTI DI EJZENSıTEJN SULLA CONCEZIONE DEL MITO IN WAGNER
2.4. LA RICOSTRUZIONE DELLA REGIA DI VALCHIRIA
Atto I
Atto II
Atto III
Nota bibliografica
APPENDICE ICONOGRAFICA
Copertina flessibile, 248 pagine
TESTI F. - TESTI C. - Parigi 1914-1918. Musica e musicisti durante la guerra
Prezzo regolare €27,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Estate 1914. Parigi precipita all'improvviso nel baratro della prima guerra mondiale. Ma il cupo rombo degli Zeppelin non blocca l'attività artistica della capitale, e anche per i musicisti, ancora storditi dalla bomba del Sacre di Stravinskij (1913), la vita continua. Questo libro ci restituisce - attraverso cronache, testimonianze, aneddoti, lettere - gli umori di un universo ferito che tuttavia non si arrende e nel quale spiccano personalità come Ravel, Debussy, Satie, Djagilev, còlti nella loro più vera e profonda umanità e nel contesto di una tragedia collettiva che inevitabilmente li interpella. Una tragedia che, pur smorzando il proverbiale splendore della Ville Lumière, non ne mette però a tacere i suoni, le voci, e nemmeno quella voglia di "trasgressione" che giunge talora allo scandalo, come nel caso di Parade (1917). Nascono così, all'ombra delle carneficine e con l'arrivo, tra l'altro, del jazz da Oltreoceano, i germogli di una nuova, grande stagione che esploderà nelle Années Folles, quando dopo il trauma di un conflitto che ha lasciato sul campo milioni di morti niente sarà più come prima.
Copertina rigida, 177 pagine
TIGANI - Custodi del suono
Prezzo regolare €27,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ROBERTO DIEM TIGANI - Custodi del suono
Un secolo e mezzo di storia della riproduzione sonora
1877: Edison consegna alla storia il primo fonografo. Ma non sa che il francese Charles Cros lo ha anticipato di un anno con un fonografo a disco piatto che non verrà mai prodotto. Il fonografo di Edison porta la musica ovunque. Ma non amando la musica l’inventore spenderà tempo e risorse per convincere che la sua creatura serve ad altro.
Anni ‘40: il film Fantasia anticipa di vent’anni la stereofonia. Ma il trasporto dei macchinari fa impazzire i costi e la pellicola viene convertita in un comune film.
Vienna, 1946. La musica risorge dalla guerra e il produttore Walter Legge coinvolge un giovane Karajan in registrazioni che faranno epoca. Ma la benzina per i generatori scarseggia: Legge dovrà procurarsela tra i taxi della città aspirandola con un tubo.
Anni ‘60: la tecnologia dilaga in sala d’incisione e Glenn Gould, insofferente all’esibizione dal vivo, elegge il disco a modello di una nuova estetica.
Anni ‘80: il digitale manda in pensione il vinile. Ma dopo qualche tempo ci si accorge che quel disco suonava meglio del Cd. La scienza conferma.
Oggi: mentre la musica si consuma via internet, le navicelle Voyager lanciate nel ‘77 navigano nello spazio interstellare con a bordo il Voyager Golden Record, un disco che contiene Bach, Mozart, Beethoven, Stravinskij e Louis Armstrong. Queste sono solo alcune tra le centinaia di tappe attraverso cui il libro accompagna il lettore lungo un percorso affascinante e misterioso, ma anche rivelatore di come Custodi e Profeti del suono abbiano contribuito a cambiare la nostra vita più di quanto siamo disposti a riconoscere.
INDICE SOMMARIO
Preambolo
Parte prima
L’era della registrazione acustica
Capitolo 1. Nuove e antiche frontiere; Thomas Young, il teorico – Leon Scott, il tipografo-libraio – Charles Cros, il poeta inventore
Capitolo 2. Dal cilindro di Edison al grafofono di Bell e Tainter; Il secolo delle invenzioni – Tin foil – Edison o Charles Cros? – I primi passi – Il graphophone di Bell e Tainter
Capitolo 3. Il disco di Emil Berliner; Ancora Charles Cros – L’esordio del grammofono – Le applicazioni del suono riprodotto – La duplicazione dei supporti – Matrici elettrolitiche
Capitolo 4. Nasce l’industria del suono; La lotta tra le compagnie – Intrigo internazionale – Gianni Bettini e le sue macchine – L’industria del suono in Europa – Nipper, il cagnolino e “His Master’s Voice”
Capitolo 5. Primi documenti e nuovi fonografi; Suoni inediti dal passato – Le prime interpretazioni – Splendori e limiti della registrazione acustica – Fonografi e grammofoni particolari – Quando la tecnica diventa arte
Capitolo 6. Il repertorio e gli interpreti del primo periodo; La voce – Il pianoforte – Il violino – Gli altri repertori – L’orchestra
Capitolo 7. Reproducing piano; Un sistema alternativo – Welte-Mignon, Aeolian “Duo-Art” e Ampico – Il rullo nella musica e nella società – Gli interpreti del reproducing piano – L’affidabilità dell’interpretazione su rullo
Parte seconda
L’età della radio e della registrazione elettrica
Capitolo 8. Verso la registrazione elettrica; Nuove tecnologie - La valvola termoionica - La radio - I pionieri della registrazione elettrica
Capitolo 9. L’industria del disco si trasforma; Un concorrente chiamato radio - La registrazione elettrica e la recessione del '29 - La situazione in Europa - L'uscita dalla recessione - Venti di guerra
Capitolo 10. Evoluzioni della qualità acustica; Splendori e limiti della registrazione elettrica – Verso - l'Alta Fedeltà - Il cinema sonoro - Il caso Fantasia
Capitolo 11. Nuovi repertori e nuovi interpreti; La nuova musica americana - Gli interpreti della registrazione elettrica, Il pianoforte - Il violino - Il violoncello e la musica da camera - Le orchestre e i loro direttori
Parte terza
L'era della Stereofonia e dell'Alta Fedeltà
Capitolo 12. Le nuove rivoluzioni tecnologiche; Il vinile e il microsolco 33 giri - Il 45 giri e la guerra delle velocità - La registrazione magnetica - Il suono stereofonico
Capitolo 13. La grande stagione dell’Alta Fedeltà; Un nuovo modo di ascoltare la musica - Gli strumenti dell'Alta Fedeltà - Aspetti sociali e nuovi orizzonti della fonografia - Nuovi cataloghi e nuovi repertori
Capitolo 14. I profeti della fonografia; Gli apprendisti stregoni - Il caso Glenn Gould - Il miracolo Karajan
Parte quarta
La rivoluzione digitale
Capitolo 15. Il declino del disco; Concorrenti pericolosi - Il flagello della pirateria - Verso il disco digitale
Capitolo 16. La nuova stagione del Compact Disc; Una rivoluzione in 12 centimetri - L'industria discografica si rinnova - Il fenomeno delle nuove etichette - Non è tutt'oro quel che riluce
Capitolo 17. Le nuove frontiere della fonografia; - Ritorno al vinile - L'alta definizione: SACD contro DVD - Internet e la musica in rete
Capitolo 18. Epilogo; Medioevo prossimo venturo?
Ringraziamenti
Bibliografia
Indice nomi
Copertina flessibile, 282 pagine
TODDE - Chopin. L’Opera Italiana E I Cantanti
Prezzo regolare €29,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%TODDE - Chopin. L’Opera Italiana E I Cantanti
Il primo incontro di Chopin con una diva della lirica avvenne quando egli aveva dieci anni, dopo una delle prime sue esibizioni in pubblico, quando un'entusiasta Angelica Catalani gli regalò un orologio d'oro con dedica. Il primo amore del musicista, Konstancjia Gładkowska, era un mezzosoprano del conservatorio di Varsavia. A Parigi egli fu ammiratore di Rubini e della Pasta. Fu amico di Nourrit, della Viardot García e di Jenny Lind. Delfina Potocka cantò al capezzale di Chopin morente e Pauline Viardot García alla sua messa funebre.
Oltre alla musica popolare polacca, connaturata alla personalità di Chopin e pilastro importantissimo della sua ispirazione, l'opera lirica, in specie quella italiana, ebbe una rilevante influenza sulla sua produzione e sul suo stile. Naturalmente tali componenti venivano da lui metabolizzate, e contribuivano ad esaltare la sua originale e specifica creatività.
La passione per l'opera fu costante lungo tutta la vita di Chopin, insieme con la conoscenza e l'amicizia di vari cantanti lirici. Egli consigliava inoltre ai suoi allievi di frequentare l'opera italiana per riuscire a far “cantare” il pianoforte.
Gl'influssi italiani sulla produzione di Chopin sono stati segnalati da varie parti, a incominciare da Schumann, da Liszt e poi da Ravel, per giungere agli studi più recenti. A questo proposito si è fatto spesso, forse troppo, il nome di Bellini, sottovalutando il peso di Rossini. Inoltre, alle spalle sia di Chopin che di Bellini c'è l'opera italiana in generale.
Questo libro passa in rassegna i rapporti che Chopin ebbe con i cantanti del suo tempo e tratta dell'influenza che l'opera italiana ebbe su elementi del suo stile compositivo ed esecutivo e della sua didattica, delineando una sorta di sua biografia lungo il filone dell'opera e del canto.
Indice sommario
Nota sugli esempi musicali
Capitolo I. Tra varsavia e i primi viaggi
Capitolo II. Fuori dalla patria
Capitolo III. Parigi canora
Capitolo IV. Chopin e Pauline Viardot
Capitolo V. La saggezza di una giovane cantante
Capitolo VI. Londra canora
Capitolo VII. La fine ed il canto
Capitolo VIII. Non solo Bellini
Capitolo IX. Elementi della vocalità italiana nella musica di Chopin
Capitolo X. Suonar cantando
Capitolo XI. In margine al rubato
Bibliografia sommaria
Copertina flessibile, 146 pagine
TODDE - Tre drammi spagnoli verdiani • Da Manrique a Manrico, da Bocanegra a Boccanegra, da Álvaro ad Alvaro
Prezzo regolare €45,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FELICE TODDE - Tre drammi spagnoli verdiani • Da Manrique a Manrico, da Bocanegra a Boccanegra, da Álvaro ad Alvaro
Da dove Giuseppe Verdi prese le mosse per la creazione del Trovatore, del Simon Boccanegra e della Forza del destino?
Egli attinse ad altrettanti drammi spagnoli, molto popolari nel mondo iberico ma sinora quasi sconosciuti in Italia.
Si tratta di: El trovador di Antonio García Gutiérrez, di Simón Bocanegra dello stesso autore, di Don Álvaro o la fuerza del sino di Ángel de Saavedra duca di Rivas.
Furono drammoni di successo che caratterizzarono il Romanticismo teatrale in Spagna, pieni d'intrighi, sentimenti smisurati, amori, gelosie, colpi di scena.
Questo libro esamina in tre saggi le principali vicende di quei drammi e dei loro autori, il modo e le ragioni delle scelte da parte di Verdi, l'elaborazione di quei testi da parte del musicista e del librettista, la creazione delle opere liriche che ne derivarono nel loro rapporto con quelle fonti, sino alle vicende legate alla loro rappresentazione ed al loro esito.
Si riproduce inoltre il testo di quei tre drammi in lingua spagnola con la versione italiana a fronte. Il tutto nell'intento di dare un apporto nuovo alla conoscenza di tali fonti e di gettare nuova luce sulla genesi e i valori di tre capolavori verdiani.
Il libro contiene i testi teatrali e la versione italiana a fronte.
Indice sommario
Prefazione
Da Manrique a Manrico
- Avvertenza. Le edizioni, questa versione e la metrica
- Musiche di scena
- Testo del dramma spagnolo e traduzione a fronte
- Personaggi
Da Bocanegra a Boccanegra
- Avvertenza. Le edizioni, questo testo e la metrica
- Testo del dramma spagnolo e traduzione a fronte
- Personaggi
Da don Álvaro a don Alvaro
- Avvertenza. Le edizioni, questo testo e la metrica
- Testo del dramma spagnolo e traduzione a fronte
- Personaggi
Copertina flessibile, 508 pagine
TRIOLA - Giulio Gatti Casazza. Una vita per l'Opera. Dalla Scala al Metropolitan, il primo manager dell'opera
Prezzo regolare €33,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALBERTO TRIOLA - Giulio Gatti Casazza. Una vita per l'Opera. Dalla Scala al Metropolitan, il primo manager dell'opera
Presentazione di Peter Gelb “Nemmeno il più grande genio sarebbe in grado di cambiare la natura delle cose e di impedire al Teatro di essere un grande servizio pubblico; i suoi due volti, quello artistico e quello economico, devono essere sapientemente armonizzati, per garantire la sopravvivenza di un organismo che è sì schematico, ma non di meno vivo”. Giulio Gatti Casazza sintetizza così la sua idea di teatro. Passato erroneamente alla storia dell’opera come l’ultimo dei grandi impresari, rivoluzionò di fatto il mondo dei teatri lirici, inaugurando una filosofia imprenditoriale inedita nella storia secolare della produzione operistica: quella dell’azienda culturale no profit. Gatti Casazza fu un manager culturale ante litteram, ma anche – e soprattutto – uno spirito pratico innamorato dell’Arte. Senso pratico, lucidità, passione maniacale per l’organizzazione, visionarietà progettuale, istinto e curiosità da ricercatore: una laurea in ingegneria navale messa al servizio della musica, degli artisti e del pubblico, con un’incrollabile fede nel potere dell’Arte per lo sviluppo della società e dell’individuo. Paolo Grassi lo avrebbe definito un “operatore culturale”, parecchi decenni prima dell’avvento dell’impegno pubblico nei grandi centri di produzione culturale. L’“ingegnere dell’opera” divenne così il più esperto e apprezzato progettista di sogni e di miti musicali del Novecento. Primo dei sovrintendenti moderni – figura chiave del passaggio dall’impresa di stampo ottocentesco al management della nostra epoca – portò al Metropolitan, insieme a Toscanini, il modello vincente della Scala, da lui stesso inaugurato con il sostegno dell’aristocrazia intellettuale e imprenditoriale di Milano, agli albori del Novecento. Contornata da un alone di fascino, costruita tra una traversata e l’altra dell’Oceano mentre New York veniva su con i suoi grattacieli e l’Europa passava dagli entusiasmi del Ballo Excelsior alle trincee della Grande Guerra fino all’avanzata del nazi-fascismo, la carriera di Gatti Casazza s’intreccia con vicende e opere di artisti immortali. Nelle suggestive pagine della sua autobiografia – per la prima volta tradotta in italiano – rivive l’atmosfera di serate storiche, come quella della première di Madama Butterfly a Milano, e quella di straordinari incontri privati con Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini, Arrigo Boito, Giulio Ricordi, Giacomo Puccini, Enrico Caruso, Claude Debussy, Richard Strauss. Si devono a Gatti Casazza intuizioni brillanti sulle esigenze dell’opera business, logiche e meccanismi di una produzione culturale intesa in senso aziendale, garantita da un sistema di repertorio retto su un’efficientissima macchina organizzativa, su di un patrimonio di scenografie dipinte affidate a quotati pittori internazionali e un mitico ensemble di cantanti allora imbattibile. Una perfetta macchina autosufficiente che, senza un solo dollaro di sussidio pubblico, arrivò ad accumulare oltre un milione di dollari di riserva, sufficienti a garantire al Metropolitan la sopravvivenza, dopo il crollo di Wall Street. Diede l’assenso alla prima trasmissione via radio di un’opera lirica, che spalancò le porte del Metropolitan a tutto il pubblico d’America e quelle dell’opera alla modernità. Era il Natale del 1931.
Copertina flessibile, 530 pagine
VARTOLO - Das große Clavierbuch für Anna Magdalena ovvero L’Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach + CD
Prezzo regolare €45,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SERGIO VARTOLO - Das große Clavierbuch für Anna Magdalena ovvero L’Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach + CD
Presentazione di Matteo Messori
Postfazione di Domenico Morgante
Una monografia capace di restituire finalmente calore a un'opera di cui spesso si esalta solo la perfezione intellettuale: Sergio Vartolo racconta con voce appassionata la storia dell'Arte della Fuga, cercandone costantemente il significato più profondo. Nasce così una visione in cui scienza, musica, spirito ed emozione sono saldati per raggiungere un'espressione altissima, forse la più alta mai raggiunta da un'opera musicale. Impressionano la perizia filologica, lo studio delle fonti compiuto nel lavoro di una vita, la ricchezza di aneddoti che sostengono la narrazione infondendole colore, senza mai perdere visione d'insieme e scorrevolezza. Vengono rivelati dettagli nuovi di grande interesse, a partire dall'analisi delle incisioni floreali in stampa che testimoniano l'amore di Johann Sebastian per Anna Magdalena, forse la vera dedicataria dell'opera. Inoltre lo studio di Vartolo conferma la destinazione dell'Arte della Fuga per strumento a tastiera, probabilmente come quinta parte dei Clavier-Übung. Questo libro è la testimonianza del metodo di lavoro di un grande interprete della musica di Bach: la passione autentica del musicista sostenuta da uno studio curato e sempre aggiornato della storia, del contrappunto e della filologia dell'opera. Questo è un modello luminoso che deve rimanere d'esempio per tutti i giovani musicisti. Per il lettore che cercasse un libro per avvicinarsi all'Arte della Fuga: non cerchi oltre, questo è il libro. [Filippo Gorini]
- Il contenuto del CD audio allegato: Johann Sebastian Bach: Sonata 5 a 2 Clav. e Ped., BWV 529 - Die Kunst der Fuge, BWV 1080 (scelti dal CD Naxos 8.570577-78) - Sonata 6 a 2 Clav. e Ped., BWV 530
- Organo e Clavicembalo: Sergio Vartolo; Secondo Clavicembalo (nelle Fughe a 2 Claviere): Maddalena Vartolo
Indice
Presentazione di Matteo Messori
Prefazione
Ringraziamenti
PARTE PRIMA
- Præludium
- Musica e Scienza
- Musica e Passione
- Musica e Sentimento
- Musica e Tradizione
- Exemplum
PARTE SECONDA
Le fonti
A) Mus. Ms. Bach P 200
1. Autografo
2. Appendice/Beilage 1
3. Appendice/Beilage 2
4. Appendice/Beilage 3
B) Le stampe
C) Quale strumento per l’Arte della Fuga?
D) Johann Sebastian e Anna Magdalena
PARTE TERZA
I Contrappunti: Premessa e specchietto comparativo
- Contrapunctus 1
- Contrapunctus 2
- Contrapunctus 3
- Contrapunctus 4
- Contrapunctus 5
- Contrapunctus 6 a 4 in Stylo Francese
- Contrapunctus 7 a 4 per Augment. et Diminut
- Contrapunctus 8 a 3
- Contrapunctus 9 a 4 alla Duodecima
- Contrapunctus 10 [e 10a] a 4 alla Decima
- Contrapunctus 11 a 4
- Contrapunctus inversus (12 b) a 4
- Contrapunctus inversus 12(a) a 4
- Contrapunctus [a] 3(13b)
- Contrapunctus inversus a 3(13a)
- Canon per Augmentationem in Contrario motu
- Canon alla Ottava
- Canon alla Decima Contra[p]punto alla Terza
- Canon alla Duodecima in Contra[p]punto alla Quinta
- Fuga a 2 Clav. (13a bis)
- Alio modo Fuga a 2 Clav. (13b bis)
- Fuga a 3 Soggetti (14)
- Corale Wenn wir in höchsten Nöten sein
Postfazione di Domenico Morgante
Indice dei brani incisi nel CD allegato
Il contenuto del CD allegato
L'Organo
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 208 pagine
VARTOLO - Memorie della vita di Giovanni Bastiano Bach scritte da lui medesimo + CD
Prezzo regolare €49,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SERGIO VARTOLO - Memorie della vita di Giovanni Bastiano Bach scritte da lui medesimo + CD
Con una Presentazione di Sandro Cappelletto
Se una biografia di Johann Sebastian Bach oggi può apparire superflua, in quanto il campo di studi dedicato a Bach ed alla sua opera è sempre più ricco di contributi importanti, è anche vero che la ricerca è ancora lontana dall'essere esaustiva. La figura di Bach sta assumendo aspetti che, grazie anche a nuove scoperte di materiale sia documentario che musicale, ne delineano una personalità assai diversa e più articolata rispetto a quella consacrata dall'opera, altamente meritoria in ogni caso, di Spitta e di Schweitzer.
Il presente volume non è un romanzo, bensì una biografia stesa sotto forma di Diario scritto dal Cantor, afflitto da una grave infezione oculare, durante la Quaresima dell'ultimo anno di vita. Partendo dal Mercoledì delle Ceneri per finire al Venerdì Santo, vigilia della malaugurata operazione agli occhi, il Cantor narra la sua vita dalla nascita fino alla sconvolgente incarcerazione, seguita dal tragico licenziamento dal servizio alla Corte di Weimar. Si tratta di un uomo che era reduce da un probabile ictus che l'aveva colpito l'anno precedente, il 1749, che era afflitto dal diabete e provato psicologicamente dalle incomprensioni con i datori di lavoro, che in attesa ansiosa della sua morte avevano con una incredibile crudeltà mentale già provveduto alla nomina di un successore. Il vecchio Bach, alle soglie della fatale operazione agli occhi, affronta anche argomenti religiosi e da vero Homo Universalis dichiara apertamente di non capire le divisioni esistenti tra i Cristiani, confermando la sua ammirazione per il coraggio con cui il Reverendo Lutero ha vinto i terrori dogmatici medievali assumendosi le responsabilità delle scelte fatte in nome della giustificazione data dalla Fede: Justus ex Fide vivit.
A tale scopo il ricchissimo materiale della Bachforschung è stato consultato approfonditamente, con la finalità di delineare l'iter di studio e di conoscenza che portò il Cantor ad acquisire le proprie peculiarità artistiche grazie alla valorizzazione della tradizione musicale a lui precedente, in particolare nei riguardi di Frescobaldi, musicista che è stato da Bach assunto a modello insuperato, come viene specificato documentariamente in questa ideale Autobiografia.
Indice sommario
- Presentazione di Sandro Cappelletto
- Prefazione
- Ringraziamenti
Memorie della vita di Giovanni Bastiano Bach scritte da lui medesimo
Capitolo I. Mercoledì 11 Febbraio 1750, Aschermittwoch - Capitolo II. Giovedì 12 Febbraio 1750 - Capitolo III. Venerdì 13 Febbraio 1750 - Capitolo IV. Sabato 14 Febbraio 1750 - Capitolo V. Domenica 15 Febbraio 1750 - Capitolo VI. Lunedì 16 Febbraio 1750 - Capitolo VII. Martedì 17 Febbraio 1750 - Capitolo VIII. Mercoledì 18 Febbraio 1750 - Capitolo IX. Giovedì 19 Febbraio 1750 - Capitolo X. Venerdì 20 Febbraio 1750 - Capitolo XI. Sabato 21 Febbraio 1750 - Capitolo XII. Lunedì 23 Febbraio 1750 - Capitolo XIII. Martedì 24 Febbraio 1750 - Capitolo XIV. Mercoledì 25 Febbraio 1750 - Capitolo XV. Giovedì 26 Febbraio 1750 - Capitolo XVI. Martedì 3 Marzo 1750, mattino - Martedì 3 Marzo 1750, pomeriggio - Capitolo XVII. Mercoledì 4 Marzo 1750 - Capitolo XVIII. Giovedì 5 Marzo 1750 - Capitolo XIX. Venerdì 6 Marzo 1750 - Capitolo XX. Domenica 8 Marzo 1750 - Capitolo XXI. Lunedì 9 Marzo 1750 - Capitolo XXII. Martedì 10 Marzo 1750 - Capitolo XXIII. Mercoledì 11 Marzo 1750 - Capitolo XXIV. Venerdì 13 Marzo 1750 - Capitolo XXV. Sabato 14 Marzo 1750 - Capitolo XXVI. Domenica 15 Marzo 1750 - Capitolo XXVII. Lunedì 16 Marzo 1750 - Capitolo XXVIII. Martedì 17 Marzo 1750 - Capitolo XXIX. Giovedì 19 Marzo 1750 - Capitolo XXX. Lunedì 23 Marzo 1750 - Capitolo XXXI. Giovedì 26 Marzo 1750, mattina - Capitolo XXXII. Giovedì 26 Marzo 1750, sera - Capitolo XXXIII. Venerdì 27 Marzo 1750 - Aggiunta: Alcune notizie sulla fatale operazione agli occhi subita dal famoso Capellmeister Bach a causa della quale sopravvennero le infezioni e la dolorosa morte di questo ineguagliabile Uomo
Appendici
APPENDICE 1: Capitolo XX. -- 1) Cantata Christ lag in Todesbanden; 2) Cantata Nach dir, Herr, verlanget mich
APPENDICE 2: Capitolo XXI. -- Cantata Aus der Tieffen ruffe ich, Herr, zu dir
APPENDICE 3: Capitolo XXI. -- Cantata Der Herr denket an uns
APPENDICE 4: Capitolo XXI. -- Quodlibet: Was seind das vor große Schlösser die dort schwimmen auf der See
APPENDICE 5: Capitolo XXII. -- Mottetto Gott ist mein König
APPENDICE 6: Capitolo XXII. -- Disposition der neuen reparatur des Orgelwerks ad D: Blasii
APPENDICE 7: Capitolo XXII. -- Cantata Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit ovvero Actus Tragicus
APPENDICE 8: Capitolo XXIII. -- Alcune utili osservazioni sulla cosiddetta Settima diminuita
APPENDICE 9: Capitolo XXV. -- Orgelbüchlein
APPENDICE 10: Capitolo XXVI. -- Toccata e Fuga in fa maggiore
APPENDICE 11: Capitolo XXVI. -- Pièce d'Orgue
APPENDICE 12: Capitolo XXVI. -- Corale Allein Gott in der Höh sei Ehr'
APPENDICE 13: Capitolo XXVII. -- Jagdcantate Was mir behagt, ist nur die muntre Jagd!
APPENDICE 14: Capitolo XXVIII. -- Fantasia e Fuga in sol minore
APPENDICE 15: Capitolo XXIX. -- Cantata Himmelskönig sei wilkommen
APPENDICE 16: Capitolo XXIX. -- Ricapitolazione, per quanto la memoria mi sovviene, delle esecuzioni della Cantata Ich hatte viel Bekümmerniß
APPENDICE 17: Capitolo XXX. -- Cantata Ich hatte viel Bekümmerniß
- Bibliografia
- Il contenuto del CD allegato
- L'organo utilizzato nelle tracce nn. 1, 2, 5, 6, 7, 10, 11 del CD allegato
- Indice dei nomi contenuti nel testo
- La famiglia Bach: il ramo di Eisenach
Il contenuto del CD allegato
Sergio Vartolo, clavicembalo e organo.
- Traccia 1 e 2: J.S. Bach, Fantasia e Fuga in sol minore BWV 542
- Traccia 3: G. Frescobaldi, Capriccio VIII cromatico con ligature al contrario
- Traccia 4: J.S. Bach, Contrapunctus XI (da Die Kunst der Fuge BWV 1080)
- Traccia 5: J.S. Bach, Aus tieffer Noth schrey ich zu dir a 6 in Organo pleno con Pedale doppio BWV 686
- Traccia 6: J.S. Bach, Wir glauben all’ an einen Gott in Organo pleno con Pedale BWV 680
- Traccia 7: J.S. Bach, In Dir ist Freude BWV 615
- Traccia 8: H. Frescobaldi, Capriccio III sopra il Cucho
- Traccia 9: J.S. Bach, Contrapunctus IV (da Die Kunst der Fuge BWV 1080)
- Traccia 10 e 11: J.S. Bach, Preludio e Fuga in re maggiore BWV 532.
Nota al CD allegato: Le tracce nn. 3 e 8 del CD allegato sono tratte dietro licenza da Il Primo Libro di Capricci fatti sopra diversi soggetti et arie in partitura, Roma 1624 edizione discografica TACTUS TB 580692, Traccia 3 CD1 e Traccia 3 CD2. Le tracce nn. 4 e 9 del CD allegato sono tratte dietro licenza da The Art of Fugue BWV 1080, edizione discografica NAXOS 8.570577-78, Traccia 4 CD1 e Traccia 1 CD2. Si ringraziano le suddette Case Discografiche per la gentile concessione alla riproduzione.
Nel CD allegato a questo libro, i dati tecnici per le tracce nn. 1, 2, 5, 6, 7, 10, 11 sono i seguenti:
- Produttore, ingegnere del suono, missaggio e mastering: Michael Seberich
- Assistenza musicale: Corrado Ruzza
Copertina flessibile, 526 pagine
VOLPE - Animali da palcoscenico
Prezzo regolare €17,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%JOHNNY VOLPE - Animali da palcoscenico
Luoghi, persone e attività ludiche che si sviluppano ai margini dell'attività di un'orchestra
Vicende, personaggi, concerti e situazioni al limite dell'assurdo e del ridicolo che vengono narrate con ironia e leggerezza per farci sorridere su un mondo che appare, all'occhio dello spettatore meno esperto, asettico e perfetto. In realtà, dietro le quinte del palcoscenico si muovono invidie, rivalità accesissime, ma anche tanta passione che trasforma le persone da semplici musicisti in “animali da palcoscenico”. E in questa sfilata di personaggi sono compresi tutti: dagli orchestrali, al coro, dai direttori, dai solisti ai comprimari, senza dimenticarsi dello staff (addetti alla guardiola, tecnici di palcoscenico, elettricisti, archivisti, segretarie, agenti musicali, direttori di produzione, direttori artistici, fino al “mega direttore generale”). Romanzo, corredato da gustose immagini che fotografano le situazioni descritte, non si limita ad illustrare la sola vita dell'orchestrale maturo, ma inizia con una breve introduzione sulle prime disavventure dei “musicisti in erba” alle prese con gli interminabili saggi di fine anno e si conclude con le frasi dell'uomo della guardiola che vede dal suo gabbiotto la frenesia di un mondo in continuo movimento - Con illustrazioni di Stefano Gatto
INDICE-SOMMARIO
Introduzione
L'archivista musicale
L'era del “buffo personaggio”, il crescendo rossiniano di un tipo originale, ma intelligente e sensibile
Il bello che studiava economia e composizione
Il magretto sveglio che amava il futurismo, il vino e le donne
Il direttore d'orchestra
Il mega direttore generale
L'assistente del direttore, detto “il subdolo”
Il direttore artistico e il direttore di produzione
Gli orchestrali
Il coro
La guardiola
Copertina flessibile, 180 pagine
WIECK SCHUMANN (BOLZAN CUR.) - Lettere, Diari, Ricordi. "Appartenere alla mia arte con anima e corpo"
Prezzo regolare €20,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CLARA WIECK SCHUMANN (CLAUDIO BOLZAN CUR.) - Lettere, diari, ricordi. "Appartenere alla mia arte con anima e corpo"
Le lettere di Clara Wieck Schumann costituiscono una delle più ricche e preziose raccolte documentarie dell'intero Ottocento: oltre a permettere una più approfondita conoscenza della vita e dell'opera di una delle più grandi pianiste-compositrici del suo tempo, esse offrono una straordinaria panoramica del complesso universo artistico europeo grazie anche al legame con alcuni dei più importanti musicisti contemporanei, tra i quali Felix e Fanny Mendelssohn, Johannes Brahms, Franz Liszt, Richard Wagner, Joseph Joachim, Carl Reinecke, Theodor Kirchner, Franz Lachner, Joachim Raff, oltre, naturalmente, al suo celebre consorte Robert Schumann. In ogni caso, questi carteggi sono molto di più di un documento biografico, permettendo al lettore di penetrare nel complesso universo spirituale di un'artista ben oltre l'immagine mitizzata consegnata dalla storia: emerge così il profilo di una donna spesso inquieta e tormentata, colpita da eventi storici e personali altamente drammatici, sorretta da un credo artistico portato avanti con una coerenza, una abnegazione e una determinazione assolute, a dispetto di ogni avversità e di ogni ostacolo materiale. Le lettere sono presentate in un'ampia antologia commentata, comprendente anche svariate pagine di diario e alcune importanti testimonianze di parenti, allievi ed amici, con le quali il ritratto epistolare si completa attraverso dati e riflessioni di rara suggestione e di toccante intensità.
262 pagine, copertina flessibile
ZEANI / VOINESCU - Talento e Bellezza • Dialogo con Sever Voinescu
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%VIRGINIA ZEANI / SEVER VOINESCU - Talento e Bellezza • Dialogo con Sever Voinescu
Virginia Zeani, nata in Romania nel 1925, è uno dei soprani più importanti del secondo dopoguerra, protagonista in Italia – la sua seconda patria, in cui abitò per oltre trent’anni – di spettacoli storici, dalla prima mondiale de I dialoghi delle Carmelitane di Poulenc a tantissime recite di Traviata (Violetta fu il suo ruolo simbolo) e di ripescaggi di opere rare. Sposata con Nicola Rossi-Lemeni, fu legata alla migliore società romana e italiana, a partire dalla coppia Fellini-Masina con cui condivideva la residenza estiva a Fregene; dall’inizio degli anni ’80 risiede negli Stati Uniti, dove ha abbandonato la carriera sul palcoscenico per quella, non meno coronata da successi, di insegnante di canto. Questo libro non è solo una raccolta di memorie, private e pubbliche, dall’infanzia a Solovastru e Bucarest agli anni italiani e poi americani, ma anche un imperdibile spaccato di un mondo, di una società, di un clima culturale. Presentazione di † Virgil Bercea, Vescovo di Oradea Mare
Copertina flessibile, 206 pagine
ZIGNANI - Carlo Maria Giulini. Una demonica umiltà
Prezzo regolare €20,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - Carlo Maria Giulini. Una demonica umiltà
“Ho smesso di dirigere quando non avevo più paura di dirigere”: così Carlo Maria Giulini giustificò il suo ritiro dal podio, ultraottantenne. In questo timore reverenziale per la musica, vissuta come un mistero, c’è l’anima di un uomo affascinato dalla natura e dal mare, e che visse la musica come un modo di sospendere la coscienza: ritornare alla contemplazione del creato. La meditazione, l’assimilare le partiture suonandole nella sua mente; la bellezza quale modo per comunicare un senso: ogni tratto del carattere fa di Giulini un uomo neo-rinascimentale. Nella sua idea della musica, ogni fine coincide con un nuovo inizio. “Non sono un direttore d’orchestra – diceva di sé – ma un musicista che fa musica insieme ad altri musicisti”. Eppure, la sua natura era scissa. Salito sul podio, sapeva di non potersi concedere nessun tentennamento. In quell’attimo, diventava Beethoven, Mozart e Brahms. Il suo sguardo acceso, di un’intensità febbrile, denunciava l’intima sofferenza di non raggiungere mai l’assoluto. Di dover ogni volta ricominciare da capo. Giulini il “demonico”, dunque: l’uomo per il quale ogni cosa aveva un’altra faccia, e la gioia era solo l’esito rasserenato della sofferenza. Giulini: l’uomo inaccessibile per troppa umanità. Macerato dal bisogno di comunicare e, al contempo, di star solo con la propria anima. In un’epoca come la nostra, quando la scissione tra pubblico e privato è diventata malattia, Carlo Maria Giulini, il “demonico”, diventa nostro testimone. Nostro compagno di viaggio. Contiene discografia consigliata.
Copertina flessibile, 216 pagine
ZIGNANI - Carlos Kleiber. Il tramonto dell'Occidente
Prezzo regolare €20,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - Carlos Kleiber. Il tramonto dell'Occidente
Carlos Kleiber, ovvero l'Enigma. Sul podio emanava una gioia fisica incontenibile; ma, sul podio, ci andava il meno possibile. Il suo approccio viscerale, dionisiaco, alle partiture, nasceva da una concertazione millimetrica, fatta di revisioni del testo e innumerevoli segni di arcate ed espressione apposti di suo pugno sulle parti. Schiacciato dall'ombra di un padre gigantesco, il celebre Erich, ripropose per tutta la vita quasi solo le partiture nelle quali egli aveva trionfato. Più cresceva l'entusiasmo del pubblico di tutto il mondo, più lui si sentiva perplesso: incerto, sempre, dei risultati. La sua paura del successo lo trasformò in un mito. Il suo disinteresse per gli aspetti pratici, ne fece il direttore più pagato del mondo. La sua tecnica istintuale, di una perfezione irripetibile, lo faceva sentire un eterno principiante. Ma soprattutto, Kleiber sentiva su di sé il peso etico della musica. La responsabilità di essere depositario: testimone di un mondo in declino. Fu l'ultimo umanista della musica: nella sua aspirazione all'Ideale, il tramonto dell'Occidente divenne festa e, insieme, banchetto funebre. Contiene discografia ragionata.
Copertina flessibile, 200 pagine
ZIGNANI - Gustav Mahler: Pellegrino dell'anima, guardiano del tempo
Prezzo regolare €33,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Mahler camminava con gli occhi fissi a terra, per non calpestare alcuna creatura vivente. Poteva darsi che in ogni infima creatura stesse imprigionata una grande anima. La sua idea del divenire nasceva da ciò che Johann Peter Eckermann, nelle Conversazioni con Goethe, fa dire al poeta che il Maestro venerò sopra ogni altro: "La convinzione della nostra immortalità nasce, per me, dal concetto dell'attività; poiché se io opero senza posa fino alla mia morte, la natura è obbligata ad assegnarmi un'altra forma di esistenza quando questa mia attuale non può più continuare a contenere il mio spirito". Di questo perenne operare, Mahler fu profeta e martire. Nacque ebreo, divenne cattolico, ma nel suo intimo rimase sempre un panteista devoto al culto della Natura, sorgente di quella spaventosa, demoniaca e insieme angelica, energia che egli si dannò per trattenere nella propria musica. Senza di essa, sarebbe stato solo un epigono dei Romantici, non un neo-pagano con le radici immerse in un esoterismo così primigenio da esserci, oggi, più che mai inquietante. Questo libro rivela le chiavi per accedere al mondo interiore del più contemporaneo tra i Classici.
Indice sommario:
Avvertenza per il lettore
Capitolo I - Il Wunderklavier del fanciullo
Capitolo II - A Vienna, dove l'antisemitismo si chiama censimento
Bibliografia: Der Fahrende Geselle dei libri - Un'escursione tra i libri fondamentali dedicati a Mahler (con accenni anche a quelli senza fondamento)
Copertina flessibile, 293 pagine
ZIGNANI - Igor' Stravinskij. Le maschere del genio. Vita e Opere
Prezzo regolare €33,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - Igor' Stravinskij. Le maschere del genio. Vita e Opere
Un uomo in perenne fuga da se stesso. Anarchico selvaggio nella Sagra della Primavera; restauratore della musica barocca nel Concerto per pianoforte e fiati; asceta immune ai clamori del mondo nella Messa, si converte, infine, alla Dodecafonia come fosse, lui stesso, quella vittima sacrificale che nella Sagra viene immolata, a propiziare il ritorno della primavera. Anima russa nutrita dell'immaginario fiabesco e liturgico così inquietante, in quella terra condannata al massacro, Igor’ attraversa la Parigi della belle époque parigina indagando la morte della ragione, la prossima fine dell'Europa. La sua anima fatta di tante identità vive la Grande Guerra come un monaco benedettino intento a riscrivere la civiltà perduta. E un'altra guerra viene, che rende tutto vano, se non l'esilio nel mondo atemporale, tumulato in un paradiso perenne di tempo raggelato: la Dodecafonia. Stravinskij è la memoria lapidaria della musica occidentale: dentro di lui passano gli sconvolgimenti delle Avanguardie e, allo stesso tempo, le vestigia di tutto il passato, dai Fiamminghi a Monteverdi, Gesualdo da Venosa e Bach. La sua vita di direttore d'orchestra incerto, sempre intento a sfuggire, lungo sfiancanti tournée, la tremenda necessità del creatore, è un'ilare tragedia di maschere e mistificazioni. Ripercorrerne il gigantesco percorso di esule della modernità, e custode della Tradizione, significa indagare le ragioni che hanno fatto del nostro presente una civiltà senza musica.
Indice sommario
Premessa metodologica
Parte I. L'EVOLUZIONE INTERIORE
Cap. I - Un'educazione russa
Cap. II - La vocazione dell'esilio
Cap. III - Lo spettatore di se stesso
Cap. IV - Catalogo degli errori
Cap. V - La faccia di Pierrot
Cap. VI - De secreto conflictu
Cap. VII - Strategie dell'occulto
Cap. VIII - Un apolide inconsapevole
Cap. IX - Con occhi color del tempo
Cap. X - Archeologia dell'invenzione
Cap. XI - Capolavori nel silenzio
Cap. XII - Monumentum pro Igor'
Parte II. LA FABBRICA DELLE OPERE
Cap. I - L'apprendista stregone (1903-1910)
Cap. II - Un genio assennato sulla Senna (1910-1914)
Cap. III - Il teatro del tempo (1914-1921)
Cap. IV - L'ordine obbligato (1921-1926)
Cap. V - Nostalgia dell'Umanesimo (1926-1928)
Cap. VI - Una preghiera per l'Europa (1928-1938)
Cap. VII - Sentimento del tempo (1938-1944)
Cap. VIII - L'infedeltà programmatica (1944-1951)
Cap. IX - La lotta contro il tempo (1951-1968)
Cap. X - Nella mia fine, è il mio inizio (1962-1966)
Qualche libro: una non-bibliografia
Catalogo di Igor' Stravinskij
ZIGNANI - Jean Sibelius • Dei ghiacci e del fuoco. Vita e musica
Prezzo regolare €30,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - Jean Sibelius • Dei ghiacci e del fuoco. Vita e musica
Sibelius è il grande dimenticato della musica europea. Confinato in un limbo periferico delle Scuole Nazionali, su di lui pende quell'accusa di epigonismo post-romantico che le avanguardie novecentesche sempre lanciarono contro i difensori dell'Umanesimo. In realtà la musica di Sibelius celebra l'eternità di una natura primigenia dove i cicli delle stagioni si rinnovano oltre ogni dramma della storia, trasceso, più che negato, in un'accettazione del Fato che sa di stoica serenità. In Sibelius la civiltà europea si confronta con le proprie origini nelle energie che modellano i ghiacci, i venti artici capaci di fissare il tempo in armonie perenni, cristalli eternamente fissi nella pietra. L'originalità del Finlandese è sottile, ardua da percorrere, come complesso è il suo linguaggio fatto di risonanze emanate dai basalti della terra, tensioni lontane dalla rassodante razionalità della civilizzazione europea. In un'epoca di transizione quale è la nostra, mentre la pretesa di assoggettare il caos cede in noi alla fascinazione del mito, Sibelius ritorna con i suoi enigmi ad incombere come inquietante profeta. Messaggero alla fine dei tempi, veggente inascoltato, siglò il proprio destino di inattuale distruggendo di propria mano la gigantesca Ottava Sinfonia che doveva coronare uno degli edifici sinfonici più tremendi, nella sua coerenza, che siano mai stati eretti. Isolandosi tra laghi e foreste, nei trent'anni della sua rinuncia a comporre trovò la via di un silenzio che la sua musica, forse, fin dal principio evoca: salvifico ritorno alla natura, divinità benigna.
Indice sommario
Parte I. LA VITA
Capitolo Primo: Dei ghiacci e del fuoco - Capitolo Secondo: Randagio è l'eroe - Capitolo Terzo: Il mito dei giorni terreni - Capitolo Quarto: Interludio del sole - Capitolo Quinto: L'inganno dell'Assoluto - Capitolo Sesto: Gli occhi del tempo - Capitolo Settimo: La lingua perduta delle gru - Capitolo Ottavo: Il suono della memoria - Capitolo Nono: Il figlio del silenzio
Parte II. LA MUSICA
Prologo - Capitolo Primo: La Musica di Scena - Capitolo Secondo: La musica corale - Capitolo Terzo: I Lieder - Capitolo Quarto: La musica da camera - Capitolo Quinto: La musica per pianoforte - Capitolo Sesto: Il violino: la voce di Sibelius - Capitolo Settimo: Le sinfonie: Kúllervo op. 7; Lemminkäinen Suite op. 22; La Sinfonia n. 1 in Mi minore op. 39; La Sinfonia n. 2 in Re minore op. 43; La Sinfonia n. 3 in Do maggiore op. 52; La Sinfonia n. 4 in La minore op. 63; La Sinfonia n. 5 in Mi bemolle maggiore op. 82; La Sinfonia n. 6 in in Re minore op. 104; La Sinfonia n. 7 in Do maggiore op. 107 - Capitolo Ottavo: I poemi sinfonici: En saga op. 9; La ninfa del bosco op. 15; Canto di primavera op. 16; Pan ed Echo op. 53; La figlia di Póhjola op. 49; Cavalcata notturna e levar del sole op. 55; La driade op. 45 n. 1 e Intermezzo di danza op. 45 n. 2; In memoriam op. 59; Il bardo op. 64; Luònnotar op. 70; Le Oceanidi op. 73; Tápiola op. 112 - Capitolo Nono: Altre musiche per orchestra
- Galleria fotografica
- Nota bibliografica
- Indice dei nomi
Copertina flessibile, 256 pagine
ZIGNANI - La storia negata. Musica e musicisti nell'era fascista
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - La storia negata. Musica e musicisti nell'era fascista
Un periodo della nostra storia recente alterato e in parte cancellato da pregiudiziali ideologiche. Un rinascimento musicale capace di far confluire la musica italiana nel grande alveo della Tradizione europea. Decenni di cautele, sospetti e omissioni hanno impedito ai grandi compositori del Ventennio fascista il diventare parte corrente del repertorio concertistico. Una grave frattura si è incistata dentro la linea evolutiva del nostro Novecento, rendendolo vulnerabile alla demagogia e ad uno sperimentalismo elitario e talora orientato alla pura propaganda politica. La storia negata è un ripensamento critico di questa epoca così vicina a noi, ma per certi aspetti inaccessibile come una civiltà sepolta. Compositori, direttori d’orchestra, musicologi, istituzioni sinfoniche e liriche: tutto il complesso e vivacissimo fermento creativo alimentato da un Regime che voleva sdoganare l’Italia dalla sua immagine internazionale: “una terra di mandolinisti”, rivive in una prospettiva del tutto ripensata, nell’intento di far tornare le poetiche di questa età mercuriale un fermento vivo del nostro mondo musicale. L’attuale momento critico, per la nostra cultura, è determinato in gran parte proprio da questa massiccia rimozione del rinascimento italiano fiorito nei primi decenni del Novecento. I vivaci ritratti artistici, la romanzesca vicenda di capolavori sepolti da sempre sotto strati di strategica indifferenza; il racconto a tratti paradossale, e talvolta grottesco, delle strutture sociali ideate dal Regime per fare dell’Italiano “un uomo nuovo”: l’intero libro è la vicenda di individui geniali nati “sotto maligna stella”, e cui il destino ha vietato il diritto alla gloria. La storia negata è un tributo a tutti loro: qualcosa non solo di giusto, ma, nell’età buia della nostra storia culturale, necessario.
Copertina rigida, 208 pagine